“LUCI AL NEON”: VI PRESENTIAMO “KAWASAKI”

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Questa è la storia di tre ragazze (Kris, Alena Mengo e Francesca Avolio) innamorate della musica e con tanta voglia di fare canzoni, perché hanno bisogno di esprimersi e desiderio di dare tantissimo al mondo. Ma chi sono queste tre ragazze?

Kris, nome d’arte della cantautrice – cantante romana Cristina Milanese. Kris inizia le sue esperienze live come cantante solista in diverse formazioni musicali, esibendosi in numerosi locali della Capitale. Successivamente avvia il suo percorso da cantautrice partecipando a Festival e Concorsi nazionali. Kris scrive testo e musica del brano “Vale” con cui vince il Premio della critica al Premio Mia Martini nella categoria emergenti 2019 ed è stata l’unica donna su sei finalisti al Premio Lunezia con il brano “Vite Spezzate”, sempre scritto da lei. A gennaio 2020 entra nel roster di artisti della Color Sound di Antonio Colombi, agenzia di booking tra le Top5 in Italia.

Alena Mengo, bassista e attrice, inizia a suonare il basso nel 2005, ha studiato all’accademia “Rock House” e inizia immediatamente la sua carriera con la band «Le Charleston” con cui calcherà palchi importanti come: Band Opener negli stadi di San Siro ed Olimpico per Ligabue nel 2010 – Woodstock 5 stelle 2010 – X Factor per gli Home Visit di Fedez nel 2014 – “Colorado” programma televisivo su Italia 1 per la stagione 2015/2016. Oltre a 11 anni di esperienza su palchi di tutta Italia. Nel 2019 Alena entra a far parte del progetto “i Tristi”, che vinceranno qualche mese dopo il premio come miglior band emergente 1MNext al Concertone del Primo Maggio 2019 a Roma per poi esibirsi al MEI di Faenza come ospiti. In qualità di attrice ha partecipato al Video di Luciano Ligabue “Certe Donne Brillano” e “Se tu sapessi” di Niccolò Bossini.

Invece la batterista Francesca Avolino, nel 2013 consegue la laurea triennale di batteria pop presso il conservatorio di Pescara. Dal 2014 studia presso il Drum Studio di Roma di Ettore Mancini dove, attualmente, è anche docente e collaboratrice. Ha suonato in contesti che vanno dalla musica pop alla musica brasiliana passando per il funk, R&B e soul. Ha collaborato con il bassista Stefano De Donato (Dirotta su Cuba), ha realizzato un video in studio di registrazione con il bassista Massimo Moriconi. Ha suonato con Raf nella trasmissione “Quelli che il calcio” su Rai 2. Ha partecipato alla realizzazione di un video musicale con Fabio Concato sul brano “Non smetto di aspettarti” che uscirà prossimamente.

Insieme le tre ragazze formano “LUCI AL NEON”, una band fatta da tre ragazze che portano sulle loro spalle anni di esperienze variegate di alto livello nel mondo musicale che si sono incontrate per raccontare sogni, ambizioni, delusioni e sensazioni dell’essere giovani donne, accompagnate da un sound contemporaneo e degno del miglior pop dei nostri giorni. Ma conosciamole più da vicino e soprattutto conosciamo “Kawasaki” (Stefano Borzi Management/Artist First), il loro nuovo singolo.

Ciao Kris, innanzitutto complimenti per “Kawasaki” che è un brano molto bello e di grande significato. Ma prima di iniziare a parlare di questo parliamo di voi. Ho riportato le vostre singole biografie e detto che insieme formate la band LUCI AL NEON”, la prima domanda che ti pongo è: CHI SONO E COME SI SONO INCONTRATE LE LUCI AL NEON”?

Le luci al neon”, si sono formate nel periodo del lockdown. Come sai ognuna di noi aveva un suo percorso musicale, diciamo che è stato il destino a farci incontrare. Ci siamo conosciute grazie al nostro manager Stefano Borzi e a Leo Pari. Abbiamo deciso di unirci perché tutte e tre volevamo quella spinta di energia sul palco e condividere quelle che sono state le nostre esperienze e anche le nostre delusioni di percorso da singole, e volevamo trasmettere questa idea, voglia di ripartenza durante il lockdown e per questo ci chiamiamo luci al neon”, proprio perché la luce è fonte di energia di vita, e quindi volevamo portare luce sul periodo del lockdown; “al neon” perché ci piacciono questi caratteri fluo che utilizziamo molto nei nostri live, infatti utilizziamo delle lampade al neon accanto a ognuna di noi perché secondo noi si sposano bene con quello che è il sound del soggetto.

Prima hai citato Leo Pari, ricordiamo che egli è un cantautore, musicista, producer e autore, è un artista a 360 gradi che riesce a rendere ogni progetto riconoscibile, grazie alla sua cifra stilistica. Ha all’attivo molte collaborazioni artistiche di rilievo come Thegiornalisti (in tour con la band nel 2016), Simone Cristicchi, Elodie, Gazzelle, Francesco Renga, Malika Ayane, Tiromancino, Galeffi. È come non citare Stefano Borzi, manager e produttore Multiplatino: dal 2017 al 2021 ha collezionato 6 dischi di Platino e 2 dischi d’Oro. Anche musicista ed editore con oltre 30 anni di esperienza nel settore discografico, è oggi proprietario della STEMMA Records&Academy di Roma. Ha iniziato con artisti del calibro di Domenico Modugno, Renato Carosone, Riccardo Cocciante, Mina per arrivare a lanciare tra gli altri Tiromancino, Gigi Finizio, Gazosa, Federica Carta. Sa come si prende per mano il talento e come guidarlo. Da qui passiamo al brano “Kawasaki”: MI PARLI DI QUESTO BRANO E VUOI DIRE QUALCOSA DEL VIDEO DELLO STESSO CHE IN BREVE TEMPO HA AVUTO TANTISSIME VISSUALIZZAZIONI?

Kawasaki”, è il nostro primo singolo, nasce insieme al cantautore Leo Pari, l’ho scritta insieme a lui nel suo studio di registrazione. È nato in maniera spontanea, veloce come dice appunto il ritornello della canzone. “Kawasaki” è un brano che vuole esprimere essenzialmente quel concetto di libertà che abbiamo tanto ricercato in questo periodo di lockdown. Quindi volevamo dare quell’idea di partenza, di leggerezza e spensieratezza. Proprio il viaggio  è perfetto per esprimere questo concetto.

Per quanto riguarda il videoclip, siamo felicissime sia del risultato e sia di avere avuto l’opportunità e possibilità di girarlo. Lo abbiamo girato con tutto l’entusiasmo del mondo. Oltre tutto abbiamo avuto la fortuna di fare questo videoclip con il team di Federico Zampaglioni dei Tiromancino che ringrazio.

Oltre a esprimere questo concetto, molto chiaro della canzone, c’è molto di più. “Kawasaki” esprime parole ricche di sentimenti, atmosfera d’amore puntando verso una nuova visione dell’amore che unisce un uomo e una donna. Pone la riflessione a chiudere con un vecchio concetto per formulane uno nuovo presupposto per far ritrovare pace a una coppia. MI VUOI SPIEGARE QUESTO CONCETTO?

Sì! Nel ritornello di “Kawasaki” si dice “io vorrei essere l’ultimo tuo desiderio”, perché sostanziamene è il desiderio di ogni donna essere considerata l’unica donna dal proprio uomo. “Kawasaki” vuole esprimere questo concetto: “sentirti la prima donna con il proprio uomo, amata e l’unica donna per lui”, in un rapporto in cui prevale la libertà, il senso di rispetto dell’uno e l’altra, abbandonando quel concetto vecchio che vede la donna come “possesso” piuttosto che una donna d’amare. Quindi “Kawasaki” vuole esprimere il concetto di lasciare spazio a ognuno nella coppia, perché ognuno deve sentirsi libero di esprimersi come meglio crede, ciò non significa non essere fedeli, ma significa conquistare la propria indipendenza con rispetto.

Questa parte è quella che raffigura – al mio avviso – la sublimità del pezzo, proprio perché contiene un messaggio forte e chiaro: non vedere la donna come un qualcosa che si possiede ma una persona d’amare e con cui camminare o fare un pezzo di strada insieme, senza avere la paura della sua libertà. Al momento so che state lavorando e progettando l’uscita di altri brani e anche all’avvio dei live, di conseguenza vi voglio salutare con l’augurio di ritrovarci e ritrovarvi a parlare ancora di musica, ma anche di ascoltarvi live. Un caro saluto e buon lavoro.

Grazie a te Giuseppe, da parte nostra un saluto a te e alla vostra redazione.

Giuseppe Sanfilippo

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