I promessi sposi alla prova al Campania Teatro Festival

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Adorabile è la giusta parola? Ma adorabile cosa vi chiederete voi, ed allora vi spiegherò tutto nel migliore dei modi. L’opera che è stata visionata ieri al teatro Mercadante, è stata del poco adorabile, una rivisitazione dei promessi sposi con una chiave di lettura completamente differente. Si è cercato di porre una domanda principale, e se I promessi sposi sapessero già la loro storia come sarebbe andata a finire? E se si potesse abbattere la dimensione di spazio tempo come solo in teatro si può fare cosa sarebbe accaduto? A queste domande viene risposta quest’opera. I promessi sposi che come ben sappiamo saranno tutto meno che promessi, La storia è la stessa Don Abbondio, Renzo, Lucia, Don Rodrigo, ma con un mix di quella spensieratezza leggermente resa contemporanea rispetto al Manzoni. I personaggi avevano abbattuto quella soglia del tempo, del luogo, dello spazio, già sapevano quello che stava accadendo, ma pur sapendo dovevano far finta di non sapere altrimenti la storia si complicava ancora di più.

Quindi si può affermare che in scena ci stavano degli attori, che facevano la parte dei promessi sposi ma che in realtà sapevano di essere attori, una magnifica visione alla Stanislavski, gioco strutturale magnifico alla quale Kubrick avrebbe ceduto un applauso, monologo e parole e gioco di dizione perfette alla quale sia Carmelo bene che Dario Fo avrebbero fatto una complimentazione, che sia chiaro Non stiamo parlando di un eccellenza straordinaria al di sopra di qualsiasi opera teatrale, ma come è stato detto da più persone anche in sala era un’opera che meritava davvero. Non posso che aggiungere un particolare, senza annoiare troppo per non rendere nemmeno troppo lungo ed eccessivo questo mio pensiero critico ed analitico, ma spesso i movimenti che a noi sembravano un pochettino veloci e circensei non sempre lo erano, ma al contrario si poteva definire in alcuni casi un movimento alla Beckett, c’è appunto quello del movimento del corpo e il controllo di quest’ultimo all’interno dell’opera. Quindi dopo aver fatto i complimenti agli attori con un bellissimo applauso i complimenti se li sono meritati anche la direttrice del teatro Mercadante, persona squisita che ci ha raccontato anche un aneddoto della sua vita ed alla quale mi vorrei complimentare per la sua umiltà e simpatia.

Emmanuele Paudice

Foto Emmanuele Paudice

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