AMORE MIO AIUTAMI. Amore ossessivo al Teatro Manzoni

Data:

Al Teatro Manzoni di Roma, Dal 26 settembre al 20 ottobre 2019

Come reagire all’amara e deludente, frustante ed irritante, notizia del tradimento da parte della propria consorte, che stanca della monotona vita quotidiana delle maniere forti del marito, tanto da comparire in scena con un braccio bloccato, gli comunica che nel suo cuore il posto è stato occupato da un altro uomo. Scatta la gelosia psichica, la furia aggressiva per la perdita d’un bene che si credeva posseduto,oppure si riesce a gestire la situazione con un equilibrio razionale, tanto più che l’interessato è Giovanni un bravo psicologo a cui la moglie chiede comprensione e soccorso.IL malcapitato padrone di casa, impersonato da uno stupendo CORRADO TEDESCHI che sciorina tutto un campionario di gesti e toni a seconda degli antitetici stati d’animo e neurologici avvertiti, naturalmente vuole prima sapere chi sia il soggetto di tale immenso desiderio conscio per poi suggerire il da farsi. L’Ineffabile individuo di cui Raffaella s’è infatuata è un assistente universitario di fisica,di nome Valerio,che ha notato perdendo la testa secondo la concezione sentimentale degli occhi ammalianti, il mercoledì sera al teatro dell’opera, ascoltando musica classica senza riconoscere gli autori insieme all’amica del cuore AGATA sposata con MICHELE capocantiere.Questi impersonato da un susseguoso e salace R. D’ALESSANDRO sono gli amici stretti e confidenti dei personaggi chiave,e MICHELE  studiando veterinaria,ha frequentato l’università con GIOVANNI, che l’ha invitati a cena per esaminare il progetto della sua nuova villa in campagna e parlare liberamente delle loro vite. La ferale comunicazione sconvolge il simposio, mentre lo psicologo vieta alla sua partner di tornare a teatro e d’andare avanti nel suo sogno non sapendo nulla di lui. Inoltre Giovanni scopre che il professore ha una tresca con una studentessa universitaria ed invita Raffaella a tornare con i piedi per terra, non potendo,apparentemente,vincere la competizione, al punto tale da percuoterla violentemente con un bastone per non farla uscire,dopo essere stata a teatro come una sciantosa.Sorprendetemente AGATA, che era di facili costumi,è diventata una moglie affidabile, mentre Raffaella che nel secondo atto va a vivere in campagna, s’è intimamente smarrita ed è in crisi mentale, accentuata dal fatto che durante il “gala party” mondano per l’inaugurazione della residenza rurale, il professionista ha ballato sempre con l’allegra AGATA, offendendo l’onore e la dignità della sua spasimante. Giovanni, che si considerava un moderno e progressista coniuge, interviene a suo favore raccomandando a VALERIO più attenzioni per la sua anima gemella,ma questo si rivelerà un vero boomerang negativo in quanto anteponendo la matura avvenenza femminile e lo charme femminile di Raffaella, con una Debora Caprioglio in superba prova d’attrice alla corporea freschezza conturbante dell’allieva, cederà progressivamente e teneramente otterrà furtivamente,via telefono un incontro al cottage di montagna il rifugio. Da lì la commedia amorosa a tre andrà sciogliendosi logicamente ed il povero Giovanni,stolto mediatore dal buon cuore, resterà affranto ed inebetito,dovendo solo provvedere ai turni di custodia del minore figlio Roberto di 15 anni, che è in collegio. Con questo nel finale la piece affronta il problema dei genitori separati,tentando di risolverlo con propositi positivi per entrambi. Il lavoro surreale, ma poi non tanto,comico e sarcastico,nacque come sceneggiatura per il grande schermo di Rodolfo Sonego e fu interpretato nel 1969 da ALBERTO SORDI e MONICA VITTI, ottenendo largo consenso dal pubblico. Anche sul palcoscenico gli ingredienti ci sono tutti: battute velenose, gag irresistibili e bugie pietose pareri spassionati e sinceri degli amici empatetici.

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

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