Roma, Teatro Brancaccino Open Air, 6 agosto 2021
Animali. Animali da circo, radunati per l’occasione da un produttore e presentatore che sa il fatto suo. Attori in cattività, catapultati ad affrontare la realtà orribile di quasi due anni di pandemia che ha sconvolto ogni abitudine, privati dello specchio rassicurante del pubblico e incapaci di raccontarsi così come avevano sempre fatto, alle prese con i dubbi sulla propria esistenza. Signore e signori, ecco a voi le bestie nel circo che riapre. Lasciatevi avvicinare, hanno tante storie da raccontare ma attenzione, qualcuno potrebbe anche lasciarvi qualche segno.
Il Brancaccino Open Air, geniale intuizione della direzione, col suo bellissimo tendone da circo, accoglie per la seconda volta dopo il 30 luglio scorso, il gradevolissimo e coinvolgente spettacolo Monolocale Open Air, un’esperienza da vivere con entusiasmo, nata dalla testa del vulcanico Daniele Coscarella sicuro e, nel finale, provocatoriamente cinico padrone di casa. Pardon, di circo. Un monolocale in cui si aggirano e, uno per volta presentati, salgono sul palcoscenico gli animali-attori, ognuno con la sua storia da raccontare. Musica, comicità, dramma, si alternano in un’ora e mezza di ritrovata serenità per il numeroso pubblico presente. Si ride, ci si commuove, si canta spronati dall’uomo tigre munito di chitarra elettrica, gli spettatori fremono dalla voglia di partecipare a questo particolare show e lo dimostrano coi loro applausi fragorosi e lunghi, lunghissimi.
Monolocale, col suo ritmo serrato e la grande qualità delle sue performance, alcune davvero di elevata caratura, nel suggestivo spazio del Brancaccino Open Air, è un abbraccio sorprendente, uno spettacolo che è una pausa di benessere in questi tempi ancora turbolenti, la conferma che il teatro non morirà mai finché ci saranno storie da raccontare, e chi è disposto ad ascoltarle. Del resto, come conclude il bel prologo della serata, bisogna conoscere l’orrore per saper apprezzare la bellezza.
Paolo Leone
