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ARIANNA ILARDI. Per una vita poliedrica

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È stata definita “un’artista poliedrica”, e mai definizione fu più azzeccata. Arianna Ilardi nasce dalla danza (Classica e Contemporanea), per poi spostarsi al teatro, fotografia e cinema. Insomma, ovunque ci sia arte e senso estetico, la sua figura si esalta. Bella, brava, discreta e delicata. Un esempio per chiunque voglia far strada senza cadere in qualsivoglia genere di eccessi. La sua carriera si allunga a vista d’occhio, con qualche chicca che merita di essere raccontata. La prima, alla Biennale di Venezia, grazie all’artista G. Starr che la scelse per un progetto di video Arte; la seconda, Omertà, sua produzione di video-Arte, ospitata un mese a New York. “Lavori veri” racconta lei che ha le idee chiare su come continuare a sviluppare la ricerca: “L’Arte, quindi anche la Fotografia, deve essere vera, non bella. Una fotografia di guerra non è bella per tanti motivi, ma è vera”. E, per tornare alla fotografia, ci sarebbe molto da dire. Anche in questo caso, uno spunto vale una carriera. Arianna Ilardi è stata scelta come modella dal fotografo Stefano Goldberg, il fotografo di Renzo Piano. “E poi, sono stata scelta da registi di lirica e di cinema, tra cui Zeffirelli, Carsen, Saura, Pizzi, Cobelli… Ho lavorato in quasi tutti i Teatri Lirici d’Italia”. Laureata in Lettere Moderne, diplomata come danzatrice-mimo (Teatro C. Felice, Genova), danzatrice contemporanea (Compagnia ErsiliaDanza, Verona) e composizione coreografica (Regione Lazio, Roma). “Ho ottenuto la possibilità di questi studi per borsa di studio ed è stato un grande stimolo per me – aggiunge – spesso chi ha il pane, non ha i denti… Ho dovuto tirare fuori il carattere”. Tanti traguardi, nessun desiderio di diventare influencer: “Ognuno deve avere il proprio cervello e il proprio cuore. Ovviamente i social sono un mezzo di contatto, poi le persone bisogna viverle”.

Come vivi queste tue esperienze?

Forse un carattere così ‘semplice’  e poco femminile non mi ha aiutata molto, però dai Grandi sono stata scelta… anche per il mio carattere! All’inizio avevo paura, poi ho capito che quando un Grande ti sceglie, è perché lui ha visto qualcosa di interessante.

C’è un’arma in più che ti caratterizza?

Sono molto curiosa e questa mia caratteristica si rivela anche nel mio percorso artistico. Vengo dalla tradizione più pura e spesso lavoro nella sperimentazione. Semplicemente mi piace dire che amo lavorare dove ci sono serietà e amore.

Come si riesce a fare strada?

Alla selezione con il Maestro Cobelli io andai con le lacrime agli occhi, molto abbattuta, invece fui la prima ad essere scelta per una scena completamente diversa. Questo è molto indicativo, loro vedono veramente ‘oltre’. Tutte le persone incontrate sono state importanti, soprattutto quelle che non hanno creduto in me perché con calma e sana cattiveria, ho sempre dimostrato il contrario.

Cosa emerge di te?

Dicono che sono molto onesta, ma sono anche molto ferma. Se una persona mi tradisce, ha chiuso con me. Non parlo male di nessuno semplicemente perché si parla male di chi si teme e avendo una vita trasparente, non temo nessuno. E poi… dicono che ho occhi molto espressivi, a me piace il colore tra il grigio e l’azzurro.

Tanti anni vissuti in questi mondi. Che giudizio ne dai?

Non giudico l’ambiente artistico perché sarebbe fare di tutte le erbe un fascio. Trovo più intelligente lavorare per migliorare me stessa con grande umiltà ma senza farmi mangiare la pastasciutta sulla testa.

Essere umile non significa accettare tutto. Ho imparato ad accettare anche i momenti no con grande calma.

Per te questi sono mesi densi di lavoro.

Al momento ho appena finito di lavorare a LineaPelle a Milano e in questi giorni mi aspettano una serie di set a Roma. Sono aperta ad ogni tipo di progetto, se dico di no è perché veramente non me la sento o sono già impegnata. Lavorare con Artisti e quindi anche Fotografi che hanno visto in me le cose più disparate, mi ha aperto la mente.

Diamo uno sguardo al passato recente…

Sono molto felice che il Museo Galileo di Firenze abbia comprato un mio progetto di Arti Visive su Leonardo nel cinquecentenario della sua morte e due Fotografi mi abbiano chiamata a celebrare Mapplethorpe nel trentesimo anniversario della sua morte…un 2019 ‘importante’. Colgo l’occasione per svelare un segreto di me: gli Artisti che hanno influito di più sulla mia formazione sono Leonardo, Caravaggio e Mapplethorpe… tre personalità differenti e irriverenti!

Come sei nel quotidiano?

Una persona molto semplice: se volete farmi felice, caffè! Per me l’abbigliamento deve essere comodo a livello ‘ psicologico’, non di tendenza. Ovviamente so come funziona la moda, ma il foulard che è stato della mia bisnonna e di mia nonna per me è meraviglioso. Se devo ringraziare qualcuno, ecco è proprio la mia nonna. E’ l’emblema della femminilità e non ha smesso di credere in me. Da un certo punto di vista siamo molto simili. Noi siamo energia e le persone che ci circondano ‘ci sentono’ prima di valutare quanto costa il nostro abito.

Cos’altro bisogna sapere di te?

Amo tutti i colori perché tutti si trovano in Natura. La Natura come il nostro corpo non inganna.

Non ho nulla di rifatto e sono contro la chirurgia estetica. Mi hanno solo tolto un dente del giudizio! Ovviamente il mio è un fisico atletico. Ho notato che sono un’attenta osservatrice, che chi vale non ha bisogno di apparire, perché è. La bellezza cambia in continuazione, siamo noi a doverla trovare… e la vera bellezza non è un abito griffato ma un po’ di gentilezza e di umiltà in più, magari… Per questo ho scritto che le persone bisogna ‘viverle’.

Luca Fina

 

CONTATTI
www.ariannailardi.com
Instagram @ariannailardipro
Facebook: Arianna Ilardi

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