La musica è, da sempre, parte di lui. È il suo modo per esprimersi, per raccontarsi, per condividere emozioni, sentimenti, soddisfazioni e fallimenti. Le sue canzoni toccano le corde del cuore di chi le vuole non solo sentire, ma proprio ascoltare. Andreas Del Grosso è un cantautore e produttore beneventano. Alla faccia dei 32 anni appena compiuti, il successo è in continua crescita. Oltre alla musica, da sempre ha coltivato la passione per la pittura, laureandosi all’accademia di Belle Arti di Napoli. Un volto nuovo – ma non troppo – deciso a conquistare il pubblico per i contenuti dei suoi testi, da ricordare e da canticchiare.
Come nasce il tuo rapporto con la musica?
Fin da ragazzino ho sempre avuto l’esigenza di tradurre le mie emozioni, per questo mi sono avvicinato prestissimo all’arte. Con mezzi artistici quali musica e pittura, provo ad immortalare le emozioni che ricavo dalla vita con l’obiettivo di tenerle vive nel tempo. Grazie all’arte ho avuto modo di guardare “le cose” più a fondo e di definire la mia sensibilità, imparando anche a convivere con il “buio”.
Insomma, la musica è analisi e introspezione.
La mia vocazione, appunto, nasce da questa esigenza di dare “un volto” ai sentimenti. Le prime volte mi vergognavo molto nel pubblicare le mie canzoni, forse anche a causa della mia timidezza, ma con il tempo ho imparato ad accettarmi e ad esternare quello che “sento”. Durante i miei primi concerti avevo le gambe tremolanti, l’ansia mi prosciugava la voce e sentivo il mio cuore esplodere ma, fortunatamente, anche in questo caso ho imparato a gestire le mie insicurezze.
Cos’è per te la musica?
Per me la musica è intimità, e l’arte in generale è l’espressione dell’anima.
La tua carriera viaggia a gonfie vele. Ci sono esperienze che porti nel cuore?
Sicuramente tra i miei traguardi più importanti raggiunti, posso sottolineare la vittoria del contest “Miglior emergente” di All Music Italia e l’inserimento di due canzoni nella storica compilation Hit Mania (2015). Di recente, una mia canzone (Via da qui), oltre ad essere stata selezionata per la compilation di Music Universe 2020, è stata trasmessa, per una settimana, in tutti gli aeroporti italiani e nelle metropolitane di Roma, Milano, Genova e Brescia. Inoltre ci son diverse radio che hanno supportato e che supportano la mia musica: Radio Orizzonte Molise, Radio r102, Radio Gioiosa Marina, Web Radio 63, Telesia TV, Cluster Fm.
Comporre e cantare richiede tempo, fatica, ricerca delle parole e delle melodie. A volte non hai la sensazione che la musica dia ma al tempo stesso tolga?
Risponderò con un estratto di una mia canzone ancora inedita <<forgio la mia luce nel buio, nascosto/ ma è come rianimare un corpo già morto/ eppur mi sento vivo soltanto se insisto/ con l’anima sgualcita e lo sguardo distrutto/ eppur mi sento vivo soltanto se rischio/ e se fingo di aver perso, tu sappilo, è un trucco>>.
Che rapporto hai con i social?
Con il tempo ho imparato a sfruttarli come mezzo di diffusione per le mie canzoni, cogliendo anche l’occasione di conoscere, seppur virtualmente, persone stupende con le quali ho il piacere di condividere i miei pensieri.
Guardiamo al futuro: cosa ti aspetta?
I miei progetti sono le mie canzoni e ne ho diverse ancora da pubblicare. Il desiderio più grande è quello di sentire sempre accesa quella fiamma che mi porta a scrivere e a produrre i miei brani. Per quanto riguarda il futuro, beh, per me non esiste, il futuro è una concezione astratta ed anche in questo caso risponderò con verso dedicato alla vita di una mia canzone <<se guardo al futuro non mi vedo più / se sento che muoio ti voglio di più>>
Luca Fina
