I “Blue Man Group” a Trieste mostrano come si possa crescere restando fedeli a se stessi

Data:

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Dal 22 al 26 novembre 2017

La curiosità si innesca prima di entrare in sala: “si avvisa che verranno usate luci stroboscopiche” recita un biglietto appeso in biglietteria, mostrando attenzione e cura per dettagli apparentemente insignificanti, ma fondamentali per alcune persone che da questo effetto speciale possono provare disagio. Il messaggio è ripetuto anche dagli schermi a led con scritte scorrevoli poste ai lati del palcoscenico. Grazie ad essi si viene poi a sapere alcune informazioni su qualche spettatore, presentato con nome e cognome, che viene gentilmente invitato ad alzarsi in piedi per essere riconosciuto e applaudito dal resto del pubblico (una campionessa di scherma, un vincitore di un torneo di bocce, una persona che festeggia il compleanno, un’altra con il mal di testa…).

Il tutto, espresso con grande gentilezza e cortesia, diverte e crea un’atmosfera di aspettativa che viene nutrita ulteriormente dal vedere gli spettatori delle prime file indossare dei poncho impermeabili, ovviamente di colore blu.

Appaiono riproduzioni animate della doppia elica del DNA e poi i tre uomini dalle teste calve e blu iniziano la loro esibizione piena di colori e suoni, dotata di tempi e ritmi comici perfetti in un crescendo in cui le gag si mescolano ad una magistrale competenza percussionistica realizzata sulle superfici o con gli effetti più impensati.

La scienza, la tecnologia, ma pure il sovraccarico di informazioni e il loro l’inquinamento, fonte di disagio al benessere del nostro pensiero, si incontrano in un atteggiamento di stupore innocente rispetto a quel che essi stessi provocano, ma anche alle reazioni di chi sta in platea e nelle gallerie.

I tre Blue Man ci mostrano, attraverso una mimica poetica e priva di qualsiasi forma di prepotenza, usata spesso in altri contesti per suscitare la risata, un altro modo per osservare la realtà che ci circonda e le relazioni con gli altri, governate quotidianamente da comportamenti sempre più spesso dimentichi del necessario rispetto reciproco o di attenzione sincera.

ede16-eb00c-67e9c-53112-3db55-d7a07-8f-blue-man-group-trieste11Il loro modo di osservarci e gli sguardi sbalorditi esaltati da quelle teste blu testimoniano una lontananza da quel che per noi è diventato ovvio e scontato, al punto da percepire il trio quasi come una comunità minima di alieni, sbarcata sul nostro pianeta da chissà dove. L’imitazione in modo naïf dei nostri comportamenti convenzionali diverte e fa riflettere ed è messa in evidenza dall’azione incoerente di uno dei tre che, partendo da un cliché classico del teatro comico viene trasformato dalla grazia di una totale mancanza di malizia che viene qui sostituita dalla presenza costante di un’aspirazione contagiosa alla gioia, alla felicità e alla beatitudine, a partire da un contesto dalle premesse apparentemente molto diverse.

Sorge allora il dubbio che ci sia ben altro dietro l’idea dei Blue Man Group e la ricerca conferma l’ipotesi.

Dal sito ufficiale di questa compagnia di produzione, creata nel 1991 da Chris Wink, Phil Stanton e Matt Goldman (https://www.blueman.com), si scopre l’esistenza di numerose sedi stabili per la messinscena degli spettacoli, oltre al tour internazionale, il che comporta l’inevitabile presenza di moltissimi Blue Man in giro per il mondo accompagnati da una brillante Band e da efficiente personale, necessario per i numeri eseguiti nel backstage; il nome di nessuno di loro appare sulle locandine.

C’è poi una particolare attenzione alle persone con autismo: oltre alla collaborazione con l’Associazione Autism Speaks, spettacoli ad esse dedicati vengono proposti in cinque città statunitensi.

Non basta: nel 2006 è stata creata a New York una scuola, la Blue School, frequentata da più di trecento fra bambini e ragazzi dai due ai quattordici anni, che propone un apprendimento in cui le competenze curricolari standard si integrano con l’educazione allo sviluppo delle intelligenze individuali e sociali e del pensiero creativo (http://www.blueschool.org/explore/).

Soltanto uno spettacolo di successo, apprezzato al momento da più di trentacinque milioni di spettatori nel mondo?

In effetti, sembra essere molto di più, qualcosa che assomiglia a una potente filosofia basata su un approccio alla vita che non dia mai niente per scontato, si interroghi su quel che ogni singolo individuo considera più autentico e che si può riassumere nella bella e colorata assonanza tra “Blue man” e “Human”.

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Sala Assicurazioni Generali
Dal 22 al 26 novembre 2017
Blue Man Group
Tour italiano a cura di Show Bees
I numeri di Blue Man Group
60 teste di tamburo tra quelli della Band e quelli dei Blue Man
16 piatti nelle batterie
64 bacchette utilizzate dai Blue Man e dalla Band
50 litri di vernice speciale in tre colori
15 chilogrammi di gelatina dolce
8 scatole di cereali Cap’n’Crunch
40 pezzi di cioccolato bianco Toblerone
385 Marshmallows
44 scatole di Twinkie Lights
21 Maschere da testa calva
28 casse di trucco blu appositamente create per Blue Man Group (c’è anche un colore creato appositamente, il blu “Blue Man”)
https://www.ilrossetti.it/it/spettacoli/blue-man-group-2590

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