Pierluigi Galli era nato a San Gemini nel 1943, ma ormai da decenni aveva scelto Cortona come sua città. Aveva lavorato all’Unoaerre di Arezzo, specializzandosi nel settore metallurgico, dando luogo poi a una sua linea di gioielli. Aveva lavorato nella moda, disegnando per Ferré e aveva elaborato loghi noti, come quello della DIA (Direzione Investigativa Antimafia). Nella sua vita ha appreso numerose tecniche, come la lavorazione della ceramica, del rame, del cuoio – come testimoniano alcune delle sue ultime opere. Fondamentali i lavori pittorici e scultorei, dove emerge la sua poetica della “Natura Viva”, in cui l’oggetto si carica di una forza emotiva eccezionale, capace di raccontare sentimenti umani, rafforzati da un’atmosfera onirica e sognante. Nei suoi primi dipinti appare la figura di Pinocchio, che Egli vede come scatenatore dell’esigenza creativa, motore pulsante che dà luogo alla creazione del prodotto artistico. La figura collodiana infatti viene rappresentata in quanto vero e proprio Artista, affiancato dalle sue creazioni: quelle ceramiche, quegli oggetti (tra questi lo specchio è fondamentale), che divengono protagonisti dei suoi quadri insieme alla figura umana, di norma femminile, simbolo della dolcezza e dell’amore, quegli elementi che l’Autore ha sempre voluto esprimere nei suoi dipinti, emanando un messaggio profondamente umano e spirituale. Il suo è un percorso vero e autentico, che l’aveva portato persino alla creazione delle “Crisalidi”, quelle fessure, metafore dell’inizio del tutto, simbolo del “prima”, del momento in cui ancora l’Arte è in fase embrionale. Galli in effetti ha sentito per sempre la sua Arte come una figlia da crescere e questo l’ha espresso in egual modo con la pittura e con la scultura. Ultimamente aveva creato delle opere incantevoli, in grado di estasiare occhio e cuore, in particolare quello “Autunno” dalle tinte rosse, una delle sue ultimissime creazioni, dove si vede come di consueto al centro una coppia d’innamorati, essendo l’Autore devoto a un sentimento immortale e che per sempre ha trattato in modo sincero, fresco, spontaneo: tutte componenti specchio della sua persona.
Pierluigi Galli se n’è andato il 18 marzo 2019, ma la sua missione artistica, onesta, pura, umana, certo rimarrà per sempre tra noi.
Stefano Duranti Poccetti
