Se c’è da giocare, Anna Marenco è abituata a farlo fino in fondo. A darsi da fare senza risparmiarsi pur di conquistare il traguardo che desidera. Che la fotografia e il mondo dell’immagine fosse nel suo destino, si era capito anni addietro. Quando, da bambina, venne notata da due agenti pubblicitari di uno dei più noti brand di bibite gassate. L’avrebbero voluta per uno spot che – di fatto – le avrebbe regalato popolarità a livello internazionale. L’occasione però scappò di mano. Le perplessità dei genitori, la tenera età, il fatto di doversi spostare in giro per il mondo indussero a declinare la proposta. “E’ un treno che è passato e forse non tornerà più” racconta con un pizzico di amarezza e nostalgia per non aver potuto vivere un’esperienza che le avrebbe cambiato la vita. Eppure, oggi che di anni ne ha 18, il mondo della fotografia è tornato ad avvolgerla. Prima un book, poi i primi set in giro per il Nord Italia. Mettersi in gioco e al centro dell’attenzione fa al caso suo. Le piace e la diverte tremendamente. L’imbarazzo non le sfiora nemmeno il pensiero. Tutto, naturalmente, con l’eleganza che contraddistingue i suoi colori. L’essere acqua e sapone fa parte di lei. “Non mi piace apparire per quella che sono – racconta – non mi trucco, non costruisco un personaggio, sono semplicemente me stessa”. E questa dose di normalità le sta dando soddisfazioni. Sembra un treno in corsa, e stavolta non ha nessuna intenzione di scendere…
Anna Marenco, 18 anni…
Di Alessandria, ex studentessa, oggi col sogno di entrare nel mondo della fotografia e dello spettacolo. Da piccola ho avuto quella grande opportunità di entrare in una delle pubblicità più viste al mondo, oggi sto scalando questa grande aspirazione a piccoli passi.
Che ragazza sei stata?
Ho avuto un’adolescenza ribelle, ma godevo di grande libertà per cui avevo la possibilità di fare tutto. Ho annoverato tante esperienze e avventure, “sono andata via di casa a soli 16 anni. Beh insomma, non mi sono fatta mai mancare nulla”. Racconta con un notevole orgoglio.
Finché è arrivata la fotografia.
Ho sempre avuto un’inclinazione naturale verso questa forma d’arte, sia nei panni di fotografa che di fotomodella. Mi affascina l’idea di immortalare un attimo che non tornerà mai più. È il momento che fa la differenza.
Le agenzie hanno sempre visto qualcosa di speciale in te.
Ma ho dovuto aspettare la maggiore età e un fisico in cui mi ritrovassi per decidere di buttarmi. Questa è la mia strada, me la sento. Ho realizzato un book, ho messo insieme le prime collaborazioni ed ora sto ricevendo decine di proposte. Voglio vagliare, sperimentare senza perde mai la mia semplicità. Sono orgogliosamente acqua e sapone.
Tu ti definisci una “bellezza particolare”.
E penso che sia proprio così. Non mi piace esagerare nel modo di vestire, ma accetto di essere al centro dell’attenzione semplicemente se mi trovo bene con me stessa. Tutto ciò che faccio, lo faccio per una soddisfazione mia, personale. Accetto di essere un oggetto da vetrina semplicemente perché sto bene con me, non per procurare un desiderio in chi guarda.
Nel lavoro come ti reputi?
Scattante, piena di energia. Sono sempre pronta a partire. Ho perso un treno da bambina, non può riaccadere… Le richieste sono tante, resto con i piedi per terra ma sento di avere le potenzialità per farcela.
Nel quotidiano che ragazza sei?
Dipende dai giorni: potete vedermi in jeans e maglietta, con un total black o qualcosa di casual. Semplicità è il fil rouge di tutti i miei outfit.
Le tue foto sono anche sui social.
Li trovo una bella vetrina. Per chi come me aspira a lavorare in questo mondo, sono ormai indispensabili.
Luca Fina