Si pubblicano le liriche di Maria Concetta Bevagna, partecipante alla sesta edizione del Premio Pierluigi Galli.
Il filo d’amore
Intrecciare i fili dei ricordi con le onde del mare di una vita vissuta… mi crea emozioni.
Il cuore segue un’onda luminosa che ha il colore dei tuoi occhi… ma lei scivola via con delicatezza sulla risacca.
Chiudo gli occhi e respiro il tuo profumo speziato di salsedine che colora la mia bocca in attesa di un bacio.
Tra le onde seguo il tuo sorriso…ma ahimè è solo illusione che si disperde nella schiuma bianca di una giornata d’estate.
Veronica Franco ‘Poeta Veneziana’
Bellissima
come la luna
d’agosto.
Di notte
ti presentavi
ai caffè culturali.
Enigmatica
ed attraente,
rubavi cuori e pensieri
a poeti
e intellettuali
Veneziani.
Incantatrice
di chiunque
ti guardava.
La passione
era la tua
follia.
Veronica
di notte amavi
l’amore struggente.
Di giorno scrivevi poemi, volevi fermare il tempo vissuto sotto il chiaro di luna
Bellissima e raffinata
come una rosa di maggio,
emanavi profumi fino alla laguna.
Andare lenti
Bisogna andare lenti nella vita come un vecchio treno a vapore.
Bisogna andare lenti in ogni viaggio, soffermarsi su tutto ciò che può darci gioia, anche nella stanchezza nella malinconia di momenti vissuti.
Andare lenti è dare un nome a tutto ciò che si incontra nel cammino della vita.
Andare lenti è soffermarsi a curare un gatto ferito…fermarsi su una scogliera a guardare una barca a cui il vento fa perdere la rotta.
Andare lenti è custodire desideri e pensieri vissuti nel viaggio della vita e scendere dal treno senza farsi male alla fine del viaggio, assaporando tutte le emozioni delle terre attraversate.