La fotografia è stato il suo modo per riscattarsi. Per urlare al mondo il suo desiderio di piacere, di sentirsi donna, di dimostrarsi femminile e sensuale. Sarà per questo motivo, sarà perché a 37 anni e due figli avuti in giovane età, non è facile trovare tanto fascino racchiuso in un corpo perfetto, con curve straordinarie e un’eleganza che non la abbandona mai, nemmeno per un secondo. Ecco, la forza di Sabrina Ghiddi è stata proprio questa. Avere la forza di superare un momento difficile credendo nell’obbiettivo della macchina fotografica, scommettendo su se stessa senza dare troppo peso al giudizio degli altri. Questo le ha permesso in due anni di diventare un autentico sex symbol nel mondo dei social, di spopolare su Instagram dove ha raggiunto quota 130.000 follower, di diventare una delle fotomodelle che hanno conquistato fotografi amatori, professionisti e dilettanti. Insomma, la sua forza è quella di piacere a tutti. Compresi, gli uomini più giovani di lei, i ragazzi che vedono in lei maturità ed esperienza abbinata ad una naturale semplicità. Ecco, la forza di Sabrina sta proprio qui. Le basta un tacco e un jeans aderente per trasformarsi in un’esplosione di bellezza che le ha permesso di conquistare collaborazioni con brand e di non passare mai inosservata. Le sue regole sono semplici: eleganza innanzitutto, quindi un tacco alto (minimo 12 centimetri) ed infine una buona dose di femminilità. Così ha spopolato sui social, conquistato complimenti e cambiato vita. Da “semplice” commessa è diventata un personaggio pubblico che dalla sua Carpi ha girato l’Italia per realizzare scatti ed immagini davvero straordinarie.
E pensare che, in questo mondo sei entrata “in ritardo” rispetto a tante tue colleghe.
Da giovanissima facevo collezione delle riviste Vogue, avevo la libreria piena in camera e ne ero letteralmente sommersa! Per me erano autentici pezzi di storia, adoravo sfogliarle e viaggiare con la fantasia nel campo della moda. Poi mi sono dovuta tuffare a tempo pieno nel ruolo di mamma, ho cresciuto due figli e tutto il resto è rimasto escluso.
Un modo di vivere che poi è stato totalmente modificato.
Ho dovuto soffocare le mie intenzioni scontrandomi con canoni culturali che mi impedivano di esprimere tutta me stessa. Nulla di sconvolgente, ma nel mio animo so che mi piace prestare attenzione all’apparenza e alla femminilità. Non c’è nulla di male, anzi lo trovo naturale. Ed oggi posso dire che, finalmente, faccio quello che desidero nel rispetto di tutti, in primis dei miei figli.
Hai iniziato con la fotografia…
E tutto sembra andare a gonfie vele! Mi chiamano da ogni parte d’Italia professionisti e amatori che vogliono collaborare con me. E io, impegni permettendo, mi sposto e porto avanti collaborazioni importanti. Sempre, ci tengo a dirlo, senza spogliarmi: in fin dei conti, un vedo non vedo è molto più sensuale.
Dove hai scattato?
In location prestigiose, in alberghi, ma anche in ruderi e posti abbandonati. Sono eclettica, mi piace sperimentare. Mi piace vedere ritratta un attimo di me in quello scatto, si ferma il tempo e lo si custodisce per sempre sotto forma di fotografia.
Tu come ti vedi?
Gli altri mi riempiono di complimenti, io mi vedo come una donna normale, della porta accanto, a cui piace semplicemente sentirsi sempre in ordine ed esserlo. Insomma, se devo uscire… è giusto che sia con tacco, pantalone attillato e qualcosa di femminile.
Eppure, la normalità non ti spaventa.
No, lavare, stirare e cucinare sono le attività che riempiono la mia giornata. Non sono quel genere di donna che passa le sue ore a farsi unghie e capelli: sono una persona pratica, dinamica e semplice, che nella fotografia ha trovato un’ulteriore sua passione.
La fotografia come strumento di riscatto personale.
Nel mio caso è stato proprio così. Pur nel rispetto di me stessa, avevo voglia di mettermi in gioco. Così, da cosa è nata cosa…
Ed è arrivato il momento dei social.
Mi ci sono iscritta quasi per caso, su Facebook temevo molto il giudizio delle persone, i commenti negativi che uomini e donne riservano a chiunque si metta in gioco davanti ad un obbiettivo. Che male c’è? Penso di essere una brava mamma e una brava donna anche se poso sul set, non ci trovo nulla di scandaloso. Anzi…
Il tuo personaggio infatti è lievitato.
Oggi sono a 130.000 follower su Instagram, migliaia di seguaci su Facebook. Ricevo centinaia di messaggi ogni giorno da parte di uomini di tutte le età, faccio fatica io stessa a spiegarmi questo successo. In parte sono stata aiutata dai tag ricevuti su tante pagine dedicate al fashion femminile, in parte mi ha portato visibilità la collaborazione con Enzuccio, un’autentica star di Youtube.
Chi rimane colpito dal tuo personaggio?
Dal giovane all’anziano, passando per i personaggi famosi. Ho avuto la fortuna di sfruttare questa mia popolarità per promuovere brand di bracciali e scarpe, ho scommesso su me stessa e sul mio personaggio. Mi piace l’idea che la gente mi guardi e mi segua, che vedano in me un esempio di maturità associata ad una sensualità mai banale. Essere guardate, dal vivo o sui social, fa sempre e comunque piacere…
Luca Fina