Per spiegare il significato del termine bucolico, innanzitutto, ci sembra più che opportuno riportare la definizione di questa parola contenuta nel dizionario Treccani:
bucòlico (ant. buccòlico) agg. e s. m. [dal lat. bucolĭcus, gr. βουκολικός «pastorale», der. di βουκόλος «pastore di buoi»] (pl. m. –ci). – 1. Relativo alla bucolica; poesia b., genere b., poeta b.; cantor de’ buccolici carmi (Dante), detto di Virgilio. Dieresi (o anche, impropriam., cesura) b., nella metrica classica, la pausa dell’esametro alla fine del quarto dattilo, dove la fine di parola coincide spesso con una interpunzione; è detta così perché abituale nei poeti bucolici (Teocrito, ecc.). 2. estens. Che evoca il tono e l’ambiente della poesia bucolica, quindi pastorale, idillico. 3. s. m. Poeta di carmi bucolici.
Perché la poesia pastorale ha riscosso tanto successo nel corso dei secoli? Sia per i Greci che per i Romani questo genere di poema ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la letteratura italiana, infatti, le campagne e, di conseguenza, la vita campestre erano le protagoniste di moltissimi componimenti in versi, questo perché, nell’immaginario comune, l’ambiente bucolico è sinonimo di quiete e, in un certo senso, anche d’ispirazione.
Infine, vogliamo sottolineare che questo vocabolo può essere utilizzato anche per descrivere l’atteggiamento che una persona ha nei confronti della natura, non a caso, si può sentir dire: «decidere di fare una vacanza bucolica» con il significato di villeggiatura lontano dal caos cittadino.
La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.
Martina Naccarato
