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CON VIVACE BRIO E BELLE TRAME IL TRASTEVERE SALE AL VERTICE DEL GIRONE F SERIE D RINNOVATO IN GRAN PARTE DEI SUOI ELEMENTI MA CON FRESCHEZZA TLETICA E DINAMISMO IL COMPLESSO VINCE CON UN SECCO DUE A ZERO L’INCONTRO DI CARTELLO CON IL TOLENTINO

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Con tre vittorie consecutive nel giro d’una settimana la squadra del rione s’è portata al primo posto della classifica del girone marchigiano e molisano, che quest’anno disputa per la prima volta dopo essere stata in quello campano vinto dall’Avellino nello spareggio a Rieti con il Lanusei e lo scorso anno in quello umbro – toscano dove s’è imposto il Montevarchi. Durante l’estate sono cambiate molte cose a partire dalle dimissioni del trainer S. Pirozzi, che aspira ad allenare le giovanili del settore professionistico, mentre i pezzi pregiati sono andati all’Ostiamare ora guidata da mister Aldo Gardini, rientrato dalla Sardegna, mentre il portiere Casagrande è approdato in Lombardia al Giana Erminio nel girone A della Lega Pro. Dunque alla direzione del collettivo è salito dalle giovanili Mauro Mazza c he ha seguito la sua linea basata sulle forze fresche e promettenti nel ricostruire la compagine, che ora ha un’età media globale di 21,7 anni. L’intelaiatura ha perso in personalità ed esperienza, ma ha guad agnato in voglia di emergere,far bene ed imporsi alla distanza soffrendo e lottando su ogni pallone con vigoria ed aiutandosi a vicenda, sotto la spinta dei veterani rimasti: Massimo,Tarantino, Giordani, Crescenzo e Sannipoli, i goleador contro i neri di Mosconi della cittadina poco distante da Macerata e che conta circa ventimila abitanti. La gara era molto attesa per verificare le reali possibilità delle due formazioni partite bene e che insieme al Porto d’Ascoli tentavano di staccarsi dalle altre pretendenti ed accreditarsi con la forza ed autorità, iniziale prestigio e timore conculcato al resto del gruppo. Il Tolentino era reduce dal poker rifilato in quel di Recanati ai colori del sommo poeta degli Idilli, di converso la squadra del duo dirigenziale Betturri e D’Alessio , dopo aver maramaldeggiato in quel di Notaresco, s’era aggiudicata il recupero contro la Sambenedettese con una doppietta di Monni ed una rete di Milani, a cui per la circostanza il “coatch” Mazza doveva rinunciare per squalifiche ed infortunio , oltre a Corsetti per ugual motivo. Nel primo tempo la partita disputata a viso aperto è stata vibrante e sostenuta, giostrata prevalentemente a centrocampo ove Strano, Nonni e Mengani ingaggiavano duelli diretti con i loro avversari capitolini, più bravi spesso nel recuperare i passaggi sbagliati degli ospiti, che avevano solo capitan Padovan ad agire su tutto il fronte d’attacco insieme a Toure, veloce motorino di colore. L’arbitro spezzino Mori, ben coadiuvato dai due assistenti torinesi Russo e Pellegrino, dirigeva all’ inglese intervenendo solo sui falli tattici o da tergo, applicando spesso la norma del vantaggio. I marchigiani non riuscivano mai a rendersi veramente pericolosi, mentre sfioravano due volte il vantaggio prima con Crescenzo che in mischia colpiva la base del palo al 24 minuto e poi una staffilata al volo dello stesso veniva respinta a pugni dal portiere con Squerzanti che sulla ribattuta spediva alto. In avanti si faceva notare per la sua mobilità pure La Penna, che Salvatelli sovente doveva fermare con le brutte maniere ed allora il direttore di gara prima ammoniva il medesimo e Miccoli nelle file del Tolentino, poi Sannipoli e Proia per i locali sospinti a gran voce dal pubblico, anche se inferiore a quello a lungo entusiasta e speranzoso nel salto di categoria della passata stagione. Nella ripresa Il Trastevere entrava in campo più determinato e deciso a far propria la posta in palio ed i suoi sforzi erano coronati al 60 allorché su un cross tagliente di La Penna da sinistra Crescenzo s’incuneava nella distratta difesa ospite e da due passi appoggiava in porta battendo l’ incolpevole Marricchi. Mister Mosconi per imprimere più vitalità creativa e penetrazione faceva entrare Pagiani,Conti ed Severini perMiccoli, Mengani e Cappezzani, senza tuttavia che le mosse avessero gli effettiu desiderati se si escludono dei tiri in diagonale non preoccupanti per il diciassettenne portiere Semprini. L’unico vero pericolo i rionali lo correvano all’80 quando una sventola da fuori area di Nonni colpiva la base del palo destro a portiere impossibilitato ad intervenire, comunque sarebbe stata una beffa atroce per i padroni di casa tra le cui fila Madeddu e Chimenti rilevavano Proia e Squerzanti. A rendere più pesante il passivo degli ospiti e spegnere ogni loro velleità di recupero ci pensava il decantato Marricchi che al 92 commetteva una topica colossale non trattenendo una saetta di Crescenzo, come Musso dell’Atalanta sul primo gol di Calabria, cosicché la gara di cartello o “big match” della terza giornata si chiudeva con il classico punteggio albionico in zona Cesarini, in cui Severini doveva pure uscire in barella dopo essere rimasto stordito nell’area del Trastevere dove Toure aveva ancora tempo prima del triplice fischio finale d’incocciare con un bel colpo di testa la traversa. Proprio una giornata negativa per il Tolentino, che vinceva solo pletoricamente la conta dei corner per 6 a 5. Il Trastevere è rimasto solo in testa perché il Porto d’Ascoli è stato sconfitto in casa dal Chieti, mentre anche l’Atletico Terme Fiuggi ha piegato la Sambenedettese per due a zero ed il Pineto è andato nell’Alto Casertano per sconfiggere l’Aurora con un secco poker: Domenica prossima il Trastevere dovrà andare a misurarsi proprio in quel di Pineto in un altro bello scontro agonistico, che precederà la gara interna con Il Montegiorgio per poi recarsi a Recanati. Se questo “iter” andrà bene ci saranno quindi due partite allo “Stadium” di Villa Pamphili contro l’ Aurora Alto Casertano e l’Atletico Terme Fiuggi. Il calcio metropolitano sta andando al massimo in quanto il Montespaccato è in testa al girone E dopo il pareggio ad Arezzo, contro gli elementi dell’ex mister Mariotti che vogliono risalire in Lega Pro per l’onore della Toscana del filologo Petrarca.

Giancarlo Lungarini

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