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RUDY. L’ULTIMO VALENTINO. Una pièce teatrale per raccontare la vita di Rodolfo Valentino nei suoi ultimi sei mesi

Data:

Roma, 23 agosto 2021 – Nel giorno del 95mo anniversario della morte di Rodolfo Valentino, la vita dell’attore torna protagonista dello spettacolo teatrale Rudy. L’ultimo Valentino scritto, diretto ed interpretato da Gianpiero Cavalluzzi con il sostegno attivo della Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta.

Lo spettacolo, un intenso assolo, debutterà a Roma il 1mo ottobre 2021 con repliche il 2 ed il 3 per poi proseguire in una brevissima tournée a Castellaneta (Taranto) nell’iconico Museo Rodolfo Valentino il 16 ottobre, a Bari il 17.

Sono profondamente convinto che la storia di Rodolfo Valentino resti, ancora oggi, mitica sotto diversi punti di vista nonostante siano trascorsi 95 anni dalla prematura scomparsa dell’attore” sostiene Gianpiero Cavalluzzi che aggiunge: “Il mio obiettivo è stato quello di raccontare gli ultimi sei mesi della vita del Mito attraverso una favola dal gusto noir che metta in scena sogni, successi, delusioni e dolori di un’intensa esistenza consumatasi in soli 31 anni. Per l’elaborazione della drammaturgia ho avuto la possibilità di basarmi sui tre testi editi dalla Fondazione Rodolfo Valentino dal titolo “Quasi un’autobiografia” redatti a cura del Prof. Antonio Ludovico a cui va il mio ringraziamento più sentito per avermi concesso l’onore di lavorare sui suoi Studi. L’utilizzo di queste fonti è stato fondamentale per cercare, per quanto possibile, di attenermi ad una realtà fatta di grandi approfondimenti. Ho scelto anche di romanzare alcuni momenti della vita di Rudy per proporre un’idea tutta teatrale di quello che lui abbia vissuto compiendo alcune scelte – determinanti – sia per la sua carriera che per la sua vita privata”.

L’incontro tra Cavalluzzi e la Fondazione Rodolfo Valentino è avvenuta grazie alla connessione creata dalla scrittrice Anna Piccolini, autrice della trilogia Io & Valentino, che mossa dal grande amore nei confronti dell’Eroe del cinema muto ha voluto rendergli ancora una volta omaggio aiutando l’autore della pièce a ricostruire la vita del Mito per il teatro. Una semplice visita compiuta da Cavalluzzi al Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta accompagnata dal direttore Carmelo Perrone si è tramutata in una collaborazione grazie alla grandissima disponibilità offertagli dal Presidente della Fondazione Rodolfo Valentino, il Professor Antonio Ludovico, che ha concesso l’utilizzo dei testi di Quasi un’autobiografia ed ha coinvolto nel progetto anche il regista, attore e drammaturgo Paolo Orlandelli.

Orlandelli ha curato le edizioni in italiano di due volumi su Rodolfo Valentino fino a quel momento inediti in Italia: Il mio diario privato (Lindau, 2004) e Day Dreams – Sogni ad Occhi Aperti (Newton Compton, 2006) ed ha collaborato alla drammaturgia di Rudy. L’ultimo Valentino non solo fornendo tutti i materiali da lui redatti e curati, ma fornendo anche preziosi consigli sulla messa in scena dello spettacolo.

LO SPETTACOLO

Una favola di vita dal gusto noir per raccontare gli ultimi sei mesi del primo Divo della storia del cinema, l’eroe del muto: Rodolfo Valentino. Cinque momenti per ripercorrere successi, delusioni, magie e scandali in un ideale viaggio da Los Angeles a New York che ha in sé il sapore e la consapevolezza di un addio. Rodolfo Guglielmi, italiano, ma oramai naturalizzato americano, si prepara a consegnare Rudolph Valentino a quell’eternità tutta terrena che solo l’arte può regalare. Cinque scene. Cinque luoghi della vera vita di Rudy. Innumerevoli storie… cantate, ballate, ricostruite e… vissute!

Rudy si racconterà tra il set dell’ultimo film Il Figlio dello Sceicco, il suo camerino, il treno che da Los Angeles lo condurrà verso New York, la sua stanza all’Hotel Ritz Carlton di New York, l’ospedale e… l’eternità!

RODOLFO VALENTINO

Nasce a Castellaneta (Taranto, Italia) il 6 maggio 1895 e scompare a New York (NY, USA) il 23 agosto 1926 all’età di 31 anni. E’ considerato il primo Divo della storia del Cinema. Italianissimo, ma naturalizzato americano è stato il protagonista di pellicole iconiche quali I quattro cavalieri dell’Apocalisse, Sangue e Arena, L’Aquila e degli intramontabili Lo Sceicco a cui è seguito Il Figlio dello Sceicco, completato sei mesi prima della sua scomparsa. Nella sua vita ha assaporato gioie e dolori, forti e fulminanti. Dalla prematura scomparsa del padre a soli 11 anni allo sbarco negli Stati Uniti poco più che diciottenne dove ha altalenato successi e sconfitte che gli sono costati persino periodi di vita da senzatetto. Da giardiniere a taxi dancer da ballerino di fila a comparsa fino a diventare il più grande attore del cinema dei suoi tempi. Adorato da folle di fan urlanti è stato anche considerato il più grande amatore dello schermo. La nomea di “grande amatore” gli è valsa anche nella sua privata grazie all’attribuzione di innumerevoli amanti. Ha avuto due mogli: Jean Acker e Natacha Rambova. Con quest’ultima ha anche intrecciato un duraturo e quanto mai proficuo sodalizio artistico.

GIANPIERO CAVALLUZZI

Bari, 1986. Inizia il proprio percorso artistico a 14 anni come cantante. Partecipa alla 48ma edizione del Festival di Castrocaro nel 2005 e, nel 2008, a SanremoLab – Accademia della Canzone di Sanremo. Col tempo sceglie di dedicarsi all’interpretazione di grandi storie esclusivamente come attore iniziando lo studio della recitazione in un performance lab teatrale a Roma. E’ con il prezioso supporto di Pier Paola Bucchi che acquisisce e poi affina tecnica e stile. A teatro si esibisce in testi classici da Shakespeare a Feydeau passando per Goldoni e De Filippo. Nel 2020 inizia un percorso da autore e regista mettendo in scena – come unico interprete – rielaborazioni di Pirandello (Fiori – quei ricordi – in bocca) e Wilde (Dorian Gray tra agente e produttore), ma anche pièce originali come Buona Morte dedicata all’eutanasia, Io ti confesso, tu mi confessi sul sigillo sacramentale nella religione cattolica e Niente luce. Solo fuoco sulla shoah a Roma nel 1943, per cui vince il premio “Miglior Testo” nell’ambito della settima edizione del Premio Settimia Spizzichino. Attualmente è ideatore e promotore, nonché drammaturgo, regista ed unico interprete di Rudy. L’Ultimo Valentino, spettacolo sulla figura di Rodolfo Valentino per cui prevede la sua prima tournée in Italia nell’ottobre 2021.

 

 

 

 

FONDAZIONE RODOLFO VALENTINO

Con sede a Castellaneta in provincia di Taranto, Italia ha come obiettivo quello di valorizzare, promuovere e tutelare la figura e il nome di Rodolfo Valentino attraverso la promozione e l’organizzare di iniziative culturali, artistiche e di studio relative all’attore castellanetano ed alla sua terra natale. Ad opera e gestione della Fondazione il MUV – Museo Rodolfo Valentino, a carattere documentario, che valorizza e promuove la diffusione della cultura cinematografica attraverso proiezioni di film, festival, mostre, dibattiti, pubblicazioni, incontri e manifestazioni nonché spettacoli dal vivo con focus sulla figura di Rodolfo Valentino.  La Fondazione Rodolfo Valentino opera attivamente sul territorio castellanetano promuovendo iniziative nel settore della produzione cinematografica e televisiva, anche digitale con l’istituzione di una film commission e attraverso la collaborazione con l’Apulia Film Commission e con altre film commission italiane e straniere per creare le condizioni per attrarre nel territorio di Castellaneta e della terra delle gravine le produzioni cinematografiche, televisive, audiovisive e pubblicitarie italiane ed estere.

www.fondazionevalentino.it

LA TOURNÉE

ROMASALA LYSISTRATA1-2-3 ottobre 2021

La Sala Lysistrata di Roma è situata nello storico quartiere Testaccio in Via Amerigo Vespucci 40.

CASTELLANETAMUV, MUSEO RODOLFO VALENTINO16 ottobre 2021

Il MUV è situato nel centro storico di Castellaneta, in Puglia, Via Vittorio Emanuele 119.

BARI SALA TEATRO ARTEMISIA17 ottobre 2021

La Sala Teatro Artemisia è localizzata nel centro di Bari in via Dante 243/a.

 

Per informazioni e approfondimenti su Rudy. L’Ultimo Valentino

rudy.ultimovalentino@gmail.com

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