Se ve la ricordate “Pupa”, sappiate che oggi è diventata molto (ma molto) secchiona. Il fascino non lo ha perso, in compenso l’immagine della “svampita” è finita definitivamente in archivio. Maria Teresa Lombardo, una delle primissime concorrenti de “La Pupa e il Secchione”, nella vita oggi è manager, professionista, imprenditrice. Non più la semplice “bella” capace di conquistare le pagine dei rotocalchi più amati dagli italiani. Quella parentesi, forse, si è definitivamente conclusa. Con una laurea in Economia presso la School of Management con specializzazione in Marketing e Media, oggi – a 29 anni – si occupa di marketing, comunicazione digitale ed organizzazione di eventi. Negli ultimi mesi è entrata nel mondo dell’energia rinnovabile come socia di una società di produzione di biometano, “un progetto in cui credo e che fa del bene all’ambiente”. Parole sagge. Le sue giornate trascorrono fra appuntamenti, riunioni e progetti da lanciare. Certo, gli italiani hanno imparato a conoscerla nelle vesti di concorrente al reality “La Pupa ed il Secchione – il ritorno”, per il film “Fuga di Cervelli” ed i servizi fotografici per riviste tra cui Playboy e For Men. Più che al cervello, erano abituati alle curve.
Riavvolgiamo il nastro, tornando alle origini della tua comparsa in tv.
Ho fatto “La Pupa ed il Secchione” per caso, avevo posato già per alcuni progetti fotografici uno dei quali esposto anche al Basel Art di Miami, sono andata a fare un provino a Milano con una mia amica e mi hanno scelta. Avevo un vestito osceno, rosa alla Marylin, mi mandarono a cambiarmi prima di accendere la camera per il provino. Tornassi indietro me la vivrei di più come esperienza, all’epoca avevo 19 anni e l’ho vissuta senza tanta leggerezza. Come fotomodella ho avuto più intelligenza, alla fine quando avevo 12 anni ero fissata con PlayBoy (la marca di abbigliamento) e ne ho fatti due. Ho avuto modo di fare qualche anno in Moto GP, ho dei bei ricordi ed aneddoti, lo stesso si dica per la Porsche Cup… Se mi guardo indietro sono critica, penso che potevo fare di più, però alla fine sono contenta di quello che ho fatto.
Eppure, a livello fotografico, hai realizzato progetti da sogno.
Il mio primo set è stato con Roger Weiss, non ho mai recuperato le prime foto a scatto libero ma ho avuto la soddisfazione di essere esposta al Basel Art di Miami, un bellissimo progetto sul corpo: “I am Flesh”. Con lui ho poi posato anche per Monoliths e Human Dilatations, un vero artista, i progetti sono stati pubblicati anche su Vogue. Ricordo con piacere anche Playboy con Davide Esposito, un set in bianco e nero, erano gli ultimi tempi di Playboy Italia. For Men è stato scattato in uno stile diverso, lontano dall’atmosfera vintage di quel Playboy. Per me però lo scatto più bello è un bianco nero di un fotografo di Alessandria, firmato “Io non esisto”. Un servizio con i miei abiti, con un’acconciatura con ciuffi bianchi e cotonati, i gioielli, gli occhiali da sole, i guanti… eleganti, sensuali e con un’anima dark. Quelle foto sono mie, sono probabilmente quelle in cui ci ho messo più anima.
Maria Teresa Lombardo si è fatta conoscere…
cuore aperto ho sempre avuto paura di mettermi in gioco, di occasioni interessanti qualcuna l’ho pesa. Ho un aneddoto: feci degli scatti per la copertina di una rivista. mi chiamarono perchè il proprietario del gruppo editoriale era rimasto molto colpito. Andai negli uffici del gruppo con il fotografo, mi spiegarono che potevano farmi fare il calendario, però ero poco conosciuta. Avevo fatto già la Pupa, non avevo gossip alle spalle e nulla di scandalistico, mi dissero di provare ad uscire con un calciatore, farmi paparazzare, attirare l’attenzione del gossip. Ero fidanzata e non lo feci. Non è un vero rimpianto, però tornando indietro la gestirei diversamente. Alla fine i lavori migliori li ho presi per caso, ci credevano più gli addetti ai casting che io, della Pupa ero convinta che non sarei andata ed avevo dimenticato di dirlo a mio padre…
Non solo fotografia…
Oltre alle foto e alla Tv ho conosciuto anche la pellicola, approdando al cinema con “Fuga di Cervelli “ dove ho ricoperto il ruolo della nuova giovane moglie del padre di uno dei protagonisti. Una divertentissima esperienza, è stato molto bello girare il film! Ho interpretato anche Cristina in una puntata della popolare fiction Rai “Non Uccidere”.
Che rapporto ha una (ex) Pupa col suo fisico?
I pregi e difetti fisici variano a seconda dell’umore, anche del tempo… mi accetto più ora che a 19 anni. Dei tempi della Pupa ed il Secchione mi è rimasta la passione per i massaggi e l’ossessione per i peli, per fortuna ho scoperto il laser. Caratterialmente i miei pregi sono anche dei difetti: sono estremamente indipendente, non ho mai una sola idea per la testa, mi annoio facilmente e scrivo ogni singola cosa che devo portare a termine perchè altrimenti rischio di perdermi. Sono anche una perenne insoddisfatta, è un bene per la crescita ma può essere anche fonte di angoscia. Ho passioni molto semplici: il cinema, la letteratura, l’arte, la musica. Condivido il mio tempo con pochissime persone, non amo feste, locali e simili, apprezzo molto i ristoranti, sto anche imparando a cucinare.
E veniamo all’oggi: cos’è diventata e cosa fa Maria Teresa Lombardo?
Dal 2018 svolgo l’attività di consulente aziendale, offrendo supporto gestionale in attività amministrative e di marketing. Come consulente mi occupo di formulare e realizzare strategie personalizzate per le piccole e medie imprese che credono nell’importanza di integrare la comunicazione tradizionale con le nuove discipline del marketing digitale. Mi rivolgo alle aziende che desiderano raggiungere obiettivi di crescita, concentrandosi su strategie di marketing personalizzate che coinvolgano anche i nuovi media. Mi occupo di marketing digitale, campagne social e creazione di contenuti, gestendo immagine e reputazione aziendale sia “off-line” sia “on-line”.
Una social media manager che guarda ai nuovi canali di comunicazione.
La mia attività di social media management è applicabile ad una gamma eterogenea di settori: dalle attività commerciali alle piccole medie imprese, dalle collaborazioni nel mondo degli eventi all’organizzazione di fiere e congressi. Non applico una strategia standard, il mio obiettivo è diffondere i valori propri dell’azienda e rafforzare la sua brand identity. In un’ottica di creazione di valore, il mio proposito è quello di aumentare l’audience dell’impresa, raggiungere il target (o attuare un retargeting), migliorare il customer success e la fidelizzazione.
Insomma, ne parli come una vera esperta…
Dal 2018 mi occupo inoltre dell’organizzazione di eventi aziendali e convegni, seguendone tutte le fasi organizzative: dalla ricerca degli sponsor all’ideazione dei gadget, dalla scelta della location al catering.
Nel 2019 è iniziata anche la mia avventura imprenditoriale nel settore delle energie rinnovabili, sono socia e fondatrice di Aky Biomethane Srl, società che si occupa dello sviluppo di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Oggi con i social che rapporto hai?
Con i social ho due diversi approcci. Il primo é un approccio “ business”, il mio lavoro comprende la gestione dei canali digitali di piccole e medie imprese, attività che si rivolgono a me per la gestione a 360° della loro immagine su Facebook ed Instagram. L’obiettivo è quello di mantenere e guadagnare competitività, definisco una strategia personalizzata e la perseguo integrando il marketing tradizionale alle strategie digitali. Il secondo invece riguarda i miei profili dove non applico strategie volte ad accrescere i follower o guadagnare like, preferisco limitarmi a condividere pensieri e momenti della mia vita autentici e reali. Condivido le foto dei miei viaggi, le mie opinioni, le mie passioni… tutto senza molti filtri, né estetici né verbali.
Insomma, c’è tutto (e molto) delle tue sfaccettature.
La mia immagine è per alcuni versi ambivalente: sono quella della Pupa e sono quella dell’Università. Pubblico foto di campagne pubblicitarie in veste di modella e video in tuta da ginnastica dove condivido il mio pensiero su un progetto che sto seguendo o sulla serie tv che sto guardando. Non ho particolare capacità nel fare selfie ed usare filtri, non ho pazienza e mi sentirei abbastanza stupida a passare metà giornata in cerca di uno scatto per ricevere like… preferisco godermi il momento senza la febbre di condividerlo.
Eppure i social sono il “must” del momento.
Sinceramente mi preoccupa la crescente attenzione per la propria immagine virtuale che spesso supera quella reale, dall’uso di filtri che stravolgono i connotati ai selfie del lato b con frasi di poeti maledetti mai letti… non è bigottismo ma sono certa di seguire su Instagram persone che mostrano vite inesistenti, le incontri per strada e non le riconosci. Per me l’influencer è la Ferragni, grande imprenditrice, forse pochi altri. Quanto al restante 90% penso che tra qualche anno le cose si evolveranno ancora, quando devo consigliare alle aziende come comunicare su Instagram tendo ad evitare gli influencer o sedicenti tali, è gente che molto spesso poi le interazioni le acquista a caro prezzo con il sogno di avere qualche marchio da sponsorizzare o vendere fuffa a chi vuole emularli. Forse ci vado pesante ma cerco di far passare un messaggio a chi magari pensa di diventare qualcuno grazie ai followers: studiate, mangiate il cibo senza farlo raffreddare in attesa della foto perfetta e godetevi qualche tramonto o concerto lasciando il telefono in borsa.
Come appari nel quotidiano?
Nel lavoro sono elegante, tacco e pantalone o strigate quasi maschili. Devo essere autorevole, elegante e comoda. Nel tempo libero mi dedico allo sport, quindi tuta, o ad attività dove amo usare uno stile casual, urbano ed quasi rock. Per feste ed eventi amo un abbigliamento femminile ed elegante, sensuale ma mai esagerato. Amo la sensualità della Bellucci quando veste Dolce&Gabbana. Oso più con le scarpe, mi piacciono particolari e a volte audaci… come tutte le donne le tratto come dei gioielli.
Cosa bolle in pentola per il futuro?
Ho un sogno che è quello di scrivere, un libro, un manuale, una trafiletto in una rivista… è sempre stata la mia vocazione, fin da piccola. Vorrei riuscire a farlo. Tra 10 anni spero di poter guardare alla mia vita trascorsa con soddisfazione, gratitudine e fierezza!
Luca Fina