Roma, Teatro Marconi (Viale G. Marconi 698), dal 2 al 12 febbraio 2017
Nuovo spettacolo prodotto da Menti Associate e Papik, dopo il successo di Strimpelli & Vinile di due anni fa, deliziosa messa in scena dal sapore retrò, con Attilio Fontana, Emiliano Reggente e Ilaria Porceddu. Il secondo lo ritroviamo ora in questa commedia di Juan Carlos Rubio, 100m2, con protagoniste Sandra Milo e Giorgia Wurth, al Teatro Marconi dal 2 al 12 febbraio. L’autore spagnolo, di cui fu rappresentata la commedia Très qualche anno fa, si conferma un attento e delicato assemblatore di anime nelle sue storie. I suoi personaggi sono sempre ricchi di contenuti e danno vita, anche in questo caso, a storie semplici ma mai banali. 100m2 è lo spazio in cui due donne, Sara la giovane acquirente e Dora la proprietaria ottantenne, interpretate rispettivamente da una convincente Giorgia Wurth e una esplosiva, sorprendente Sandra Milo, si incontrano, si frequentano, si conoscono profondamente a seguito di un contratto di vendita in nuda proprietà. Rigida, apparentemente fredda la prima, smaliziata e aperta alle novità la seconda, esperta di vita e pronta al cambiamento. A metterle in contatto, l’agente immobiliare, il bravissimo Reggente, che nel corso della pièce cambierà più volte lavoro, dando vita a deliziosi siparietti. Tre persone agli antipodi, che riescono a dar vita ad una storia divertente, toccante, non scontata. C’è la brillantezza nei dialoghi tra le due donne, c’è il confronto tra due modi di affrontare la vita, c’è il contrasto aspro che sorge tra le due personalità, ma c’è anche la tenerezza che pian piano unisce le due protagoniste, le ombre nei loro vissuti, le paure, un dramma inaspettato e il bisogno di affetto di entrambe. Situazioni mutevoli come la vita, quella cosa che ci accade mentre facciamo progetti. Spettacolo godibile e interpretazioni convincenti, con le due donne in piena parte e con Reggente che si conferma ai suoi livelli, meritevoli di più attenzione da parte questo strambo mondo teatrale. Ottima la regia di Siddharta Prestinari, coadiuvata dalla bella scena di Mauro Paradiso, dalle calde luci di Ivan Lattanzi e dai costumi di Marina Tardani. Commedia che accarezza lo spettatore con il sorriso, sorvolando con delicatezza tematiche come la morte, l’imponderabilità della vita, il senso dell’amore, il bisogno di certezze affettive, il mondo del lavoro precario. Dietro ogni risata c’è nascosta la profonda tenerezza di tre anime in cerca di un punto fermo. Davvero una bella sorpresa.
Paolo Leone