Un quadrato e robusto Avellino con la giusta mentalità vincente e una forte carica agonistica restituisce la sconfitta al Trastevere e blinda il secondo posto (0-2)

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Se ci fosse voluta una conferma della netta differenza dei valori tecnici delle squadre di vertice del campionato tra andata e ritorno, che in Argentina sono due tornei diversi tanto che alla fine le due vincenti si sfidano, questa è venuta dal ”big-match” tra le seconde, che ha visto lo stadium di villa Pamphili invaso dai tifosi Irpini che fin da poco prima della gara hanno intonato cori e slogan a gran voce,dando slancio ai propri lupi. Già fuori dallo stadio c’era stata una gran folla vociante ed osannante che protestava per il “sold out” dei biglietti, poi il cordone dei poliziotti in assetto antisommossa a circa metà primo tempo l’ha fatti entrare per ordine pubblico, avendo bloccata via vitellia. D’altra parte s’erano persi la rete del vantaggio dei loro beniamini,che aveva realizzato di Paolantonio su punizione dalle tre quarti che di PAOLANTONIO, classe ’92 aveva trasformato con una prodezza balistica nell’angolino rasoterra destro di Caruso, inutilmente proteso in tuffo.Era stata la logica d’una migliore predisposizione sul terreno di gioco degli uomini di Bucaro, classe’70 di Palermo difensore centrale nelle massime categorie e finita nel 2003 ad Avellino dove è tornato come”profeta in patria”. La sua rimpatriata al ”P. LOMBARDI” è coincisa con un netto cambiamento in positivo della sua formazione,che è diventata più sicura, veloce e lucida nelle triangolazioni con rare perdite della sfera, organica e tetragona nelle retrovie come ardimentosa in impostazione e coraggiosa nel tiro a volo da fuori area con tanta grinta e rabbia,furore agonistico che prima non aveva.Gli innesti di Viscovo,giovane portiere del Crotone, Dionisi, promettente difensore delle minori del Latina, Betti, Alfageme, Di Paolantonio e Dadalt, hanno portato un enorme crescita del potenziale offensivo,ma anche maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Dunque si sono subito resi padroni del campo impressionando come la miglior intelaiatura osservata allo “stadium”, dopochè in apertura Viscovo aveva mandato in corner una sventola di LUCCHESE all’incrocio dei pali sinistro. Alla fine solo i corner saranno pari 6 a 6,mentre a mister Perrotti non resterà che riconoscere che i VERDI meritano un altro campionato più alto e che i suoi in giornata non avevano costruito poco per impienserire gli avversari.Infatti i rionali, rispetto all’andata dove avevano avuto ben 7 punti di vantaggio sugli altri, sono parsi stanchi,spenti,privi di schemi avvolgenti e pericolosi,cosicchè il loro 3-5-2 ha potuto quasi nulla contro i volitivi ed ardenti campani, tarantolati dalla generosità e desiderio di riscatto della prima metà del campionato in cui erano stati guidati dal trainer Graziani. Il 4-4-2 ospite non ha dovuto faticare più di tanto per sbancare villa Pamphili,anche se il TRASTEVERE s’è visto annullare due gol per evidenti fuori gioco,uno per tempo dal deciso e pignolo, autoritario, Giaccaglia di JESI, su precise segnalazioni dei suoi assistenti Paggiola di Legnago e Voytyuk di Ancona; sul finale del primo tempo ed a metà ripresa,in cui l’infrazione di Cardillo è stata più netta e clamorosa.Agli sgoccioli della prima frazione l’estremo Irpino aveva respinto un calcio piazzato di LORUSSO indirizzato all’incrocio dei pali ed in avvio di ripresa aveva mandato in corner due fendenti di Capodaglio,stavolta in ombra ed incapace di creare assist favorevoli per i compagni,che avrebbero dovuto ricevere l’aiuto della terza punta all’inizio del secondo tempo.Perrotti invece per non sbilanciare i suoi ha aspettato troppo fino al 60°,poi nell’ultimo quarto d’ora ha inserito pure Vendetti per l’infortunato Locci, Renzi per Sannipoli, Ilari per Lorusso e Larosa per Calisto; il baldo e trionfante Bucaro dal canto suo ha rinforzato il centrocampo con Ciotola per Devena, cursore a sinistra mentre Tribuzzi agiva sulla destra, l’ex punta d’oro Sforzini rilevava da Dalt, Mentana dava il cambio ad Alfageme,che s’era spremuto come un limone con Matute a centrocampo e Gerbaudo rimpiazzava DIPAOLANTONIO AL ’87.Lo Stesso trovava pure il modo di raddoppiare su classica azione di contropiede a destra lanciato da Betti,mentre al 57° Sforzini si faceva parare un penalty da Caruso,calciandolo male e debolmente a mezz’altezza centrale dopo essere stato dovuto agli spezzettamenti del gioco per falli ed interventi sul terreno dei sanitari,con ammonizioni per Barbarossa e Locci nel Trastevere, capitan Morero, ALFIAGEME, Parisi, Ciotola e Sforzini tra i ‘lupi’d’Irpinia per proteste e falli.Intanto IL LANUSEI pareggiava con l’ARTENA facendosi raggiungere due volte,sintomo di qualcosa che scricchiola in difesa,ma hanno partite facili davanti.Domenica ospita l’OSTIAMARE ormai salvo, mentre l’Avellino avrà internamente il derelitto Budoni; per Gardini si tratta di difendere 5 lunghezze di vantaggio ed uscire indenne tra gli applausi dallo stadium.IL TRASTEVERE domenica andrà a Fregene con l’ATLETICO uscito indenne dal derby tirrenico,mentre il Monterosi ha espugnato il Cassino ed il Latina battuto la terz’ultima Ladispoli.Una boccata d’ossigeno l’ha presa la TORRES con la frastornata ALBALONGA, mentre il lattedolce ha espugnato Castiadas e la Lupa battuto di misura l’ANZIO in coda.Ad occhiali sono finite l’insignificante Aprilia contro FLAMINIA e lo scontro tra poveri Budoni-Anagni.

Giancarlo Lungarini

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