Silente è il vulcano che abbraccia la mente,
Il cuore è uragano e sì che si sente.
L’ artista lontano arriva e si pente
È sempre di troppo quell’ ansia costante.
Non c’è guarigione che curi mancanza
In chi di quell’ opera ci ha messo l’ essenza.
Mannaggia a quel cielo dipinto di blu
Se il blu non deriva da dove vuoi tu!
Che anima in pena quell’anima in pena
Carezza più dolce? Con una catena.
Non c’è pentimento nel proprio vigore
Del resto cos’è se privato d’ardore?
La testa svagata nel suo mondo svegliata
Il viaggio nell’arte è di sola andata.
Inquieto e furioso il percorso virtuoso
Furioso e inquieto ugualmente vizioso.
Ha solo una strada per vivere vita
E tra mille strade? Vorrà quella smarrita
ROViRO’