Raccontare un’edizione chiusasi sabato del 74mo Festival della Canzone Italiana non è sicuramente cosa facile: mai come quest’anno è mancato il quid che ci ha portato a gridare al miracolo per ergere uno degli artisti in gara nell’Olimpo dei nuovi fenomeni internazionali e nostrani.Ad aggiungersi poi l’ esigenza di una ventata di innovazione che ci darà forse il prossimo anno l’ introduzione di un nuovo presentatore leader(le voci proclamano Cattelan).A raccontare con passione e originalità questo festival in sordina ci ha pensato chi di musica se ne intende a 360 gradi:Leonardo Metalli,col suo speciale tg1″Perché Sanremo è Sanremo”,(disponibile su raiplay)ci fa una descrizione romanzata del dietro le quinte della settimana sanremese, nella quale prevalgono le emozioni, le voci dei protagonisti e le loro storie personali,i pianti e le esultazioni: un modo di fare giornalismo garbato,mai invasivo,nel quale le immagini prevalgono a tutto tondo,e gli intervistati si lasciano andare alle loro confidenze più intime a Metalli,in uno stile degno del maestro Gianni Mina’.
I cantanti sono seguiti fuori e dentro la scena,nei loro momenti di quotidianità,per farceli conoscere dal loro lato b,lontano dalle vetrine e dai lustrini del palco,e farceli amare di più.Anche i big più rodati,dalla Berte’ ai Ricchi e Poveri,raccontano che per loro è sempre come se fosse la prima esibizione: l’ansia sale prima di calcare le scene dell’Ariston,è per pochi privilegiati lasciare il segno con una canzone iconica per sempre.Ma è proprio questo il segreto del festival,ricreare quell’ aspettativa che ti tiene inchiodato allo schermo fino a tarda notte ,come ci dice il giornalista del tg1 nel suo appassionato docufilm:Perché Sanremo è Sanremo…
Sara Nicoletti
