E’ iniziata con lo spettacolo di Riccardo Rossi, il 20 luglio, l’ottava edizione di Anfiteatro Estate Albano (ex Anfiteatro Festival), con la nuova direzione artistica a cura di AB Management. I resti delle mura dell’Anfiteatro Severiano di Albano Laziale, luogo ricco di fascino e storia, hanno visto il debutto del simpatico artista romano con il suo show “Così Rossi che più Rossi non si può”, davanti ad un nutrito pubblico che ha molto apprezzato l’originalità di Riccardo. Come ogni anno, con il Corriere dello Spettacolo siamo presenti per seguire, possibilmente, tutti gli spettacoli che continueranno fino al 9 agosto, quando l’Orchestraccia chiuderà questa edizione con il suo concerto. Cominciamo con le prime pagelle dell’ottava edizione. Purtroppo il secondo spettacolo in cartellone il 21 luglio, “Io, Don Chisciotte”, del Balletto di Roma, è stato annullato per un grave inconveniente tecnico.
VENERDI’ 26 LUGLIO: “Abbi cura di me Tour”, concerto di Simone Cristicchi.
Unica data estiva nel Lazio, dopo il trionfo della sua esibizione all’Auditorium Parco della Musica di Roma, Simone Cristicchi per la prima volta all’Anfiteatro è un evento doppio. Per la qualità del suo concerto e per il fatto di esibirsi nel territorio in cui vive ormai da tanti anni.
GIUDIZIO: Spettacolo elegante, emozionante. Il concerto di Simone Cristicchi è stato un momento alto, di grandissima qualità. Esteticamente bello, con quella scenografia già ammirata all’Auditorium che trasporta lo spettatore in una stanza dei sogni, una magia nella magia del luogo. Concerto ricco di significati profondi nei meravigliosi testi delle sue canzoni e nelle riflessioni che le hanno precedute e accompagnate, andando a costituire quel fil rouge della serata rivolto all’ascolto dell’animo. Pubblico attento e partecipe, quasi 700 paganti, che ha tributato il successo di Simone con una lunghissima standing ovation. Una serata di grande dolcezza e amore corrisposto tra artista e platea. Divertente l’apertura del concerto con tre brani eseguiti da Emilio Stella, apprezzato cantautore romano e la sorpresa dell’esilarante intervento dell’attore Ariele Vincenti (tante le collaborazioni teatrali tra lui e Cristicchi) sul brano “I matti de Roma”. Simone, vero animale da palcoscenico, è contento di cantare a casa sua e si vede. Due ore piene di bellezza.
SABATO 27 LUGLIO: “One man show”, con Antonio Giuliani.
Torna all’Anfiteatro l’inossidabile Antonio Giuliani, con il suo nuovo spettacolo. Insieme a lui il Trio Monti che ha eseguito canzoni romane inedite e classiche nelle pause del monologo.
GIUDIZIO: Antonio Giuliani è uno di quegli artisti che difficilmente delude. Lo conosciamo benissimo, lo abbiamo visto mille volte, eppure riesce sempre a divertire. Sembra facile per un comico, ma non lo è affatto. Lui, anche quando il ritmo a volte scende pericolosamente, ha sempre quel guizzo capace di rovesciare la situazione e di strappare sorrisi al pubblico. Il nuovo show non si sottrae al suo stile inconfondibile, mai volgare (altro grande pregio) e affronta, dopo una introduzione sarcastica con tanto di costume da antico romano, i tanti aspetti della nostra quotidianità, riuscendo sempre a trovare la chiave esilarante dell’argomento. Oltre a ciò, è bravissimo a giocare e creare battute estemporanee sulla situazione meteo preoccupante della serata, caratterizzata da un vento a tratti furioso. Sempre bravo.
DOMENICA 28 LUGLIO: “39 Scalini”, da un film di Alfred Hitchcock, di John Buchan, adattamento Patrick Barlow (traduzione Antonia Brancati).
Arriva la prosa all’Anfiteatro e lo fa con una celebre commedia noir, divertentissima e ricca di colpi di scena, 39 scalini, con un cast giovane senza grandi nomi, ma che da tre anni riscuote grande successo di pubblico nei teatri, grazie al passaparola creato dall’entusiasmo degli spettatori.
GIUDIZIO: Sono quattro gli attori in scena ma sembrano quaranta, tanta è la loro bravura nel sostenere il ritmo indiavolato di questa commedia, diretta abilmente da Leonardo Buttaroni. Un intrigo internazionale, un vero giallo ma sostenuto da un’ironia straordinaria, con personaggi improbabili, surreali, con travestimenti continui, gag esilaranti e capacità di messa in scena quasi onirica. Omicidi, spionaggio, doppi giochi, donne fatali (sempre interpretate dai quattro attori), una trama complessa che vede il povero Richard Hannay incastrato da un’accusa ingiusta, alle prese con una fantomatica società segreta che lo vuole morto. Riuscirà a venirne fuori? I pochi, eroici spettatori intervenuti nonostante una giornata da tregenda, tra vento e temporali, lo hanno scoperto nel finale. A tutti gli altri, consiglio vivamente di assistere a questa deliziosa “macchina da guerra” teatrale, che sarà nella prossima stagione ancora una volta a Roma, al Teatro Garbatella. Non perdete l’occasione di assistere ad una commedia così divertente e “pazza” nella sua rappresentazione. Complimenti ai quattro bravissimi attori: Marco Zordan, Alessandro Di Somma, Yaser Mohamed e Diego Migeni, al regista Buttaroni e allo scenografo Paolo Carbone.
Anfiteatro Estate riprenderà giovedì 1 agosto con lo spettacolo di Neri Marcorè, “Le mie canzoni altrui”.
Si ringrazia l’ufficio stampa della manifestazione, Comunicazione Globale Srl. Le foto di scena sono di Elena Lanfaloni e Patrizio Paganucci.
Paolo Leone