Si è alzato il 23 Agosto alle 19.00 il sipario sulla 729esima edizione della Perdonanza Celestiniana dell’Aquila, patrimonio culturale immateriale dell’Unesco dal dicembre 2019, davanti a un pubblico di 5000 persone più alcune migliaia che hanno assistito in piedi e lungo il viale che conduce alla Basilica di Collemaggio, pur di non perdere il meraviglioso spettacolo nella cornice magica dell’Aquila.
A fare gli onori di casa e per i saluti istituzionali sono intervenuti: il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi; il delegato del presidente della Regione, Emanuele Imprudente; l’arcivescovo dell’Aquila, il Cardinale Giuseppe Petrocchi; Floro Panti, presidente del comitato Festa della Perdonanza celestiniana Unesco ICH, ha presentato la fiaccola e i tedofori, poi ha letto la pergamena delle perdonanze locali. Infine l’intervento di apertura ufficiale da parte del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Ha presentato la serata Lorena Bianchetti. Dopo i saluti istituzionali, la serata di spettacolo, sotto la direzione artistica del maestro Leonardo De Amicis, è iniziata con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio A. Casella e con i Cori della Città dell’Aquila nel pezzo “The Conquest of Paradise”, con i video estratte le parole di Papa Francesco intervenuto lo scorso anno. La dama della Bolla, l’attrice Viola Graziosi ha fatto un intervento toccante sulla guerra seguita da Violante Placido che ha emozionato tutta la platea con la sua lettura “Quando il bambino era bambino”. Con la voce inconfondibile di Al Bano si è poi entrati subito nel caldo della serata. “Nel sole” ed “Il Mattino” sono stati i suoi brani di apertura, ma la platea e’ andata letteralmente in delirio, quando tutta in piedi, cantava a squarciagola con l’artista “Felicità”.
Poi sul palco è stata la volta di Mr. Rain che ha eseguito “I grandi non piangono mai” e “I Fiori di Chernobyl” regalandoci poi un momento commovente quando i bambini hanno letto la favola di Gianni Rodani “La guerra delle campane” e a seguire cantato con lui “Supereroi”.
Paola Turci ha fatto anche un toccante intervento sulla violenza cantando poi “Io sono Lella” rientrando successivamente con “Fatti bella per me”, “Bambini” e “Almeno tu nell’universo”.
Mahmood ha incantato con le sue “Barrio”, “Rapide”, “Brividi” e “Soldi”. I Coma_Cose con “Fiamme negli occhi”, “Il mio canto libero” e “L’addio”. Alpha con “Ci sarò”, “Cin cin” e la sua “Bellissimissima”. Violante Placido ha infine letto le parole di Sant’Agostino sul perdono.
La serata si è conclusa con la musica di Ennio Morricone che ha salutato il pubblico del teatro entusiasta.
Daniela Di Genova