Opera fantastica in un prologo, tre atti e un epilogo su libretto di Jules Barbier, tratto da una pièce scritta nel 1851 assieme a Michel Carré.
Stella, una cantante, Michela Antenucci,Hoffmann, poeta, John Osborn (17, 19, 22 e 24 marzo) / Eric Fennell (23 marzo), Lindorf, consigliere municipale / Coppélius, inventore/ Dr. Miracle, medico / Dapertutto, stregone, Alex Esposito (17, 19, 22 e 24 marzo) / Fabrizio Beggi (23 marzo)
Nicklausse, amico di Hoffmann / La Muse Annalisa Stroppa (17, 19, 22 e 24 marzo) / Laura Verrecchia (23 marzo), Andrès, servo di Stella / Cochenille, aiutante di Spalanzani / Frantz, servo di Crespel / Pittichinaccio, spasimante di Giulietta, Orlando Polidoro, Crespel, liutaio e padre di Antonia, Roberto Abbondanza
Spalanzani, inventore, Enrico Cossutta Hermann / Schlémil, Fabio ZagarellaNathanaël, studente, Pasquale Scircoli
Luther, Italo Proferisce (17, 19 e 23 marzo) / Enrico Di Geronimo (22 e 24 marzo)
La mère d’Antonia, Federica Giansanti
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Produzione Opéra de Montecarlo
SERIE BLU
domenica 17 marzo 2019, ore 19.00 – Turno A
martedì 19 marzo 2019, ore 20.00 – Turno C/D
venerdì 22 marzo 2019, ore 20.00 – Turno M Opera e Danza
sabato 23 marzo 2019, ore 19.00 – Turno B
domenica 24 marzo 2019, ore 17.00 – Turno F
Spettacolo in Francese con sovratitoli in Italiano e in Inglese
Durata: 3 ore circa con intervallo
Il capolavoro Les Contes d’Hoffmann al Teatro di San Carlo in occasione dei duecento anni dalla nascita.
Les Contes d’Hoffmann è uno tra i titoli d’opera meno frequentati dai teatri, sebbene di indiscussa bellezza, ma il San Carlo è noto per trattare non solo i classici dell’opera ma anche le opere più di nicchia.
Del suo capolavoro Jacques Offenbach non conobbe mai il successo: colto da prematura morte, (il 5 ottobre 1880) il compositore lasciò incompiuta l’opera che fu portata a termine, con innumerevoli rimaneggiamenti, da Ernest Guiraud e presentata all’Opéra-Comique di Parigi l’anno successivo alla scomparsa del suo autore. Questo avviene molto più spesso di quanto si pensi e in tutti i campi dell’arte, ossia che l’autore non riesca a godere in vita del successo del proprio lavoro, causa morte o anche per via di un tiepido successo iniziale che esplode solo dopo decenni o addirittura secoli.
Hoffmann ha tutti i difetti della terra, ma ha talento! Un talento che gli fa paura e sta per rovinare a causa della sua dipendenza dalle donne di cui ricerca disperatamente amore, l’amore con la A maiuscola. Nicklausse, la sua musa, non può accettare che getti via così il proprio talento e stringerà un patto con il diavolo per distrarre Hoffmann dalle donne e ricondurlo totalmente alla sua arte, ovvero alla poesia”.
La storia narrata è sicuramente alquanto bizzarra, ma tratta tutti e più dispiegati campi dell’amore, dal sesso al dramma, ai tradimenti agli omicidi fino al sacrificio che un artista deve compiere. Hoffmann è un uomo come tutti gl’altri, pieno di difetti ma con alla base un enorme talento ma che consuma per via della sua dipendenza nei confronti del gentil sesso, seppur egli e alla costante ricerca di un amore puro.
Le bellezza dei costumi del San Carlo è nota in tutto il mondo, ma in questo spettacolo si superano, per via della bellezza non solo delle stoffe ma anche per i colori molto vivi e accesi. Le dame di Hoffmann sono tantissime ma tutte molto talentuose, dalla voce angelica e dall’aspetto incantevole. Hoffmann è un donnaiolo ma al pubblico non sembra importante e ride con lui e le sue donne in fragorosi applausi e standing ovation.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro di San Carlo Pinchas Steinberg, direttore israeliano apprezzato dalla critica internazionale per la forza, la finezza e la profondità interpretative delle sue letture sia in ambito sinfonico che operistico.
Marco Assante