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Con La dodicesima notte di William Shakespeare si apre la stagione teatrale della Galleria Toledo

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Una commedia di raffinata composizione, tra le più evolute e strutturate del sistema shakespeariano che tutt’oggi dopo secoli viene ancora messa in scena. Perché questa è la magia di ogni singola opera shakespeariana: essere sempre attuale.
L’argomento amoroso, non di secondo piano – gestito in rapporti di contrapposizioni, contrasti, rispecchiamenti e imprevedibili soluzioni – percorre l’intera opera per insinuarsi in un articolato narrativo complesso, con sviluppi di godibile impatto, affidati all’azione di personaggi finemente intagliati, sempre credibili, anzi portatori di una necessaria verità nell’essere; e al tempo stesso gonfi di potenzialità teatrale.
Si potrebbe dire che nel complesso ciascuna figura rappresenti, a partire dal carattere che gli è dato, una leggera deflessione da ciò che comunemente è detta “norma” negli atteggiamenti e nei tratti, una sia pur labile follia che si fa elemento promotore di eventi e scompigli, nella melanconica serenità dei luoghi. Dei luoghi si diceva, un’Illiria senza confini né tempo, che mai si definisce in concreta rappresentazione nel contesto della vicenda, ma piuttosto si condensa in un’allocazione tanto astratta e priva di riferimenti da consegnarsi con necessaria nudità alle tavole del palcoscenico. Nessun orpello, accelerazione nei ritmi, agile interpretazione dei recitati, finezza interpretativa dei caratteri. Un campione d’umanità che si fa commedia.
Il titolo dell’opera di Shakespeare allude alla festa della dodicesima notte (corrispondente all’Epifania) chiamata in questo modo per il numero dei giorni che trascorrono dal Natale fino alla festività. Fu rappresentata con certezza il 2 febbraio 1602 al Middle Temple Hall ed è stato ipotizzato che la prima assoluta sia avvenuta un anno prima, proprio il giorno dell’Epifania.

Ambientata nell’antica regione balcanica dell’Illiria, racconta una storia di amori e inganni, nella quale i gemelli Viola e Sebastian, a seguito di un naufragio, si trovano a conoscere il Duca Orsino e la dama Olivia. Orsino ama Olivia che ne ignora la corte, ma quando si trova davanti al messaggero di Orsino (la giovane Viola che dopo la perdita del fratello si è camuffata da uomo per entrare al servizio del Duca), se ne innamora, scatenando una serie di eventi e imprevisti che condurranno al lieto fine. Una sottotrama, importante ai fini dello svolgimento della trama, vede protagonisti i personaggi che popolano la corte di Olivia: il giullare Feste, il maggiordomo Malvolio, la cameriera Maria, lo zio Sir Toby, il servo Fabian e Sir Andrew Aguecheek. Il maggiordomo Malvolio viene beffato dagli altri cinque che, falsificando una lettera, gli fanno credere di essere oggetto di attenzioni da parte della padrona Olivia.
La commedia è ambientata in Illiria, tuttavia Shakespeare la intendeva come luogo fantastico; anche la sua popolazione non rispecchiava uno specifico popolo illirico, ma restava neutrale. Il tempo in cui si svolge la commedia è indefinito, quindi l’epoca alla quale più si potrebbe avvicinare è la stessa in cui Shakespeare l’ha scritta.

Marco Assante

La dodicesima notte /da W. Shakespeare/ teatro Galleria Toledo
da William Shakespeare
drammaturgia e regia Laura Angiulli
con Paolo Aguzzi, Agostino Chiummariello, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Luciano Dell’Aglio, Michele Maccagno, Gennaro Maresca, Vittorio Passaro, Caterina Pontrandolfo
impianto scenico Rosario Squillace
luci Cesare Accetta
illuminotecnica Lucio Sabatino
aiuto elettricista Luca Sabatino
21, 22, 24 e 25 novembre 2018 26 – 29 dicembre 2018 3 – 5 gennaio 2019 Galleria Toledo/produzioni LA DODICESIMA NOTTE da William Shakespeare drammaturgia e regia Laura Angiulli con Paolo Aguzzi, Agostino Chiummariello, Michele Danubio, Alessandra D’elia, Luciano Dell’Aglio, Michele Maccagno, Gennaro Maresca, Vittorio Passaro, Caterina Pontrandolfo impianto scenico Rosario Squillace luci Cesare Accetta tecnico luci Fulvio Mascolo aiuto elettricista Luca Sabatino

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