Mai fermarsi solo all’apparenza. Certo, nel caso di Marika Faraci, il biglietto da visita che si presenta dinnanzi è da sogno. Capello riccio, curve mediterranee e lineamenti difficili da dimenticare. Non a caso, per due anni consecutivi è stata fra le finaliste regionali di Miss Italia ed è tuttora la titolare di tre fasce in altrettanti concorsi di bellezza. Ma, come detto, il fisico non è tutto. In tasca ha un diploma in turismo, una laurea in Media per le istituzioni ed ora sta studiando Marketing per conseguire la Laurea Magistrale. La comunicazione è a tutti gli effetti il suo mondo. Così, dopo aver provato la radio e la televisione, ora sta spopolando sui social network dove la seguono poco meno di 20.000 followers. Ma il segreto del suo successo va oltre foto strepitose e curve mozzafiato. C’è la volontà, da parte sua, di raccontare la “sua terra”, quella Sicilia fin troppo bistrattata e abbandonata anche dai suoi coetanei. Nonostante abbia appena 24 anni, ha deciso di essere “portabandiera” dell’Isola, “la Regione più bella d’Italia”. Così, scorrere il suo profilo è un po’ come viaggiare idealmente per la Trinacria, lasciarsi colpire dai colori e dai paesaggi, immaginare odori e sapori. Un fascino tutto da vivere. Non è un caso che a lei si siano interessanti anche brand nazionali e mondiali che l’hanno scelta come loro ambassador per eventi ospitati in Sicilia. D’altronde Marika Faraci è bella, brava, simpatica a prima vista e abituata alle luci dei riflettori. Se il primo concorso di bellezza l’ha vista salire in passerella quando di anni ne aveva appena 17, da allora di strada ne ha fatta. E, possiamo assicurarlo, non ha nessuna intenzione di fermarsi…
Brava oltre che bella. Non a caso, in tasca hai un diploma, una laurea e stai studiando alla Magistrale.
Vivo e lavoro con la speranza di eliminare quel pregiudizio per cui una donna che vuole apparire deve necessariamente essere senza cervello. Oltre al mio fisico, io ci tengo a mettere in evidenza il mio cervello.
Detto questo, il tuo biglietto da visita non passa inosservato…
Questo lo lascio dire a chi guarda… di certo non mi sono mai ritrovata in difficoltà a dover salire in passerella per un concorso. La prima volta è accaduto per puro caso a 17 anni, passeggiavo in un Centro commerciale e sono stata convinta a partecipare. Alla mia prima sfilata, mi sono portata a casa la prima fascia… D’altronde, l’imbarazzo se n’è andato via subito, mi sono trovata a mio agio forse anche grazie agli studi di recitazione.
Così, da cosa è nata cosa…
Nel 2014 e nel 2015 sono stata finalista regionale a Miss Italia, ma ho sempre vissuto questo concorso come forma di divertimento, una serata alternativa e un po’ diversa da tutte le altre. Ma salire in passerella mi piace ancor oggi: infatti, sono titolare delle fasce di Miss Capo d’Orlando, Miss Eleganza Freedom e ho vinto la selezione provinciale di Miss La più bella del mondo.
Insomma, i concorsi hanno spalancato tante porte.
Dopo Miss Italia ho iniziato a lavorare in radio come spaker, quindi sono passata alla tv dove ho presentato un programma televisivo su TRM. Lavorare nel mondo dei media mi è piaciuto, in generale mi piace l’idea di essere io la conduttrice di un evento. Ho presentato il programma “Dimensione Parallela” nell’ambito di Sicilia Cabaret e chissà… vorrei proseguire in questa avventura nel piccolo schermo!
Capitolo fotografia: un’avventura che parte da molto lontano…
Mamma non perdeva l’occasione per farmi foto sin da quando ero piccola, così stare davanti all’obiettivo è entrato nel mio dna! Ho seguito un corso di recitazione, portamento e fotografia, ho capito che il mio fisico piaceva: ho la fortuna di essere alta 176 centimetri e di avere un 90-60-90. Mi piacciono i miei capelli, ho colori mediterranei… insomma, penso di incarnare l’emblema della sicilianità doc.
Una caratteristica, questa, che hai trasferito sui social dove stai sempre più spopolando…
Tutto è nato anche qui quasi per caso: già lavoravo negli eventi e con i mass media, mi veniva naturale postare le immagini che mi ritraevano sul lavoro. Col passare dei mesi, però, mi sono accorta che sempre più giovani della mia Sicilia partivano per raggiungere altre parti d’Italia per non far più ritorno qui. La verità è che noi siciliani cresciamo con inculcato un senso di inferiorità per ragioni culturali e lavorative da cui non riusciamo a liberarci. Così, mi è venuta un’idea…
Ovvero?
Quella di raccontare la Sicilia attraverso il mio profilo Instagram. Mi piace far trasparire suoni, colori, emozioni ed eventi che la mia terra può regalare. Ho iniziato a lottare per valorizzare il mio territorio, ho sfruttato i miei studi in Turismo e le mie competenze in materia di comunicazione per promuovere il luogo più bello d’Italia, ovvero quello in cui vivo…
E, infatti, la gente ha iniziato a segurti.
Ma non vivo con l’ossessione dei numeri: voglio followers reali, con i quali interagire per davvero! I miei followers mi seguono perché racconto la mia terra e gli eventi che ospita. Ma non è tutto. Mi piace veicolare un messaggio più che mai necessario: non bisogna giudicare dalla copertina, troppo spesso mi capita di essere giudicata frivola solo perché mi piace apparire… Basta con questo stereotipo, una bella donna può essere una business woman e non per forza una cretina.
Ma, siccome ti occupi di comunicazione…
So bene che il nostro biglietto da visita è un’opportunità che abbiamo, viviamo in una nuova era in cui anche l’immagine ha una sua importanza. Ma mi infastidisce terribilmente quando ragazzi puntano il dito nei miei confronti solo perché mi giudicano dall’apparenza.
Tante aziende ti hanno voluta come testimonial.
Io collaboro con numerosi brand, ma non nel semplice ruolo di influencer. Non voglio essere vuota e parlare di drenanti e codice sconto, piuttosto mi piace condividere esperienze eno-gastronomiche o turistiche!
Nel tuo curriculum però, non mancano collaborazioni di eccellenza.
Ho avuto la fortuna di collaborare, a vario titolo, con Coca Cola, RedBull, Pandora, Dainese, Honda, Alfa Romeo. Un’avventura straordinaria che ogni volta mi regala emozioni indelebili.
Luca Fina