A tu per tu con Nicoletta Fiori, dal 12 febbraio in libreria con il suo romanzo “Chela”

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Nicoletta Fiori, classe 1974, è un’insegnante di inglese e traduttrice, abita a Torino e fin da piccola è stata appassionata di lettura e di scrittura. Si considera una persona aperta di mente e da sempre si è dimostrata curiosa nei confronti del mondo che la circonda, tanto da eleggere come suo hobby principale il viaggiare, come mezzo per scoprire culture diverse e confrontarsi con le stesse, in modo da ampliare i propri orizzonti. Ha vissuto in Inghilterra ed in Olanda, dove spesso ama tornare. Ha due figlie di 12 e 15 anni alle quali è molto legata. È caparbia, determinata, poco paziente e permalosa. Adora la natura, la musica, ballare, sciare, ama la compagnia di sé stessa, così come quella delle persone a cui vuole bene. Adora sperimentare in cucina e creare nuovi piatti e ultimamente si è orientata principalmente su cibi sani, biologici e salutari. Non disdegna, però, un buon bicchiere di rosso o un prosecco. Il 12 febbraio 2021 ha coronato il sogno di una vita di pubblicare il suo romanzo di esordio, “Chela”, edito da Le Parche Edizioni.

Nicoletta, questo titolo attira sicuramente l’attenzione e incuriosisce. Ce lo potresti spiegare?

Chiamami Nico, per favore. E a proposito di diminutivi, “Chela” altro non è che il diminutivo di Michela, la protagonista. Durante la stesura di questo mio romanzo di esordio, avevo stilato una serie di possibili titoli. Poi mi sono resa conto che per rimanere impresso, il titolo doveva essere semplice e poco scontato. Sono tanti i romanzi e gli autori emergenti, forse questo avrebbe dato una spinta in più per dare visibilità a questo titolo. Inoltre Chela è la protagonista indiscussa di questa storia. Alla fine mi è venuto naturale fare così.

Una protagonista femminile forte. Allora questo è un romanzo per le donne?

Sicuramente la componente femminile è preponderante e il personaggio vive una serie di eventi ed emozioni in cui la maggior parte delle donne può riconoscersi. Ma una cosa che negli ultimi tempi mi ha fatto un piacere immenso, è scoprire che anche molti uomini ci si sono immedesimati, soprattutto quelli appartenenti alla mia generazione… hanno potuto rivivere atmosfere e sensazioni che riconoscono proprie e luoghi da cui sono passati nella loro vita, sia in senso vero che figurato. Quindi più che definirlo un romanzo per le donne, lo definirei un romanzo per persone sensibili, nel senso meno mieloso del termine e più etimologico, cioè per persone particolarmente ricettive verso gli stimoli intellettuali e sentimentali.

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Quanto c’è di tuo in Chela?

Chela è Chela. Nico è Nico. Certo, ogni autore modella i suoi personaggi utilizzando le sensazioni e le percezioni che più conosce, cioè le proprie. Chela mi somiglia perché è determinata, caparbia, sincera e crede profondamente nell’amore, in tutte le sue sfaccettature. Per costruire cronologicamente le vicissitudini di Chela mi sono basata sulla mia vita, perché ho trovato più semplice fare così, in modo da non perdere l’orientamento nello spazio e nel tempo. Sono fortunata perché ho buona memoria e sono riuscita a ricostruire come un puzzle la vita di Chela proprio in questa maniera, senza perdere pezzi o confondermi. Ma Chela, ripeto, rappresenta un po’ tutte le donne e in lei ho raccolto le esperienze che mi sono state raccontate negli anni da tutte le persone interessanti che ho avuto modo e la fortuna di conoscere.

Parlaci della copertina.

La casa editrice Le Parche Edizioni, di Napoli, che ancora ringrazio per la fiducia accordatami quando è stato deciso di pubblicare questo mio romanzo, mi aveva proposto quattro o cinque copertine. Questa mi era piaciuta particolarmente perché rappresenta un po’ l’essenza di Chela, che parte bambina, per certi versi lo resta (come tutti noi del resto), ma poi cresce e cambia nel tempo. Si tratta di un romanzo di formazione e mi piaceva con l’immagine partire dall’inizio. Il fatto che la figura sia un po’ sfocata dovrebbe servire a rendere l’idea della poco voglia e intenzione del personaggio di definirsi del tutto.

Ci dobbiamo aspettare un seguito?

Assolutamente sì, se questo romanzo prenderà piede ho già in testa quello successivo, che ne riprenderà la storia e, come in questo libro, attraverso salti temporali nel passato e escursioni nel presente, ci racconterà la successiva evoluzione dei personaggi. Un altro progetto che ho, avendo molti amici e contatti stranieri, è tradurlo in inglese, per poterlo distribuire anche all’estero. Tempo al tempo per tutto.

Dove si può acquistare “Chela”?

Chela si può acquistare sul sito delle Parche Edizioni, su tutte le principali piattaforme online ed è ordinabile in qualsiasi libreria sul territorio italiano.

Sabina Filice

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