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Andrea Laszlo De Simone e Colapesce trascinano freneticamente il pubblico con la loro potente musica Rock e Rap

Data:

Alla Villa Ada di Roma, il 30 giugno 2018

Due band dinamiche, giovanilmente fresche e brillanti hanno suscitato vivo interesse ed allegra vitalità nel discreto pubblico presente ad ascoltarli, malgrado la concorrenza con gli ottavi dei mondiali di calcio in televisione ed i più vicini,in linea d’aria Negroamaro di Sangiorgi allo stadio Olimpico. Praticamente la platea, che a VILLA ADA è costretta a stare in piedi,ha avuto la possibilità d’assistere ad un doppio concerto al costo d’un solo biglietto, con i due gruppi che si sono ritagliati circa 90 minuti per ciascuno, con leggera prevalenza temporale di COLAPESCE. Ad iniziare è stato De Simone che, con i sei elementi della sua orchestra, ha fatto ascoltare i migliori motivi ”sentimental rock” del CD ”UOMO DONNA” uscito per la 42 records nell’estate del 2017 e considerato unanimemente uno dei più pregiati dell’anno,album preceduto dai singoli di spessore romantico ed ambiguo, catulliano dall’omonimo titolo”vieni a salvarmi” e “la guerra dei baci” che ha fatto rivivere con l’accompagnamento canoro dei suoi “aficionados” e la propria grinta simboleggiata dall’arruffata capigliatura.Nel disco convivono la classicità passata e l’influenza della moderna psiche della dei Beatles, la canzone Italiana di Battisti, Modugno e dei Verdamaro.A seguire, dopo un breve intervallo per risistemare il palco, è toccato a COLAPESCE che s’è presentato con un mantello bianco ed una maschera da pesce spada, dirigendo i suoi virtuosi compagni tra cui la chitarrista Adele Nigro, con un punk e rap più duro, aggressivo e sonoro, per passare poi al pop sperimentale del suo terzo album infedele,poggiando sul tempo dell’amore e delle sue attese disilluse. Non sono mancate nemmeno canzoni astrofisiche,sul genere filosofico-scientifico di quelle di Battiato, in chiave elettronica e rock. Reduce dall’anteprima Londinese del “siren festival di Vasto” e dal concerto del 1° maggio a Taranto, ha confermato tutto il suo meritato successo con piena ed affabile disponibilità verso la gente che non cessava di immortalarlo con i cellulari ed accendere i luminosi accendini in una serena notte stellata.

Susanna Donatelli

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