É uscito su tutte le piattaforme digitali il primo disco dei The Pax Side Of The Moon

Data:

É uscito su tutte le piattaforme digitali per Believe Music Italy (e in formato birra) il primo disco dei The Pax Side Of The Moon, fuori da venerdì 12 aprile 2024 per Hukapan (etichetta discografica indipendente e agenzia creativa di proprietà del gruppo musicale Elio e le Storie Tese): un primo e definitivo capitolo che segue oltre dieci anni di attività live.

Prodotti da Elio e Le Storie Tese e definiti come “eredi illegittimi” del medesimo Complessino, i The Pax Side Of The Moon passano dal country fino al “soft metal” con assoluta nonchalance. Testi solidi, arrangiamenti non banali e ironia da cecchini sono il risultato degli anni passati a suonare davanti a un pubblico molto eterogeneo e poco incline alla benevolenza.

Noi li abbiamo intervistati per parlare con loro di Elio e Le Storie Tese, di questo nuovo disco, dei colleghi, Milano e molto altro.

Che cosa avete in comune con il progetto di Elio e Le Storie Tese? È tra i vostri riferimenti musicali? 

Cogliamo l’occasione per chiarire un paio di cose: non siamo stati creati in laboratorio da Elio e le Storie Tese. Non è vero che la nostra unica missione è quella di vendicare la mancata vittoria a Sanremo del 1996. E soprattutto non abbiamo niente contro Ron, che anzi stimiamo molto come artista e come persona. Queste sono tutte teorie del complotto che vorremmo smentire una volta per tutte.

Riguardo agli Elii come nostri riferimenti musicali sì, certamente un’influenza c’è. Ma più passa il tempo e più ci rendiamo conto che forse il debito più grande ce l’abbiamo con l’architetto Mangoni.

E del resto del roster di Hukapan cosa potete raccontarci e segnalarci?

E’ una allegra comitiva, molto eterogenea. Solo in un ambiente sereno come Hukapan possono convivere il rock da Accademia della Crusca delle Via dell’Ironia e il cantautorato disturbante di Pepp1.

Da Musicaperbambini (attenzione: non fa musica per bambini) a Silvio Cavallo (spoiler: non è un vero cavallo) , tutti gli artisti Hukapan sono poliedrici e profondi. L’unico a cui potremmo muovere una piccola critica è Fabio Celenza che con i suoi doppiaggi di successo (meritatissimo, per carità) mette in ombra il vero talento di casa: sua moglie Miryam Conte. L’abbiamo fortemente voluta nel nostro disco e dopo mesi di trattative ha accettato: ora potete ascoltare la sua voce meravigliosa in “Carlo”.

Avete interazioni con altri artisti? Avete mai pensato a un ipotetico feat per le vostre prossime uscite? Quale potrebbe essere?

Nel nostro primo album, “Come Guadagnare con la Musica”, oltre a duettare con Myriam abbiamo anche ospitato Serena Ferrara aka Cristina D. nel brano “Gli Inizi”. Senza contare i partecipanti a “Lombardia” che sono una vera e propria orchestra, trovate la lista completa su tutte le piattaforme di streaming.

Per le prossime uscite ci piacerebbe uscire dalla zona di comfort e sperimentare generi diversi. Per esempio nel mondo dell’elettronica da club, e il primo nome che ci viene in mente è quello della pazzeska Miss Keta.

Un altro progetto che ci fa sballare è quello de La Rappresentante di Lista che riesce a unire profondità e ironia nei testi a un carisma musicale spesso irresistibile.

Altri a raffica? Davide Van De Sfroos, Meg, Salmo, Frah Quintale, Joan Thiele, Eugenio in Via di GIoia, Brunori Sas, Elisa…

E da questi anni di live, che cosa avete raccolto?

Cetrioli. Quelli che ci hanno restituito, ovviamente

Perché abbiamo questa usanza di lanciarli dal palco. La maggior parte del pubblico li mangia con piacere, alcuni invece arrivano a fine live e ce li restituiscono. E noi li riutilizziamo per il concerto successivo.

Ma ora, è ancora possibile fare concerti e tour anche se, metaforicamente parlando, non si è “nessuno”? Come ve la state vivendo a riguardo?

Platone diceva “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Ma da piccoli poteri deriva la libertà!”. Noi rivendichiamo il piacere e la bellezza di essere sconosciuti. Se sul palco dello Zelig strapieno (160 persone) diciamo qualcosa di sconveniente nessuno il giorno dopo ci mette in croce. Se facciamo una story su IG in cui per sbaglio offendiamo gli “anti-ora legale” o i “no-taxi” non parte nessuna shitstorm. E’ proprio il concetto che sta alla base del detto “ma chi ve se incula”. Nessuno, appunto. E questo ci dà molto margine di manovra, lo sanno bene le persone che ci vengono a vedere dal vivo.

Avete già in programma qualche nuova uscita?

Avendo appena pubblicato un disco che tenevamo nel cassetto da sei anni questo dovrebbe essere il momento di suonare in giro e consolidare quanto fatto. Ma la realtà è che non vedevamo l’ora di toglierci questo disco dalle palle per poterci dedicare a qualcosa di nuovo. Abbiamo appunti per almeno 40 pezzi. E siccome componiamo quasi esclusivamente durante le grigliate non dobbiamo fare altro che tenere la brace accesa e qualcosa arriverà.

Come diceva Guglielmo Marconi: “Stay tuned!”

Morgana Grancia

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati