UN’OPINIONE ANALITICA SUL FILM DIABOLIK

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Dopo aver assistito alla sconfortante cerimonia di presentazione del film il 16 dicembre dello scorso anno (una “vetrina” a favore dei committenti e non alla visione del film per la stampa) era da prevedersi… tanto fumo, niente arrosto, scomodando giornalisti e televisioni sull’ineguagliabile “Re del Terrore” dicasi anche dopo aver visto la mostra allestita presso il Museo del Cinema di Torino. Personalmente mi sono riservato attendendo consapevolmente il susseguirsi degli eventi seguendo l’istinto e le congetture della mia mente, solo per aver recepito un senso di delusione in proposito, durante tutta la conferenza stampa. Preciso che sono stato a suo tempo un lettore del fumetto delle sorelle Giussani, cercando in ogni dove le copie per tentare di completare la mia discreta raccolta. Era una “caccia senza quartiere” spostandomi da una bancherella dell’usato all’altra di zona in zona, poi il tempo passa si cresce e la collezione si mette da parte. Il fumetto continuava anche senza il mio “discreto sostegno” la sua inarrestabile corsa andando alla grande, superando di gran lunga gli altri di genere in commercio. Come capita per i Best seller, considerata la vendita elevata, pensarono di produrre nel 1968 un film basato sul personaggio di Diabolik… un film della durata di 96 minuti per la regia di Mario Bava che tutti aspettavano con bramosia…
Attori principali John Phillip Law (Diabolik), per Eva Kant ci fu una sostituzione di attrice scegliendo una Marisa Mell agli esordi, il cast si arricchì di altri validi nomi conosciuti come Michel Piccoli, impersonando l’ispettore Ginko, Adolfo Celi capo di un’organizzazione criminale. Altri nomi famosi appartenevano alla lavorazione come doppiatori (uno tra tutti il compianto Gigi Proietti), per gli effetti speciali Carlo Rambaldi per la colonna sonora l’immortale Ennio Morricone, titolo del film “Danger: Diabolik” era per il mercato estero.
Un progetto difficile da trasportare in pellicola presa dopo che due altri registi abbandonarono l’idea, mentre Bava presa come sfida, confidando l’aiuto di celebri nomi che affiancavano il film e gli assidui lettori, forse… il botteghino… poteva avvicinarsi come incasso alla rinomata tiratura del fumetto.
Tornando alla realtà oggettiva odierna del film in questione Diabolik, uscito in prima visione il 16 dicembre dell’anno passato a Torino è stato deludente, pensate che nella classifica di quelli visti della giornata del 2 gennaio 2022 per il Box Office lo dava come ottavo a differenza dei risultati forniti da Cinetel in una settimana al terzo posto. Sconcertante è stata la scelta degli attori, inadeguati al ruolo e troppi errori di scena, la critica non è stata clemente, detto questo sono molto dispiaciuto, ancora di più se le voci sentite in conferenza al riguardo di un secondo e terzo film su esso… Come dico sempre sarebbe opportuno mettere i remi in barca e smettere di remare.
Per coloro che non conoscono il fumetto Diabolik (consiglierei di farsi una lettura informandosi), non ha mai ucciso persone comuni… se non per motivi validi e per sua incolumità… quindi smettetela di usare impropriamente il suo nome su qualsiasi fatto di cronaca ponendo gli stessi al suo pari!

Daniele Giordano

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