Susan Arcuri, da operaia a fotomodella

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Da operaia in un’azienda metalmeccanica a fotomodella capace di conquistare i fotografi al primo sguardo. La storia di Susan Arcuri è quella di una ragazza “normale”, la classica vicina di casa che chiunque vorrebbe avere. Semplice, naturale, un po’ nerd, sensibile e determinata. Eppure, basta metterla davanti ad una macchina fotografica ed il risultato cambia nel giro di qualche istante. Sul set è capace di trasformarsi in un’esplosione di sensualità e femminilità. Impossibile non notarla. Merito di un corpo da urlo e di lineamenti che catturano all’istante. Come detto, però, il passato di Susan Arcuri era diametralmente opposto a quello dello spettacolo. Qualche anno al Liceo Artistico, una passione innata per l’arte ed il disegno, quindi l’ingresso nel mondo del lavoro in una fabbrica di cilindri per motori della Provincia di Lecco, la sua terra d’origine. “Quando ho capito che quella non era la mia strada, me ne sono andata” racconta Susan, 23 anni, che chiusa una porta ha provato a spalancare un portone. Quello, per l’appunto, della fotografia. Due le sue armi vincenti: un sano esibizionismo che la porta a stare quasi sempre al centro dell’attenzione e la fortuna di essere fotogenica come poche altre. “Così, ho provato a lanciarmi come fotomodella” e i primi riscontri hanno dato valore alla sua scelta. Arrivano le prime collaborazioni, sui social i contatti iniziano a farsi numerosi. Molti la cercano, desiderano farle foto, dare visibilità a quel corpo che trasmette emozioni e sensualità con un semplice top e pantaloncino. La fotografia, col passare delle settimane, assume una funzione terapeutica. Mettersi davanti al flash non è puro esibizionismo, ma il desiderio di acquisire maggior autostima.

Ed infatti…

È accaduto proprio questo. Prima non mi sentivo bene con me stessa, per anni ho pensato di non piacere a nessuno. Invece la fotografia ha mostrato, a me e agli altri, un lavoro diverso di me. Mi ha infuso fiducia, ho iniziato a credere in me stessa.

Merito anche dei fotografi che ti hanno “raccontata” attraverso i loro obbiettivi.

Questo è fuor di dubbio. A tutti loro devo dire grazie. Ho lavorato con il fotografo “La luce soffusa” di Milano, con Yoryi Silva, ho realizzato bellissimi scatti in intimo, il mio genere preferito insieme al bianco e nero. Ho collaborato con Gianluigi Viscido realizzando uno shooting particolare in un bosco, ho lavorato per Danilo Salvini che è fotografo specializzato in fiere Cosplay, scattando nei generi gothic-punk; da ultimo, ma solo in ordine di tempo, ho potuto lavorare con Luca Benni, collaborazione senza dubbio di assoluto prestigio.

Hai accennato al mondo Cosplay…

È una mia grande passione, per anni sono stata a tutte le fiere e agli appuntamenti più importanti. Ho un animo nerd, amo film e videogiochi, vado spesso a convention sul tema e ho conosciuto attori. Purtroppo non ho mai trovato l’occasione giusta per trasferire questa passione in campo fotografico: mi piacerebbe perché ho gli outfit giusti e… l’animo giusto!

Di te ripeti: “non sono la bellezza classica da fotomodella”…

È così, ma non ne faccio un problema! Sono particolare, devo piacere. Ma soprattutto voglio essere me stessa sempre e comunque.

Anche sui social?

Sì, naturalmente: non potrebbe essere altrimenti! Adoro i social, sono iscritta a tutti i più importanti e amo interagire con i miei followers. Posto tantissimo, soprattutto su Instagram, e lo trovo un modo per farmi conoscere al meglio da chi vuole andare oltre l’aspetto esteriore. Sarò sincero: ne sono quasi dipendente… Ma anche lì, mi si vede senza filtri e senza maschere.

A proposito di “vedersi”: un altro progetto che ti ha vista protagonista?

Sono stata coinvolta nell’ottobre dello scorso anno nel videoclip “Dritto” de I Dari, il mio gruppo musicale preferito. Assieme ad altre ragazze, abbiamo preso parte alle riprese e siamo state davanti alla videocamera per ore. Una fatica, ma anche una meraviglia assoluta rivedersi in quelle immagini. Non sembravo nemmeno io…

C’è un sogno che vorresti realizzare in campo fotografico?

I sbilancio: mi piacerebbe fare di questa passione un lavoro. Sarebbe fantastico poter girare l’Italia, collaborare a progetti importanti, costruire il futuro sulla fotografia.

Luca Fina

Foto copertina Simone Compa

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