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Martina Faccini: fotografia, molto più di una professione

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La fotografia non è solo il suo lavoro, che la porta ad immortalare momenti speciali di persone che si affidano a lei. Questo mondo è il suo modo per esprimersi, il suo occhio su quello che le accade intorno, ma anche una “medicina” naturale e senza effetti collaterali contro timidezza e timori di esser giudicata. Martina Faccini ha appena 24 anni, abita nella Provincia di Verona, ma è a tutti gli effetti una fotografa freelance perennemente in cerca di miglioramento. Ha imparato tutto (o quasi) da autodidatta, convinta che la fotografia potesse trasmetterle un’occasione personale e lavorativa imperdibile. E così è stato. Ma oltre a fotografare, da qualche tempo ha iniziato anche a farsi fotografare, sfidando le paure e cogliendo le occasioni come treni da non perdere. Il risultato? In entrambi i casi – che sia fotografa o fotomodella – Martina riesce a fermare il tempo e raccontarlo con eleganza.

Riavvolgiamo il nastro: come inizia la tua carriera nel mondo della fotografia?

Ho preso in mano una macchina fotografica per la prima volta nel 2018. Una macchina per principianti, che già nel giro di poco ho cominciato a sentire stretta e che nell’estate del 2019, ho cambiato passando ad una macchina più professionale. Vedevo che le mie foto, fin da subito, venivano apprezzate molto e questo mi ha dato la spinta giusta per andare avanti e credere sempre di più in quello che facevo. E così, con orgoglio, oggi posso dire che la fotografia è a tutti gli effetti il mio lavoro. Ma non è solo lavoro. Oltre a questo, la fotografia mi ha anche aiutata a superare le mie timidezze ed a conoscere tantissime persone nuove. Io sono sempre stata molto riservata, quindi se ora ho un carattere molto più aperto lo devo soprattutto alla fotografia, e ne sono davvero grata!

Finché un giorno…

Ho deciso di cominciare a condividere anche la mia vita, sia lavorativa che personale, iniziando anche a raccontarmi. Da qui non ho più smesso, ho parlato davvero tanto di me e se all’inizio risultava abbastanza complicato, col tempo è diventato liberatorio. Mi sono sentita più capita ed allo stesso tempo è successa la stessa cosa a chi mi seguiva e mi ascoltava con interesse. Ho cominciato a ricevere molti messaggi di ammirazione rispetto a quello che stavo facendo, so di aver aiutato alcune persone a credere di più in se stesse e superare certi ostacoli.

Eppure sei approdata a questo mondo… un po’ per caso e un po’ per gioco!

La mia passione per la fotografia è nata per caso, senza dubbio. All’inizio scattavo col cellulare perché non avevo altro, ma già vedevo che questo mio interesse era molto grande, fino a quando i miei genitori mi hanno regalato la prima macchina fotografica. Nel 2018 ho cominciato a fare le prime foto con le mie amiche ma rimaneva ancora solo una passione. Nel giro di qualche mese, però, ho cominciato a pensare come potesse essere trasformare questa passione in un vero lavoro. All’inizio del 2020 però ho preso coraggio ed ho finalmente aperto Partita Iva come fotografa. All’inizio è stata dura, soprattutto a causa della pandemia, ma ho fatto di tutto per non mollare e crederci fino in fondo, perché ero sicura che questa fosse davvero la scelta giusta.

Non hai avuto paura a metterti in gioco…

La fotografia mi ha aiutata a cercare di non aver paura di sbagliare, mi sono messa in gioco molto spesso ed ancora adesso quando ne ho l’occasione cerco di sperimentare, uscire dalla mia zona di comfort, superare me stessa. Questo mi ha portata a non voler smettere mai di imparare. In un lavoro come questo invece ci sarà sempre da imparare: a prescindere dal livello o dalla preparazione, ci sarà sempre qualcosa di nuovo! E questo mi darà sempre la spinta per voler fare ogni giorno di più.

Cos’è per te la fotografia?

La fotografia è il modo migliore che ho per esprimermi. Non sono mai stata molto capace di parlare in pubblico, ho sempre avuto paura di essere fraintesa, mentre con la fotografia è esattamente il contrario. Per quanto io possa realizzare una foto cercando di esprimere un determinato messaggio od emozione, poi sarà chi la vede ad interpretarla in base alla sua storia, il suo vissuto, le immagini da cui è circondato tutti i giorni, il suo stato d’animo del momento. Non esiste il concetto di “giusto” o “sbagliato”, è tutto completamente personale. La fotografia mi ha tolto i lati negativi del mio carattere, come la timidezza. Ecco perché invito tutti a mettersi in gioco: è un modo per sconfiggere le proprie paure e superare i punti deboli che ciascuno di noi possiede.

A proposito di timidezza vinta: a te ormai capita anche di essere… tu quella fotografata!

È vero! Da qualche mese, ho anche cominciato a posare passando dall’altra parte dell’obiettivo. Ho scelto di farlo soprattutto per superare le mie incertezze e la paura di espormi e mettermi in gioco, visto che in realtà ho sempre odiato farmi fotografare. Col tempo, però, è una cosa che sto apprezzando sempre di più. Mi sta aiutando molto per l’autostima, ma allo stesso tempo mi è di aiuto anche per il lavoro, per capire come interagire e comportarmi nel momento in cui devo far posare una persona che è alle prime esperienze. Il mese scorso ho anche preso parte ad un video, realizzato sempre da Mirko Leoni e quindi presente nel nostro canale YouTube (“Beauty and Verona” su eMMe VISION), che mi ha permesso di superare un altro gradino verso la fiducia in me stessa, dovendo girare per 5 ore in centro a Verona davanti a centinaia di persone.

Chi è Martina Faccini nel quotidiano?

Io sono sempre stata una persona molto riservata e timida, per molti anni mi sono vestita sempre di nero per passare inosservata: avevo terrore dei giudizi altrui ed espormi mi spaventava tantissimo. Adesso le cose sono cambiate, non amo mettermi in mostra di proposito ma se capita so che è una sfida che posso vincere!

Che rapporto hai sui social dove stai iniziando a farti conoscere sempre di più?

Su Instagram, oltre a raccontare il mio lavoro, da circa un anno parlo anche di me, delle mie insicurezze, della mia ricerca dell’autostima e della fiducia in me stessa. È iniziato tutto un po’ per caso in realtà. Fino all’anno scorso il mio profilo era semplicemente un Portfolio, pubblicavo solamente gli shooting che realizzavo ed interagivo molto poco, come si ci fosse una sorta di “muro” tra me e chi mi seguiva.

La tua immagine sui social è limpida, pulita, elegante.

Sui social voglio essere il più trasparente possibile mandando sempre messaggi positivi, facendo forza a chi si rispecchia in me e nei miei ostacoli perché insieme li possiamo superare. Ci sarà sempre qualcuno pronto a giudicare, magari perché non capisce il vero senso di quello che faccio o che dico, ma col tempo sto riuscendo a dare sempre meno peso alla cosa.

Come seguire tutti i lavori che fai?

I social sono a tutti gli effetti parte integrante del mio lavoro di tutti i giorni. Su Instagram (@martinafaccini.ph) condivido ormai tutto. Mostro il mio lavoro, ma anche le mie giornate in generale, e la gente apprezza molto quello che faccio. Da poco però ho aperto anche un canale Youtube insieme a Mirko Leoni, un amico Videomaker (eMMe VISION), con l’idea di pubblicare video inerenti alla fotografia come backstage dei nostri shooting, video lavorativi, “challenge” fotografiche, e molto altro! Seguitemi su tutti questi canali!

Che progetti hai per il futuro?

Il mio progetto più importante era l’apertura del mio studio fotografico, e già l’ho portato a termine. Tra dieci anni potrei vedermi sempre nel mio studio ma magari con un team a fianco, realizzando non solo foto ma anche lavori legati al mondo dei video.

Luca Fina

 

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@martinafaccini.ph

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