SONIA GIUSTI, UNA DONNA IN CARRIERA

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Ha iniziato a posare quando era poco più che un’adolescente, è arrivata oggi ad essere art director, organizzatrice e presentatrice di eventi e collaborare con agenzie di Moda oltre ad essere agente regionale umbra del concorso “Una ragazza per il cinema”. La moda, la fotografia e lo spettacolo sono il mondo di Sonia Giusti, nata e cresciuta a Lucca, graziosa piccola provincia della Regione tanto amata in tutto il mondo: la Toscana. “Sono diplomata ragioniera più per avere una cultura di base che per esercitare la professione di contabile – racconta – Ho sempre avuto, invece, una grande passione per il mondo dell’estetica e la Moda ed è questo che svolgo quotidianamente: onicotecnica, MUA, acconciature per set”. Il suo ruolo si è via via sviluppato fino a portarla sotto le luci di riflettori sempre più importanti…

Diciamo che essere sotto i riflettori ha sempre fatto parte della tua indole.

Sin da piccola sono stata solare, sorridente, allegra e per niente timida. Probabilmente la mia spontaneità e semplicità sono state le armi vincenti, ricevendo sempre più proposte da parte di fotografi. Il fatto di essere bella non è sicuramente l’elemento più importante come molti pensano. Se non trasmetti nulla resti un bell’oggetto, un soprammobile. Di ragazze belle e troppo preoccupate a mostrare la propria bellezza ce ne sono tante. Le fotomodelle vere riescono ad esprimere ciò che devono senza parlare. Ovviamente più posi e più prendi confidenza con l’obbiettivo, più migliori nelle pose e nelle espressioni, anche se devi anche esserci portata. E’ una dote.

E la tua dote ha iniziato progressivamente ad emergere.

Fino alla maggiore età non ho potuto fare molto. Mio padre era talmente apprensivo e geloso che, come gli proponevo di partecipare ad un casting o ad un servizio fotografico, la sua risposta era sempre no. Ricordo che, dopo il primo shooting, fui contattata da un’agenzia di Firenze. Al telefono proprio lui: Papà. Non dimenticherò mai come trattò e in quanto poco tempo liquidò la persona che si era permessa di contattarmi. Sono andata a convivere all’età di 23 anni e da quel momento mi sono messa in gioco, anche se l’età era già avanzata per questo ambiente.

Eppure, da quel momento, Sonia Giusti si è spesa in vari ambiti.

Ho partecipato a concorsi, ho tenuto molti shooting e poi mi sono ritrovata a Milano vincendo un concorso abbastanza importante, Miss Lovable e Miss Calvin Klein. Immediatamente ho avuto la richiesta di un provino alla Mediaset. Sinceramente quando mi trovai di fronte a così tante persone che mi dicevano cosa dovevo fare durante il provino, ebbi la sensazione che quell’ambiente, così importante, non faceva per me. A distanza di una settimana mi contattò la redazione e mi confermò con un sì; il casting era andato bene ed io potevo trasferirmi a Milano con vitto e alloggio pagato. Mi trovavo di fronte ad un bivio; o mollo tutto convivenza compresa o non accetto.

Che scelta hai fatto?

Ebbene quella sensazione mi aveva lasciata turbata e mai avrei pensato di essere richiamata, con tutto ciò ho rifiutato e non sono mai andata.

Ma le occasioni non sono finite lì.

Nel 2017 esco come testimonial di un brand emergente. Ottengo grandi soddisfazioni iniziando a viaggiare per Londra. Al PURE LONDON ho conosciuto molte persone importanti del settore della moda. Successivamente ho avuto una proposta di lavoro a tempo indeterminato che mi impediva di spostarmi così spesso. Il brand ha avuto successo e la stilista pure, iniziando a collaborare con modelle professioniste. Ho girato due STORYLINE e fatto qualche comparsa o piccole parti nei film. Insomma, ho avuto le mie soddisfazioni. Meglio tardi che mai!

Quanto è stato importante il connubio modella-fotografo?

E’ chiaro che il ruolo del fotografo è decisivo. Con l’avvento del digitale, ora come ora, ci sono troppi sedicenti fotografi. A questi basta mettere un Ph. prima del nome ma non conoscono la fotografia e nemmeno la professionalità. Nell’invisibile sono nascosti sguardi nasi, sorrisi, labbra, volti, linee e movimenti che aspettano solo l’occhio del fotografo per uscire fuori. Tecnica, preparazione, empatia. I buoni fotografi sono rari e indefinibili, ma hanno sempre un tratto in comune, quello di andare al di là di se stessi.

Cos’è per te la fotografia?

Adoro la fotografia in generale, mi ha sempre appassionato l’idea di fotografare ed essere fotografata. Una foto, per me, significa molto. Penso che un corso di fotografia dovrebbe essere obbligatorio in tutti i programmi scolastici perché ti fa non solo guardare il mondo, ma anche vederlo.

Se dovessi dare una definizione alla parola fotografia… quale sceglieresti?

Un attimo magico, immortalato, che non si cancella mai, eterno, interpretabile, penetrante, emozionante, unico, che possa essere un oggetto, un panorama, un tramonto, una persona… Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte.

E quando sei tu ad essere protagonista dello scatto?

L’essere fotografata mi permette di farmi descrivere senza che io possa aggiungere parole e questo mi piace tantissimo. Il primo servizio fotografico l’ho fatto a soli 14 anni, con un fotografo professionista, ma soprattutto, un caro e fidato amico di famiglia.

Che rapporto hai con i social?

Non ho mai avuto un rapporto particolarmente morboso con i social anche se, conscia della grande visibilità e pubblicità della propria attività lavorativa, ho curato per parecchio tempo il mio account su Instagram @Soniadea che mi ha permesso di ricevere, in un primo tempo, proposte di collaborazione, interviste e pubbilcità di prodotti e offerte di shooting fotografici. Non sono nè voglio diventare una delle ennesime influencer. I miei obbiettivi sono ben altri e, quindi, ottenuto il risultato che mi ero proposta, ho smesso di dedicarci il troppo tempo che è necessario per la visibilità richiesta in questo senso.

Eppure, @soniadea merita di essere seguita…

Attualmente sono attiva con il mio account Instagram @soniadea collegato all’account per il quale sono agente regionale @unaragazzaperilcinemaumbria, con il mio profilo Facebook (Sonia Giusti) e la pagina collegata al concorso (Una ragazza per il cinema Umbria). I social vanno saputi utilizzare intelligentemente ed io cerco di mantenere la mia visibilità per la mia vita lavorativa ma anche per condividere con gli altri i miei pensieri, i miei principi. Non posto niente della mia vita privata della quale sono particolarmente gelosa.

Tutte queste esperienze, quanto ti hanno cambiata?

Semplice, i miei obbiettivi si sono capovolti. Sono io oggi che cerco di inserire ragazze nell’ambiente della moda e dello spettacolo. Cerco di seguirle inizialmente con passione e costanza, perseverando se veramente la ragazza merita fino al momento in cui spicca il volo ed è pronta a gestirsi autonomamente. Non c’è soddisfazione più grande per me quando vedo che le ragazze piano piano riescono ad aprire porte che nemmeno loro credevano. Certo che in questo lavoro ci vuole non solo passione, ma molto sacrificio e impegno da parte loro; non è facile come si può pensare dall’esterno o da chi non sa.

Insomma, una strada tutta nuova.

Ho una predisposizione ad accostarmi a ragazze che ritengo talentuose. Spesso timide. E’ qui che subentro io trasmettendo positività, determinazione e fiducia e questo le conquista. Su alcune ho bisogno di lavorare di più, soprattutto per avere maggior autostima, migliorare dove possibile ed accettarsi per ciò che non si può cambiare. Con gli stimoli giusti ho visto, incredula, ragazze cambiare profondamente. Invito tutte le ragazze a provarci, senza timore, perché nella vita, spesso, le opportunità perse non tornano più. Come dico sempre, nella vita niente è facile e niente è impossibile.

Oggi Sonia Giusti è impegnata a 360 gradi…

Attualmente collaboro con due agenzie di moda, una delle quali la più importante in Italia, THE ONE MODELS MANAGEMENT del grande “re della moda “ Franco Battaglia a Milano e sono agente regionale del concorso nazionale “UNA RAGAZZA PER IL CINEMA” che ritengo essere il solo per il quale nutro veramente stima e molta fiducia. Per questo ringrazio i patron Antonio Lo Presti e la moglie Daniela Eramo, nonché tutto lo staff per avermi accolto come una grande famiglia. Non mi ha mai destato timore mettermi in gioco e continuerò a farlo con costanza e determinazione, è proprio ciò che mi tiene viva, che mi stimola, che spesso mi fa anche arrabbiare fino a che non ottengo i risultati prefissati; sono impegnative le competenze, art director, presentatrice, organizzatrice, coordinatrice, ma sono fiera di tutto questo perché per me ne vale la pena. Così sono anche nel quotidiano, testarda, forse troppo perfezionista, ma non sono soddisfatta fino a che non raggiungo l’obbiettivo che mi sono imposta.

Com’è il mondo dello spettacolo?

Un’arma a doppio taglio. Con tutto ciò di bello che può offrire allo stesso modo può toglierti tutto. Difficile da capire, spiegare, interpretare e valutare. Un grande tesoro che nasconde tanto e tutto. Prima cercalo, poi trova la chiave e se riesci ad aprirlo a te le scelte. Fatti guidare dall’onestà e la responsabilità verso te stessa e le persone che ti circondano. Questo mondo ha bisogno di personalità forti, intelligenti e allo stesso tempo malleabili. Qui non sei tu la prima donna, ma lo spettacolo, il cinema, la moda e devi saperla corteggiare come un vero uomo innamorato sa fare, mettendoci anima e cuore, a volte morderti la lingua e ingoiare bocconi amari. Se arriverà il tuo grande momento sarai tu che allora con astuta correttezza porterai avanti il gioco.

Che persona sei nel quotidiano?

Non sono mai stata una persona esibizionista. Adoro la femminilità e la fine delicatezza che una vera donna deve trasmettere, senza mai cadere nel volgare. Nel quotidiano il mio look è molto semplice e sportivo e in spiaggia un bikini e niente trucco. Nella occasioni importanti, invece, cambio totalmente: trucco e parrucco ed abbigliamento il più possibile semplice e raffinato. Mai esibizionista.

Cosa ti distingue dalle altre donne?

Sicuramente il mio carattere. La vita mi ha portato ad essere una combattente, a non mollare mai. Come tutti cado, ma mi rialzo sempre. Sono una resiliente con molta forza e determinazione. Sono molto sensibile e, per natura, molto generosa di cuore. Quando mi sento ‘tradita’ provo un dolore interiore fortissimo. I dolori di cuore passano, ma ci vuole più tempo. Nonostante tutto, il mio vocabolario non conosce la parola “odio” e “rancore”, sono comunque sentimenti che fanno vivere male chi purtroppo li possiede. La vita è breve e cerco di viverla al meglio, con entusiasmo, serenità e felicità, ‘che i problemi non mancano mai, quelli veri.

Cosa ti aspetti dal futuro?

Qualcosa bolle in pentola, vedremo… Vivo giorno per giorno senza fare progetti a lungo termine, a meno che…

Luca Fina

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