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Angelo Di Bella: L’uomo che divenne Arte (come fare)

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Angelo, come si diviene arte?

C’è una luce incolmabile dentro di noi, inestinguibile, una fonte inesauribile. Bisogna scendere nell’intimità più profonda per risvegliarla, come un tuffatore che da un’alta rupe si immerge nelle profondità del mare… tuffarsi nel centro del nostro essere imperituro.

Non sembra una cosa semplice da ottenere…

Una cosa la ottieni se non ce l’hai, ma l’intimità è in noi, noi siamo quel centro misterioso e profondo di intimità, non bisogna ottenerla, ma svelarla… Ci si potrebbe riuscire in un secondo o impiegare diversi anni a farla emergere. Già la coscienza di questa potente, benefica energia è un grande passo avanti verso il suo risveglio, un risveglio che trova leva, per citare Archimede, nel nostro corpo, il vero tempio dell’anima, non a caso Cristo dice agli apostoli: voi siete Dei…

Hai parlato di corpo, quindi c’entrano poco con le tue affermazioni le teorie metafisiche? Non diceva Leonardo che l’Arte è una cosa mentale?

Il corpo è il centro del nostro agire e questo corpo, più è vigile, scattante, sensibile, più ci offre la possibilità di connetterci con il nostro centro creativo più profondo…

Quindi bisognerebbe avere grande cura di se stessi?

Dici benissimo. Sì, è fondamentale per un risveglio totale del centro percettivo e per la massima funzionalità azione-pensiero. Un giovane artista dovrebbe tenere bene a mente ciò e farne il suo vangelo, sfatando i vecchi miti che l’assunzione di alcol e droghe facilitino l’ingresso in questo potente flusso di energia, anzi l’uso di droghe e alcol, di cui io fui vittima in passato, ottundono le nostre percezioni, è solo un’impressione quella di sentirsi invincibili, così svegli… Tutto viene annullato, annientato, noi perdiamo il nostro vero centro…
L intimità è una forma di purezza e il centro della felicità, l’intimità con sé stessi è fondamentale per l’atto creativo, per questo si dovrebbe amare più dell’oro la solitudine (solitudo vera beatitudo), lo stare solo con sé stessi ci permette di individuare ciò che non va in noi, ciò che ci turba, ciò che più è conforme al nostro essere unici, e per ognuno è diverso… Il mondo della creatività è fatto di infiniti mondi in innumerevoli uomini, ma la matrice di questa forza, potenza è unica, e può essere paragonata ad un sole splendente, un centro di luce imperitura che noi potremmo offuscare con le nostre cattive abitudini e condotte, con una vita mondana eccessiva, che turba il nostro intimo e che non ci permette di sondare il fulcro, il centro di noi stessi. Un artista deve amare la solitudine e sviluppare la coscienza di quanto ciò sia liberatorio per il pensiero, per lo spirito, per il corpo… Persino una dieta non adeguata può rallentare questo stato di coscienza, rendendoci ottusi, vulnerabili, poco vigili, poco sensibili.

Io credevo che l Arte scaturisse solo dal pensiero che costruisce mondi ed è la sostanza del nostro essere. Non è così?

Se il corpo non è al meglio delle sue capacità, come può la mente incanalarsi in un flusso perenne di energia in divenire? Tutto costruisce la nostra mente o psiche: una scarpinata in montagna, ascoltare musica di Bach, persino assaporare una castagna costruisce la nostra mente…

Allora la mente ed il corpo sono un’unica cosa?

Come potrebbe essere altrimenti? E così avviene con l’Arte. Come si può solo pensare che sia una cosa esterna a noi, bisogna vincere il forte pregiudizio inculcatoci da anni di storia, quello che vediamo nei musei è solo una traccia di ciò che realmente siamo. Noi siamo l’Arte, noi siamo quel centro creativo, tutto il nostro agire è Arte, tutti gli uomini sono Arte. Ogni tanto ognuno di noi dovrebbe istruirsi tramite l’incontro con la Natura, non c’è alcun bisogno di andare in Tibet o in Amazzonia… Anche un piccolo boschetto di querce ci può dire molto di chi siamo. Se impariamo a tacere solitari nella Natura, potremmo scoprire molte più cose di quante ce ne possa fornire un’intera biblioteca. Il silenzio è un dono d’amore, l’Arte è un dono d’amore, un dono d’amore raro e prezioso, gli amanti al culmine dell’amore tacciono e si guardano negli occhi… Dio tace, è il taciturno per eccellenza, perché ci ama di un amore puro, il più puro amore tace sempre, a volte bisbiglia…
L’Arte è uno dei gesti d’amore più grandi che un uomo possa donare ad altri uomini, come pegno per glorificare Dio.

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