Che non sia una fotomodella come le altre basta poco per capirlo. Capello quasi rasato a zero, fisico minuto, sorriso che non manca mai. E una passione che giorno dopo giorno si è trasformata in qualcosa in più. Asia Farinelli di anni ne ha 19, proviene da Ferrara dove ha da poco messo in tasca un diploma che potrebbe portarla a lavorare nel mondo del turismo. Per il momento però le sue priorità sono altre. La fotografia innanzitutto, rigorosamente in stile bondage. Un genere particolare nel quale si è tuffata a capofitto da quasi un anno, ritagliandosi una nicchia di fotografi che con lei eseguono scatti caratterizzati da corde e nodi. E poi la radio. Da due anni è speaker e factotum di una web radio nata per aiutare chi fa fatica ad avere interazioni sociali. Un autentico personaggio che non fa nulla per nascondersi. Anticonformista e anticonvenzionale ma anche timido e riservato nel quotidiano. Una ragazza tutta da scoprire che ha scoperto due forme d’arte per esprimere se stessa. Un concentrato di emozioni e sensazioni che le sta regalando qualcosa di sempre più speciale. E se i suoi sogni rimangono tanti e variegati, il presente la descrive come una fotomodella emergente.
Naturalmente, specializzata nello stile bondage.
Il bondage mi piace nel quotidiano oltre che sul set, inutile negarlo. Ed allora quando ho iniziato a fare i primi scatti, tutto mi è sembrato fin da subito normale. Insomma, durante gli shooting non ho bisogno di fingere…
Come definisci il bondage?
Una costrizione che ti pone nelle mani di altre persone, che attraversano il legarti ti danno una sensazione di piacere e di appagamento.
Come ti vedi in queste foto?
Devo essere sincera? E allora… dico bella, fotogenica, espressiva. Mi piaccio, altrimenti avrei già smesso di farle. È il mio modo di esprimermi alla società, ci tengo che il risultato finale sia di alta qualità.
Non è un genere “estremo” il bondage?
No, non lo è. Sfatiamo i luoghi comuni. Una fotografia di bondage può essere realizzata anche con modella vestita o in intimo. Non c’è nulla di estremo nel fisico o nel psicologico. È solo un modo di esprimersi.
Dove si realizzano questi set?
Di solito in studio, qualche volta in locali di abitazioni. Ma mi piacerebbe sperimentare qualche luogo più strano, magari fabbriche dismesse. Le idee ci sono già, a breve conto di realizzarle…
E anche in quel caso ti sentiresti a tuo agio?
Sì, come ho detto… sono set in cui non devo fingere, in cui tutto mi viene naturale. Serve un’interazione con chi mi fotografa e una particolare espressione di sofferenza. Ma il resto, vin da sé…
Ti piace essere al centro dell’attenzione?
Sul set sì, moltissimo. Appaga il mio desiderio di esibizionismo. Ma nella vita quotidiana non sono così: non mi vedrete in tacco e minigonna, al più con una maglietta scollata per valorizzare la mia scollatura.
Abbiamo detto, il tuo fisico è diverso dai canoni delle fotomodelle.
Sono alta un metro e 53 centimetri, ho i capelli cortissimi che taglio ogni settimana con la macchinetta. Può bastare per definirmi diversa? E ho vari piercing: lingua, orecchio, labbro, naso, ombelico, capezzolo…
Ma Asia Farinelli non è solo fotomodella.
Ma anche speaker e addetta alla regia di Radio Barn – Radio Fienile, un progetto on line che vuole aiutare ragazzi con difficoltà sociali di interazione ad entrare a far parte del mondo della comunicazione. Sono loro il gruppo portante di questa web radio: io da due anni collaboro, mi rendo conto dell’importanza che ha per loro un progetto simile.
Non ti abbiamo chiesto… come ti definisci?
Come una ragazza solare, senza tabù, piuttosto lunatica.
Dove ti piacerebbe arrivare in campo fotografico?
Mi piacerebbe essere la testimonial di qualche campagna pubblicitaria particolare, sempre legata al mio settore…
Quali sono le tue armi in più per farcela?
Ormai penso sia chiaro che non sono la classica fotomodella altissima, magrissima, con i capelli lunghi. Sono diversa, non penso di avere qualcosa in più delle altre se non l’esser stata capace di fare marketing in una nicchia del mondo fotografico. E poi, di prendere ogni esperienza con entusiasmo: il sorriso non mi manca mai…
Luca Fina