I creditori… di August Strindberg

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In scena dal 19 al 28 marzo 2024 al “Teatro Eleonora Duse ” di Genova

“I creditori” sono una Produzione: Teatro Nazionale di Genova, Teatro Metastasio di Prato. Il testo di August Strindberg è stato scritto nel 1888. La drammaturgia insieme a “La signorina Julie” e “ La più forte” fa parte del “ Dagmar Teatret ”. Il teatro sperimentale scandinavo che liberalizzava nuovi linguaggi. La scrittura drammaturgica e la traduzione de “ I creditori” sono opera di Maria Valeria D’Avino e Katia De Marco. La regia e l’adattamento scenico sono di Veronica Cruciani.

 

La regista Veronica Cruciani dice del suo spettacolo:

“Durante le prove mi ha colpito il fatto che la mia comprensione dell’opera si localizzasse nel corpo. Guardare I creditori significa essere colpiti, pungolati nelle proprie ferite. E facendole emergere, queste ferite, si può iniziare a guarire. Questo testo, che per l’epoca è incredibilmente progressista, pone alcune domande che probabilmente sono più importanti oggi di quanto non lo siano mai state, contiene una prospettiva rilevante su quale sia il ruolo del matrimonio nella vita di una donna e su come facciano le donne a raggiungere la libertà. I creditori è uno spettacolo rapido e incalzante, un gioco crudele dal forte contenuto espressionistico e simbolico. Nella messa in scena la dimensione che ho voluto incoraggiare è stata quella visionaria e onirica, pensando al personaggio di Gustav come una parte interna di Adolf, che richiama la sua rabbia e il desiderio di vendetta. Ognuno di noi rischia di avere relazioni distruttive quando abusa del proprio potere e perde la capacità di empatia verso l’altro”.

La trama si concentra su Adolf e sul suo incontro con l’attempato Gustav. Il maturo ed enigmatico Gustav incalza il giovane artista tempestandolo di domande sulla sua compagna Tekla. Il suo solo scopo è quello di minare la loro relazione. Gustav è in realtà l’ex marito di Tekla. L’uomo cerca in tutti i modi di attuare la sua vendetta ed il suo rancore approfittando delle debolezze di Adolf.  Strindberg con genialità drammaturgia riesce attraverso il suo classico stile ad innescare tra i protagonisti tutte le contraddizioni ed i rancori repressi trasformando il palcoscenico in una tragica scena fatta di scontri violenti. Sul palco ben diretti da Veronica Cruciani: Viola Graziosi, Rosario Lisma e Graziano Piazza con le loro comprovate doti attoriali esaltano la complessità del dramma.

Giuliano Angeletti

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