SPAESATI. I diversi aspetti della crisi socio-economica di oggi e la condizione d’inferiorità d’alcune donne nella pungente satira di F. REGGIANI

Data:

Al Teatro Olimpico di Roma fino al 5 marzo 2017

I monologhi sarcastici, briosi ed implacabili contro i mali della nostra comunità sono da sempre diventati”cavalli di battaglia”d’alcuni artisti, che hanno assunto il ruolo di quelli che nella vecchia Roma erano “i censori” per fustigarli con l’allegria liberatoria e riflessiva in cui molti spettatori amano ritrovarsi. Questo è il caso della Reggiani che con V. Lupo e G. Giugliarelli ha composto il suo nuovo lavoro ironico e malizioso SPAESATI in cui non risparmia nulla e pone l’accento sulle donne che per lo più non riescono ad assurgere a ruoli preminenti e vengono non ancora dominate dall’uomo, con  riconoscimenti e gratifiche differenti. Il nostro paese è in disagio economico da pesante debito pubblico, tanto che la UE reclama i 3, 4 miliardi di disavanzo e non si sa come fare per non finire come la Grecia, mentre i cinesi sono in espansione puntando sulla quantità delle ore lavorative e merci vendute, con lager mania che acquista l’infrastrutture, le spiagge con gli stabilimenti privati e gli Italiani sono costretti a partire o a fare i bagnini con i costumi alla moda griffati. D’altronde sferza con il suo sorriso sardonico, chi per risparmiare compra nei discount 3 litri di “grigetto” invece del solito bianco smagliante.Tuttavia il male viene dal governo dove il premier Gentiloni è foneticamente debole, imbelle, mentre dei ministri come la Fedeli che ha solo il diploma di maestra d’asilo ed il leader dei moderati Alfano che si esprime in un imperfetto inglese,non sono certo un segnale incoraggiante per i giovani. Del resto Renzi e la Boschi non sono stati rottamati,nonostante abbiano perso il referendum,non sapendo dunque a chi votare e con quale sistema, come vogliono il presidente Mattarella e la consulta per non stare punto e a capo. Nuove sono le belle caricature della Meloni e della Boschi! Successo ha solo la De Filippi nazionale che, ben incarnata con la capigliatura bionda e gli occhiali dalla smagliante ritrattista romana, fa da filo conduttore della cavalcata affabulatoria, di 90 minuti,impersonando prima la depressa,invecchiata esteticamente e polemica per l’esito delle votazioni in USA, Hillary Clinton contro il biondo ciuffo di Trump, oggetto pure di un carro del Carnevale di Viareggio,nonché uno dei tanti simboli di rifarsi del tutto ai segni di invecchiamento affioranti quali la “fatale bionda lagunare” Patty Pravo. Le donne devono coltivare i loro sogni,ambizioni,reagire e vendicarsi degli uomini,a partire dai “mammoni”che creano in loro la genitrice e perciò non prendersela se,in tale ottica limitata e psicologicamente complessata,vengono apostrofati i loro impeti offensivi. Un bis di trionfale ovazione. Lo spettacolo si replica fino al 5 marzo.

Susanna Donatelli

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