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ALBA MUZZARELLI, LO YOGA COME STILE DI VITA

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Alba Muzzarelli si auto-definisce una imprenditrice multi-passionale, capace nella sua vita di passare da un’agenzia di moda ad uno spazio web dedicato al mondo dello yoga. La sua storia è un autentico fiume in piena di esperienze, scelte di vita e ricerca della propria identità e felicità. La dimostrazione di come una ragazza abbia saputo compiere un salto di livello passando dall’immagine ai contenuti.

Alba Muzzarelli, 27 anni da Bologna…

Ma da 7 anni a questa parte sono milanese d’adozione e faccio la libera professionista! Mi piace definirmi un’imprenditrice multi-passionale, in quanto coltivo tante passioni che sono diventate parte della mia vita a 360 gradi. Circa 6 anni fa mi sono trasferita a Milano dove ho iniziato a lavorare in un’agenzia di moda per poter attutire le spese della mia vita milanese, sebbene fosse molto tranquilla e poco mondana. Questo lavoro iniziato sbadatamente e un po’ per caso ha iniziato piano piano ad occupare sempre più ore nella mia giornata fino a farmi diventare completamente indipendente economicamente.

Ed è così che la moda è entrata a pieno ritmo nella tua vita.

Ho iniziato a viaggiare in giro per il mondo, dove ho conosciuto persone magnifiche di etnie diversissime, ognuna con la sua storia, le sue paure e le sue ambizioni. Ho assaporato culture che mai avrei pensato di scoprire prima: mi sono appisolata di fianco a giapponesi sconosciuti nel tragitto per andare al lavoro nelle metro di Tokyo e ho pregato davanti al Grande Buddha di Kamakura dopo aver sorseggiato un tè verde bollente. Ho fatto il bagno nelle acque celestiali delle Mauritius e sudato sotto il sole cocente di Seminyak a Bali. Ho mangiato il cikofte al tramonto sul Bosforo in Turchia e mi sono inzuppata sotto la pioggia in Georgia.

Finché poi è entrato qualcosa di speciale nel tuo quotidiano.

Grazie a mia sorella Diletta, che ora insegna yoga a tempo pieno a Napoli, ho iniziato a praticare yoga che ha dato inizio ad un processo di trasformazione interiore che mi ha spinta a diventare insegnante di yoga per poter condividere e diffondere i benefici e gli insegnamenti della pratica yoga. Pratica che mi ha portata a formarmi a Firenze con uno dei migliori insegnanti e persone che abbia mai conosciuto, Jacopo Ceccarelli, poi in India dove ho praticato sulla sabbia calda del kerala. Negli ultimi 3 anni ho insegnato yoga in 3 lingue diverse, in 3 nazioni diverse e la mia fame di conoscenza mi ha spinta ad iniziare un percorso di studi e di crescita personale e spirituale con il CSB, presso il quale sto frequentando un Master in Scienza della salute Yoga e Ayurveda, e da quest’anno sto studiando ASTROLOGIA VEDICA presso la Dirah Accademy. Tutti questi studi mi permettono di avere una visione più ampia, saggia e consapevole di ciò che siamo, ciò che facciamo e il perché lo facciamo. Negli ultimi anni condivido la mia pratica yoga a Milano, dove insegno a gruppi e a privati. Tutto questo è quello che faccio, non quello che sono.

Perché questo amore infinito per lo yoga?

È un seme che ha iniziato a germogliare grazie a mia sorella, che è stata affascinata da questa disciplina fin da bambina. Una volta essermi trasferita a Milano, sono andata con mia sorella a fare una lezione di prova in una scuola di yoga dietro a casa nostra, e da lì è stato come sentirmi di nuovo a casa. Anche se non avevo mai praticato prima, mi sentivo nel posto giusto, a mio agio e provavo una serenità che non avevo mai sperimentato prima. Da lì è iniziato un lunghissimo percorso (che dura tutt’ora e che durerà per sempre) di evoluzione personale e di destrutturazione di automatismi, abitudini e convinzioni tossiche. Perché erroneamente si pensa che lo yoga sia una più o meno complicata pratica fisica, ma non c’è nulla di più falso! Lo yoga è uno stile di vita, una prospettiva, una scuola di pensiero, una filosofia, una disciplina, un viaggio alla scoperta di sé stessi, minato di ostacoli e trappole posizionati dal nostro peggiore nemico: noi stessi. Ma per addentrarci nella complessità e nelle ambiguità della mente, è necessario in primis disciplinare il proprio corpo, che altro non è che il riflesso grossolano della mente. Se il corpo è calmo, flessibile e forte, allora non sarà di intralcio nelle pratiche yogiche più meditative ed elevate. Quanto mi abbia donato lo yoga a livello artistico e personale non è quantificabile, perché è talmente tanto che non esistono parole appropriate per descriverlo, come non esistono definizioni idonee che possano descrivere esaustivamente tutto ciò che è lo yoga.

Lo yoga oggi è routine, lavoro, passione…

Il principale momento “forte” è quello che sto vivendo ora, riuscendo a giostrarmi tra yoga e mondo della moda, tra il tappetino e set fotografici, tra “sacro” e “profano”. Lo considero un mio momento forte perché in una società che si basa su pregiudizi e false convinzioni, troppo spesso si viene “etichettati” e giudicati inutilmente. Credo che in questo periodo questo sia il mio vero successo, che va al di là di collaborazioni ed eventi prestigiosi. Perché ci vuole coraggio, presenza e distacco emotivo per non permettere che pregiudizi inutili ti paralizzino.

Non solo yoga, ma anche tanta moda e tanta fotografia.

Nel corso di questi anni, lavorare nel mondo della moda è stata una grande scuola, mi ha permesso di relazionarmi immediatamente con persone, culture e prospettive diverse e ho avuto il piacere di conoscere molti professionisti estremamente seri che mi hanno sicuramente reso una persona migliore. Tra questi ricordo il team di Vogue Japan con il quale ho collaborato diverse volte a Tokyo, ho lavorato per Shiseido, Fiat 500, Audi A4, Golden Lady, Pierre Cardin, Freddy, OVS, Philip Watch, Antonio Croce, Enrico Coveri ecc..

Cos’è per te la fotografia?

La fotografia è arte, è espressione, è duro lavoro. Un giorno un regista sul set di una pubblicità disse: “the camera doesn’t lie”, “la camera non mente”, proprio perché cattura le micro espressioni delle quali nemmeno noi siamo consapevoli, quindi in una foto o un video trapelano emozioni e sentimenti che magari vogliamo reprimere. L’occhio umano può essere ingannato, la camera no. Alla luce di ciò la fotografia, come tutto ciò che ho incontrato nella mia vita, mi ha aiutata a scoprire di più me stessa, e ad abbracciare quelle parti di me più fragili, che reputavo dei difetti, ma che in realtà sono ciò che mi rende unica.

Che rapporto hai con i social?

Di autentico odio e amore! Utilizzo i social per far conoscere il mio lavoro e per magari trasmettere un messaggio (spero) positivo, ma troppo spesso mi sento di navigare in un oceano in tempesta a bordo di una zattera. I social sono l’emblema della schizofrenia della società odierna, che è sempre più instabile, nervosa e superficiale. E purtroppo questi aspetti li ritroviamo nei social e nei loro algoritmi, che ci spronano a fare a gara a chi riesce ad attirare di più l’attenzione.

Tant’è vero che…

Tante volte ho pensato di togliermi da tutti i social, a causa di questo conflitto interno che stavo vivendo, tuttavia ho cercato di applicare ciò che studio nella vita reale. Scappare da una situazione che ci provoca disagio non serve a nulla se non usiamo quel disagio come mezzo evolutivo. Quindi ho cercato di mettere in pratica il concetto di “vivi in questo mondo ma non essere di questo mondo”, cercando di sfruttare gli aspetti positivi dei social senza identificarmi con ciò che pubblico. Cerco di trasformare tutto ciò che incontro che mi crea disagio, in un’opportunità per diventare migliore e comprendere la motivazione per la quale sento disagio.

Insomma, non hai l’ambizione di essere una ragazza che influenza le altre…

Proprio così! Alla luce di questo non mi reputo una influencer e onestamente non mi piace sentire o usare questa parola. Influencer significa “persona che influenza qualcuno o qualcosa” e l’etimologia della parola influenza deriva dal latino in-fluere, ovvero “scorrere dentro” “far fluire qualcosa dentro a qualcos’altro” o meglio “far fluire la propria qualità in qualcun altro”. E questo concetto non mi piace e non lo sento in armonia con chi sono. Tramite ciò che pubblico e dico non voglio influenzare nessuno, anzi, vorrei invece spronare me stessa e gli altri al dialogo, al dubbio, a spingersi oltre ciò che dicono le persone, le istituzioni, la società, per andare alla ricerca della propria verità, che non può essere influenzata da nessuno.

Una vision che ti ha portata a compiere una scelta.

Per questo ho aperto un blog con il mio compagno Tiziano Sorbellini, che abbiamo chiamato Discover Adamah, dove Adamah è una parola in ebraico antico che simboleggia, parafrasando Igori Sibaldi, “i territori che alla nostra mente (’adam) sono ancora invisibili (H)”. La ‘ADAMAH è appunto ciò che vi è al di là dei limiti della nostra mente. E il nostro obiettivo come esseri umani è quello di perderci alla ricerca delle terre di questa ‘ADAMAH, perché soltanto lì possiamo conoscerci, evolvere per poi ritrovarci. Su Instagram invece mantengo il mio nome: @albamuzzarelli

Che ragazza sei nel quotidiano?

Non sono per niente una ragazza esibizionista: mi piace vestire comoda, nel rispetto del mio corpo e delle sue esigenze. I vestiti che indosso non definiscono la mia personalità e cerco di non identificarmi né con gli abiti, né con il mio corpo.

Cosa ti differenzia dalle altre ragazze?

Sono diversa dalle altre ragazze perché tutti, nella nostra individualità, siamo unici e speciali, ma senza perdere la consapevolezza che, nella nostra diversità, siamo tutti fatti della stessa materia e ci facciamo specchio l’un l’altro. Uno dei miei mantra preferiti è infatti “quello che tu vedi in me, è quello che tu sei”.

Cosa ti aspetti dal tuo futuro?

Il mio progetto principale è quello di continuare ad impegnarmi al massimo delle mie capacità, sia che si tratti di condurre una lezione di yoga, un evento, un ritiro o la stesura di un articolo. Lo yoga mi ha insegnato a radicarmi nel momento presente, ad imparare dal passato senza esserne ossessionata e a creare il futuro senza essere impaziente. Quindi non so dove sarò o cosa starò facendo tra 10 anni, perché ogni giorno ci svegliamo diversi da quelli che siamo stati il giorno prima. Tutto può succedere, tutto può cambiare, tutto si trasforma, in fin dei conti siamo esseri in costante evoluzione.

Luca Fina

CONTATTI
https://www.instagram.com/albamuzzarelli
https://discoveradamah.com/
CREDITS FOTOGRAFICI
Ph. O.a.s_ph

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