Quella di Stefania Bonutto è la storia di una donna a cui la vita ha messo davanti spesso sfide difficili, persino terribili. Un cammino nel quale la fotografia ha rappresentato un’occasione di riscatto, permettendole di mostrare il lato bello di lei, faticosamente raggiunto dopo aver scoperto la palestra. Ma Stefania Bonutto è anche mamma e moglie, una splendida friuliana che ha costruito se stessa su valori saldi e su principi sanissimi. “Mia mamma da sola mi ha cresciuta con tutta la forza che una mamma riesce a dare alla propria figlia, pur rimanendo una donna che fa le sue scelte e i suoi sbagli” racconta Stefania nel descrivere se stessa, le sue origini e ricordando che nonni e zio “mi hanno insegnato e dimostrato che l’amore vero li fuori può esistere”.
Riavvolgiamo il nastro: chi è Stefania Bonutto?
Ho 32 anni, sono di Udine e ho frequentato il liceo psico-pedagogico qui a Udine per poi intraprendere gli studi di psicologia all’università di Trieste . Dopo varie esperienze sul campo ho capito di non appartenere a questo mondo; così, ho preso una strada diversa che attualmente mi sta regalando molte soddisfazioni: sono diventata un istruttore di palestra.
Ed è proprio da quel lavoro sul tuo fisico che ha preso il via il tuo ingresso nel mondo della fotografia.
Proprio così! La mia avventura è iniziata grazie ad una mia amica che lavora in uno studio nel mio paesino natio. Un percorso iniziato quasi come un gioco all’incirca un anno e mezzo fa che mi è subito piaciuto. Mi hanno sorpreso le tante chiamate di fotografi della zona che, dopo aver visto le mie foto sui social, volevano collaborare con me. Volete sapere la verità? Ricordo il primo caffè col mio attuale fotografo durante il quale mi misi a piangere perché non ci credevo che mi volesse fotografare. Ma lui fu molto bravo a convincermi…
Ed è stato il primo passo in un lungo cammino.
Eecco non la chiamerei proprio carriera, meglio rimanere umili. Ho scattato con fotografi del mio territorio, due di loro in particolare hanno aiutata nel mio percorso creando su di me dei meravigliosi scatti e riuscendo a far emergere molti lati di me. Alessandro Maestra è un artista della fotografia, ha saputo ritrarre la mia anima interiore che solo un occhio attento riesce a scorgere. Cesare Bellafronte è riuscito ad estrarre la bellezza e l’animo che ciascuna di noi ha. Il mio pensiero va anche ad artisti della mia zona come Andrea Piva con cui ho piacevolmente collaborato. Ma sono arrivate presto anche chiamate da fuori Regione, è nata un’importante collaborazione con Roberto Rosa in quel di Venezia e sono arrivate tante chiamate al di fuori della mia Regione. Non appena questo momento di emergenza passerà, mi ci tufferò…
Ti affacceresti al mondo dello spettacolo?
Ssono una persona talmente umile che non mi interessa mettermi in mostra per il corpo: il bel corpo ce l’hanno in molte… A me interessa continuare a comunicare qualcosa perché per me questo è il fine ultimo della fotografia. Vorrei dire che tutte le donne hanno diritto ad amarsi e a fare tutto ciò che vogliono per sentirsi bene con loro stesse. Perché, se stiamo bene con noi stesse, tutto funziona meglio.
Abbiamo detto: la tua vita non è stata esattamente in discesa…
Ho visto persone a me vicine morire, sono cambiata e ho fatto scelte sbagliate che hanno portato me stessa nel baratro. Venivo presa in giro per il mio aspetto fisico, come donna non mi sono mai vista abbastanza e quel dannato specchio l’ho odiato. Da allora è arrivato il momento della rinascita. Ho seguito un percorso mio introspettivo e fisico affidandomi al mio attuale nutrizionista Alberto Comessatti che non mi ha mai mollata in questi anni. O mollato le situazioni brutte e mi sono tuffata in una vita nuova.
Esser diventata moglie ti ha aiutata moltissimo.
Proprio così: ho conosciuto mio marito e lui mi ha spronata a diventare la mia versione migliore. Decisi di diventare istruttore per aiutare tutte le persone che si sentivano come me, mi ha reso mamma del bambino migliore del mondo e mi ha aiutata a salvarmi da tantissime situazioni.
Che rapporto hai con i social?
Non è molto “profondo” . Lo utilizzo perlopiù per una pubblicità mia a livello lavorativo, per comunicare qualcosa alle persone e per mantenere contatti vicini e lontani. Ci tengo però a dare l’immagine di una donna in piena rinascita. Tramite le mie fotografie e attraverso il mio percorso formativo, cerco di veicolare un messaggio ben specifico a tutte le donne che mi guardano.
Cosa non ti piace di questo mondo virtuale?
Non mi piace la banalità e l’invidia tra donne, la trovo priva di significato. Non dico che dobbiamo essere complici perché è molto difficile, ma il mettersi sempre e comunque in competizione la trovo una cosa davvero insensata. Di conseguenza, ciò che non sopporto nei social è l’invidia e l’ipocrisia.
Come ti descriveresti?
Mi reputo una donna dal carattere forte, ma altrettanto debole in molte situazioni; penso di essere simpatica e divertente perché la vita va presa sempre col sorriso. Il mio hobby è la palestra, la adoro! Ma amo anche fare attività all’aria aperta, fare lunghe passeggiate e ascoltare buona musica.
Ti piace apparire nel quotidiano?
Lo confesso: non mi reputo per niente una donna esibizionista. Anzi, sono molto semplice come donna… poi davanti all’obiettivo divento anche altro! La verità è una sola: siamo talmente costellati di maschere che basta saperle gestire. Mi piace vestirmi casual, lavorando in palestra la tuta ne fa da padrone. Tuttavia, credo che anche attraverso dei semplici vestiti possa emergere la mia femminilità. A livello di outfit, spazio dal semplice ad un bel vestito con i tacchi alti, per finire con jeans e t-shirt. Credo che una donna possa essere sensuale anche in pigiama: è l’atteggiamento che fa la donna.
Dove ti immagini nel futuro?
Mi vedo mamma di un bellissimo ometto che spero di far diventare un uomo di cui esserne fiera. Mi piacerebbe continuare questo percorso fotografico e realizzare progetti che facciano stare bene me come persona ma anche chi mi guarda. Vorrei continuare la mia rivincita su chi non ha creduto in me…
Un desiderio di riscatto da condividere con le persone.
Vorrei dimostrare chi sono diventata a chi mi ha umiliata, a chi mi invidia, così da dare un motivo a tutte le donne di ripartire. Dal baratro si esce sempre, basta imparare ad amarsi e diventare la migliore versione di se stessi.
Luca Fina