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Storia del “Premio Fersen” alla Drammaturgia Italiana Contemporanea

Data:

Ideazione e direzione artistica: Ombretta De Biase

Giuria: Enrico Bernard, Andrea Bisicchia, Fabrizio Caleffi, Anna Ceravolo, Corrado D’Elia e Ombretta De Biase

Il Premio FERSEN, per la promozione e diffusione della drammaturgia contemporanea italiana, giunto alla XII edizione, nasce nel 2003 con l’intento di riuscire a coniugare l’ omaggio non effimero alla memoria di Alessandro Fersen, uno dei Maestri del Teatro europeo del XX secolo e, contemporaneamente, dare visibilità all’autore del teatro contemporaneo italiano, di fatto ignorato dalle nostro sistema-teatro. Accadde così che, avendo deciso con alcuni amici di fare ‘qualcosa’ per la “negletta drammaturgia italiana contemporanea” (Ugo Ronfani), decidemmo di creare un premio e, senza indugio, di dedicarlo ad Alessandro Fersen, scomparso nel 2001, con l’intento di stabilire una sorta di ponte ideale con la sua Lezione. Una lezione multiforme e complessa che tuttavia si sviluppa lungo il percorso lineare  di una incessante ricerca rivolta alla rinascita del Teatro occidentale che egli riteneva essersi trasformato nel simulacro di se stesso. Anche il nostro Premio trova la sua ragion d’essere proprio nel desiderio di ricercare quella vitalità della nostra drammaturgia contemporanea, ignorata dalle istituzioni e spesso accusata di non riuscire a superare gli stereotipi di un teatro di tradizione ormai incapace di esprimere i fermenti della società di oggi. Una ricerca che avremmo concretizzato nella pubblicazione annuale in un volume antologico, di alcuni fra i testi pervenuti e ritenuti già idonei alla rappresentazione. Composta così la giuria, presieduta dal 2003 al 2009 da Ugo Ronfani e oggi da Andrea Bisicchia e costituita da: Fabrizio Caleffi, Anna Ceravolo, Enrico Bernard, Corrado D’Elia e da me, decidemmo di adottare un criterio di selezione teso non solo a premiare l’eccellenza ma anche ad offrire un panorama, certo parziale ma comunque significativo, di come oggi gli autori e le autrici, soprattutto giovani, riescano ad esprimere la contemporaneità nella lingua del teatro. La prima edizione del Premio fu così presentata il 12 maggio 2003 a Milano, al teatro Franco Parenti, alla presenza della figlia del Maestro, Ariela Fajrajzen, arrivata da Israele per l’occasione.Oggi constatiamo innanzitutto un progressivo e costante aumento numerico e qualitativo sia dei copioni sia degli spettacoli giunti in concorso. Inoltre, dall’analisi delle tematiche affrontate, emerge nei più giovani la preferenza per i temi connessi alla disgregazione sociale e al loro riflesso sull’individuo in termini di malattia mentale, la precarietà/impossibilità dell’amore duraturo, la violenza declinata come disagio di gruppo, il rifiuto della guerra percepita come la madre di tutti i mali.., mentre,  fra gli autori meno giovani, prevalgono temi connessi all’integrazione razziale, oppure connessi al recupero della memoria storica, il bozzetto sociale trattato spesso con ironia e gusto del paradosso…Termino dunque questo sintetico excursus nella storia del Premio affermando senza tema di smentita che il cosiddetto ‘declino’ della nostra drammaturgia vivente non sia un fenomeno di crisi di creatività   del nostro teatro scritto e rappresentato ma una questione di disinteresse, di latitanza, del governo del teatro. In proposito vorrei ricordare l’auspicio espresso da Ugo Ronfani nel 2007, in uno dei suoi ultimi interventi come Presidente della giuria: “questi testi – non pochi scritti da donne – nel loro insieme indicano urgenze espressive disparate, a specchio di un nostro vivere frantumato in un grande caleidoscopio di emozioni e di pensieri. E dunque l’augurio che formulo è che agiscano come globuli rossi per tonificare il corpo anemico di un sistema-teatro come il nostro che sopravvive solo grazie ad attività museali, rielaborazioni di classici, esternazioni mattatoriali, prestiti mediatici e annaspi post-avanguardistici ma non osa proporre e sostenere una drammaturgia per il tempo presente”. Oggi la Cerimonia di Premiazione avviene nel mese di Novembre presso il Chiostro ‘Nina Vinchi’ del Piccolo Teatro di Milano.

Ombretta De Biase

Per informazioni sul nuovo bando scrivere a:omb.deb@libero.it

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