Teatro Augusteo di Napoli, 30 settembre 2017
Il 30 settembre è andato in scena il primo appuntamento con lo spettacolo ‘Bentornata Piedigrotta’ al Teatro Augusteo in replica il 1 ottobre, l’incontro con la canzone classica napoletana giunto alla terza edizione per la regia di Leonardo Ippolito.
I poliedrici attori Lello Pirone e Natalia Cretella, accompagnati sul palco da giovani talenti, con modifiche rispetto alle precedenti edizioni, che sono: Christian Moschettino, Marilù Russo, Luca Sorrento, Carlo Liccardo, Fabiana Russo, con la amichevole partecipazione di Francesca Maresca, con Enzo Esposito e Francesco Viglietti. Sei i ballerini del balletto ‘Bentornata Piedigrotta’ con le coreografie di Francesco D’Anna. Arrangiamenti e direzione musicale di Ginetto Ferrara.
Uno spettacolo corposo di circa tre ore, dove si susseguono quadretti in musica, con scenario fisso dove l’immagine della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta campeggia in stile atemporale, con le luminarie della festa.
Lello Pirone e Natalia Cretella si confermano quali attori di varietà, con un bagaglio di esperienza che li rendono più unici che rari del loro repertorio macchiettistico-musicale. Espressivi e divertenti, hanno saputo rendere viva la storia del varietà italiano ormai scomparso attraverso la loro divertente e mai volgare ironia.
Ospiti della serata il cantante ed attore Ciro Capano, che nonostante i problemi tecnici con archetto-microfono, ha interpretato mirabilmente due brani della tradizione della musica partenopea: ‘Pupatella’ di Libero Bovio e ‘Canzone ‘mbriaca’ una poesia cantata di Salvatore di Giacomo ed E. A. Mario.
Il nutrito gruppo di giovani cantanti ha saputo ammaliare il pubblico, pronto a seguire il ritmo accompagnandolo con le mani, o facendo da sottofondo per i brani più famosi. A loro gli indimenticabili classici come l’appassionata ‘Oj Marì’, ‘O paese d’o Sole’, ‘Funiculì funicolà’, attingendo ai tanti parolieri e musicisti della città qualiSalvatore Di Giacomo, Libero Bovio, Raffaele Sacco, unitamente ad altre meno note ma che sempre rientrano nel repertorio classico napoletano, riconosciute dal pubblico che bisbigliando commentava di non averla ascoltata da tantissimo tempo.
Francesca Maresca ha interpretato brani di spessore, dove il patos è stato esaltato dalla voce potente, non sempre molto chiara nello scandire le parole che si perdevano nella melodia.
Seguendo il focus dello spettacolo, la festante compagnia giovanile ha eseguito alcuni brani tra il pubblico, molto coinvolto che ha sottolineato il gradimento con lunghi applausi.
Numerosi i costumi di Antonietta Rodo, per i tanti cambi di scena, che seguivano per grosse linee l’epoca storica delle canzoni eseguite, che spaziavano dalle più antiche a quelle più recenti, sempre presenti al Festival di Napoli.
L’audio ha evidenziato qualche problema con gli archetti-microfoni, come le luci non sempre posizionate a favore degli artisti che spesso risultavano in zone d’ombra.
Ad ascoltare gli applausi a scena aperta di ‘Bentornata Piedigrotta’ lo spettacolo ha registrato il gradimento del pubblico, soprattutto nel finale con l’omaggio a Totò nel suo cinquantesimo anniversario della morte, con l’esecuzione del brano ‘Malafemmena’ da parte degli artisti insieme al pubblico in sala.
Una Piedigrotta 2.0 con il sottofondo illuminato dai cellulari che riprendevano alcune scene, mentre la tradizione veniva cantata, il presente tecnologico immortalava la storia della canzone classica napoletana, sconosciuta alle nuove generazioni, sperando che il supporto della tecnologia possa fare da ponte tra le generazioni e la storia musicale.
La vivacità partecipativa del pubblico ha evidenziato la grande voglia di fare festa, quella del modo antico di celebrare un evento dove l’anima di Napoli è tangibile nei versi delle canzoni, un’anima festante e piena di sentimento, nel ricordo delle tante Piedigrotte e delle canzoni lanciate negli anni in cui ogni settembre si aspettavano le “nuove canzoni”.
Laura Scoteroni