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Recensione del film ” WHITE OLEANDER ” andato in onda su RAI MOVIE il giorno 10 aprile 2021

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Dopo venti anni rivalutiamo un film stupendo

Il film ” White Oleander ” di Peter Kosminsky ,con Alison Lohman, Michelle Pfeiffer, Cole Hauser, Robin Wright, Renée Zellweger, Patrick Fugit, Noah Wyle, Stephen Root, prodotto negli USA nel 2002, ha tratto il tema dominante della sceneggiatura dal romanzo ”White Oleander” di Janet Finch . La drammatica storia mette in luce l’uccisione con il veleno dell’oleandro (fiore bianco ) dell’amante da parte di Ingrid ( Michelle Pfeiffer) che finisce in prigione lasciando sola Astrid ( Alison Lohman) la figlia adolescente, passando così di affido in affido. Durante questo tragico e doloroso percorso viene sempre più messo in evidenza l’amore egoista e possessivo della madre che fa naufragare qualunque apertura affettiva della figlia verso altre persone. Un successivo affido ad una coppia dove la nuova madre è Claire Richards (Renée Zellweger) un’ attrice di scarso successo coniugata con un regista di grande successo, si concluderà in modo drammatico con il suicidio di Claire sollecitato dalla intrigante Ingrid. Questa ultima esperienza porta Astrid ad avere la certezza che dovrà ad ogni costo liberarsi di questo amore possessivo e malato della madre naturale.
Il regista Peter Kosminsky è riuscito con grande sensibilità a mettere in evidenza nel film le varie gradazioni affettive dei personaggi che talvolta sono solo espressione di un grande amore narcisistico che può arrivare al punto di spengere le possibili ed altrui manifestazioni affettive . Del resto la scrittrice
Janet Finch aveva magistralmente condensato la sintesi di questa situazione drammatica nel fiore candido ed immacolato dell’oleandro che maschera in realtà l’insidioso veleno. Facile fare anche una graduatoria della bravura interpretativa delle donne protagoniste in assoluto : al primo posto la sensibilità artistica ed emotiva espressa da Alison Lohman, al secondo posto con pari merito il carattere forte interpretato dalla bellissima Michelle Pfeiffer e quello molto debole dalla bravissima Renée Zellweger.

Mauro Guidi

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