In scena al Teatro Carignano dal 18 febbraio al 01 marzo 2020
Un Ibsen da record, reduce da 31 repliche. Un nemico del popolo rivisto sotto la sapiente Regia di Massimo Popolizio che in scena interpreta magnificamente il personaggio principale. Popolizio prende le sembianze del Dottor Stockmann in maniera talmente energica che entra nella mente e nel cuore dell’onesto dottore. Il regista firma con sapienza tutte le sue straordinarie intuizioni che per suo merito hanno ricevuto l’applauso di 17.000 spettatori ed intercettata da una critica attenta ad ogni sua battuta e per l’espressiva qualità del cast attoriale. Il classico isberiano ridotto e riambientato restituisce un nuovo slancio narrativo alla trama già di per sé universale. Lo spettacolo entra con crudele perspicacia dentro l’incognita di una società democratica che coltiva in sé lo spettro della corruzione. Il testo fortemente contemporaneo viene ambientato non nella Norvegia di fine ottocento ma in una immaginaria località americana dove per il benessere della comunità è stato costruito un salutare stabilimento termale che richiama turisti di ogni genere. Le acque ritenute benefiche offrono un riscatto economico ad una popolazione economicamente depressa. La drammaturgia si snoda attraverso la lotta senza pietà tra due fratelli. Il medico della contea Thomas Stockmann direttore dello stabilimento, interpretato dallo stesso Popolizio e il sindaco Peter Stockmann, nelle vesti di una inimitabile e piacevole Maria Paiato in abiti maschili. La trama si snoda attraverso le posizioni “scientificamente precise” del dottor Stockmann, che scopre che l’acqua dei bagni termali sono contaminate da batteri pericolosi per l’essere umano. Lui coscientemente si attiva per provocarne la chiusura. Ma tutti i piccoli e grandi azionisti e la borghesia compreso gli organi di stampa pur consapevoli della pericolosità dell’acqua fanno in modo che la voce del dottore rimanga inascoltata, perché la chiusura dello stabilimento provocherebbe conseguenze mortali per la già misera economia del luogo, provocando la perdita dei capitali investiti e il fallimento delle attività commerciali. Il ruolo del sindaco della località immaginaria dove si svolge la scena è portato in scena da Maria Paiato nel ruolo del fratello del dott. Stockmann (Massimo Popolizio). La sua parte non è stata il giocare e fingersi una virilità non sua ma la sua forza è stata quella del recitare incurante del ruolo e quindi confermarsi con autorità un’attrice capace di interpretare con eccellenza personaggi complessi. Maria Paiato (Peter Stockmann) politicamente insabbiatore, tenta invano di convincere il fratello che la sua denuncia porrà fine al benessere di tutta la comunità. Non bisogna dimenticare anche le parti di Kiil interpretato da Francesco Bolo Rossini, di Paolo Musio nel ruolo di Hovstad e Martin Chishimba nella parte comica dell’ubriaco leggermente ampliata. Ibsen vede il suo Thomas Stockmann come un totem di verità in un mondo fintamente democratico. Nel testo originale il ruolo del dottore è qualcosa di più di quello di un bastione della verità è in effetti un profeta dimenticato e vilipeso. Thomas è un intellettuale che in nome della verità e del bene per il popolo viene considerato dal popolo stesso come un nemico della collettività formata da una comunità schiava della propria cupidigia. Il suo mantenersi lontano dalla corruzione lo rende emarginato dalla stessa società che lui stesso ama. Un eccellente cast con Massimo Popolizio (Dottor Thomas Stockmann) e Maria Paiato (Sindaco Peter Stockmann) e con Tommaso Cardarelli (Billing), Francesca Ciocchetti (Katrine Stockmann), Martin Ilunga Chishimba (un ubriaco), Maria Laila Fernandez (Petra Stockmann), Paolo Musio (Hovstad), Michele Nani (Aslacksen), Francesco Bolo Rossini (Morten Kiil) e con Dario Battaglia (Gregor), Cosimo Frascella (Lamb), Alessandro Minati (un portiere, un fotografo), Duilio Paciello (Evans), Gabriele Zecchiaroli (Forster) il regista porta in scena un Ibsen da record, acclamato da un pubblico di oltre 17.000 spettatori per 31 repliche nella passata stagione, il cast ritorna con un allestimento deciso e importante. Un nemico del popolo diretto e interpretato da Massimo Popolizio che firma lo straordinario successo di questa impresa teatrale dal profilo meravigliosamente attuale.
Giuliano Angeletti