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A tu per tu con Claudia Conte. Saper sognare per rendere la vita un capolavoro

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Claudia Conte ci racconta con entusiasmo in questa interessante intervista i suoi sogni, la travolgente passione per la recitazione e per lo scrivere, le collaborazioni importanti con Giancarlo Giannini e Loretta Goggi, per giungere alla conclusione che nella vita bisogna essere sognatori e persone autentiche e non arrendersi mai.

Claudia, una giovane donna, determinata, bella e sorridente, che ama l’arte e la cultura, attrice e scrittrice, con vari traguardi e successi già raggiunti, quale è il suo più grande sogno nel cassetto?

Cerco di essere una brava persona, umile, gentile e disponibile con tutte le persone che incontro. Dal regista, al produttore, al cameriere che mi serve al ristorante. Credo che il vero successo sia essere ricordati per l’umanità che si ha. Questo viene prima di ogni cosa. Sono una grande sognatrice, quindi vivo di sogni e mi impegno onestamente a realizzarli. Il sogno nel cassetto è fare film che possano lasciare il segno nel cinema perché raccontano storie vere ed extra-ordinarie.

Come e quando sono nate le sue passioni nell’ambito teatrale e letterario ?

Noi tutti siamo nati per diventare ciò che già siamo. A volte può non essere facile, per cause varie, portare alla luce subito la nostra “chiamata”. Penso di aver sempre avuto dentro me tutto ciò che sono oggi. La legge di attrazione universale ci insegna che noi attraiamo ciò che siamo. Sicuramente gli incontri sono determinanti, così come gli eventi che ci accadono. Ho capito che questa era la mia strada quando per la prima volta ho calcato un palcoscenico, mi sono sentita libera, mai così felice e viva. E non ho più potuto farne a meno.

Ha già scritto tre libri degni di nota come: “Soffi Vitali, quando il cuore ricomincia a battere”, “Frammenti rubati al destino” e ”Il vino e le rose. L’eterna sfida tra il bene e il male”. Desideravo chiederle se pensa già alla stesura di un nuovo libro.

Io scrivo sempre. Ho tante idee che attingo dalla mia vita di tutti i giorni. Ho un manoscritto inedito nel cassetto. Quindi chissà…

Vanta collaborazioni importanti con attori di fama nazionale, come Giancarlo Giannini, uno dei suoi più grandi maestri, ci descriverebbe con tre aggettivi questo eccezionale attore?

Un artista libero, da cui ho imparato che non bisogna avere paura di essere persone autentiche. Potrai piacere e non piacere, ma sicuramente avrai vinto la più grande delle sfide, essere se stessi. Solo uscendo dal gregge puoi rischiare di essere davvero eccezionale!
 
Cosa la entusiasma e la coinvolge nel fare l’attrice? E nel fare la scrittrice?

Recitare per me vuol dire perlustrare la mia anima e vivere davvero nel mio mondo interiore. Ogni ruolo mi arricchisce umanamente oltre che attorialmente. Amo fare un lavoro psicologico su di me per costruire il personaggio. Questo mi appaga infinitamente. Scrivere è un bisogno, un modo per confessarmi e per riflettere, per liberare le mie emozioni senza limiti, libretti di istruzione, controlli o indicazioni di altri. Sono sola con me stessa.

Lei è molto impegnata anche nel sociale e ciò denota una sensibilità delicata e profonda nei confronti di chi soffre e di chi è meno fortunato, ci parli dei suoi progetti futuri in questo ambito…

Dopo “Sogni”, lo short-movie di Angelo Longoni sul tema dell’Alzheimer che mi vede protagonista con Loretta Goggi, quest’anno usciranno due film che trattano temi sociali. Sono infatti appena rientrata da Ischia dove ho finito di girare un film che tratta dell’attuale e scottante tema della violenza sulla donna, “Resilienza” per la regia di Antonio Centomani. Inoltre sono attualmente su un altro set cinematografico romano con Alessandro Haber, si tratta di un film drammatico molto legato al sociale.

Una Laurea in Giudisprudenza, pensa che un giorno deciderà di intraprendere la carriera anche come Avvocato? Cosa l’ha spinta a laurearsi in questo settore?

La mia laurea in giurisprudenza è un atto d’amore nei confronti della mia famiglia. Mi avrebbero voluta vedere avvocato, così ho cercato di accontentarli. Purtroppo o per fortuna, però, non si può fuggire da ciò che ti appartiene. Così ho riconosciuto e risposto alla mia “chiamata”, ma cerco comunque di rendere i miei genitori orgogliosi di me.

Per concludere questa breve intervista, desideravo chiederle, quali pensa siano gli elementi fondamentali per raggiungere il successo?

Il successo è rendere la propria vita un capolavoro, come dice Oscar Wilde, ma anche Papa Giovanni Paolo II. Per farlo bisogna essere sognatori e non arrendersi mai!

Claudia Vincenzino

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