“Noi. Mille volti e una bugia”. I divertenti personaggi di Giuseppe Giacobazzi

Data:

«Le maschere, sono proprio quelle che ci mettiamo tutti i giorni: ne troviamo una per ogni momento – sul lavoro, in famiglia, con gli amici. A volte mentiamo anche a noi stessi. La bugia è il fatto di dover mentire sulla vera natura del nostro animo. Penso che quasi nessuno possa essere vero fino in fondo sempre, in ogni momento»

In scena dal 14 al 15 gennaio 2022 al “Teatro Fanin” di San Giovanni in Persiceto (Bo)

“Noi. Mille volti e una bugia “è lo spettacolo di Carlo Negri e Andrea Sasdelli in arte Giuseppe Giacobazzi. Beppe, oltre a Zelig ha un grande repertorio alle spalle con esperienze come attore in cinema e tv. Giacobazzi calca con successo la scena con uno spettacolo capace di non deludere il suo grande pubblico. L’artista in questo show riparte da uno dei suoi personaggi che lo hanno fatto memore come uno dei comici più in vista dell’intrattenimento italiano: lo “sburone romagnolo”. Dal cuore di questo personaggio il comico racconta in stile pirandelliano i fatti salienti della propria vita che lo hanno costretto ad indossare più maschere per trovare il modo di cavarsela prima nella scuola e dopo nella vita. Ma quelle erano solo simulazioni e quindi lontane dal suo vero essere. Il suo divertente viaggio irreale incontra i favori del pubblico che è letteralmente conquistato dalle originali battute. In scena Giacobazzi rivive la sua vita a ritroso incontrando una moltitudine di personaggi all’apparenza retti ma ambigui. L’artista romagnolo dopo entra dentro la letteratura. Questi paradossi in “Noi. Mille volti e una bugia”, li rivediamo in Wilde che nascondeva a tutti la sua diversa realtà. Per arrivare a Pirandello, Orwell e Hornby che vivevano le proprie finzioni per compiacersi e compiacere tutti coloro che frequentavano.
Andrea Sasdelli nel parlare del suo spettacolo ci ricorda:
«Le maschere che siamo soliti portare per il quieto vivere. Racconto qualche aneddoto inerente, che so, al carnevale, che è il periodo dell’anno deputato alle mascherature. Ci sono cose legate al lavoro, alla scuola, ai musei… Tante piccole storie che fanno riferimento alla mia vita, che non è diversa da quella degli altri». «Le maschere, sono proprio quelle che ci mettiamo tutti i giorni: ne troviamo una per ogni momento – sul lavoro, in famiglia, con gli amici. Spesse volte mentiamo anche a noi stessi. La bugia è il fatto di dover mentire sulla vera natura del nostro animo. Penso che quasi nessuno possa essere vero fino in fondo sempre, in ogni momento». «Sì, l’ispirazione è venuta dal fatto che io per 25 anni, da quando faccio questo mestiere, mi sono calato nella maschera (pesante, a volte) di Giuseppe Giacobazzi. Che ho amato e odiato: nello spettacolo racconto e spiego perché. Tutto quando nasce da qui, ma non nego che poi è facile arrivare a “Uno, nessuno e centomila” che parlava esattamente di questo. Però è uno spettacolo comico, una ironia senza freni».
“Noi. Mille volti e una bugia “È uno spettacolo che con sarcasmo e genuinità ci porta ad una domanda. “Dove finisce la maschera e dove inizia l’uomo?”. Un quesito che non si può risolvere perché l’uomo tutti i giorni indossa una maschera diversa a seconda della propria convenienza, vivendo perennemente in un immenso carnevale. Il carnevale della vita.

Giuliano Angeletti

“Noi. Mille volti e una bugia”
Regista:
Carlo Negri
Autore:
Andrea Sasdelli, Carlo Negri
Protagonista:
Giuseppe Giacobazzi
Durata:
120 minuti
Numero atti: 1
Anno di produzione: 2019

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati

Non è Natale senza la tradizionale “Cantata dei Pastori” di Peppe Barra

Sicuramente se intervistassimo un qualsiasi napoletano, avremmo al certezza...

La Giostra Cavalleresca di Europa, il 2-3 e 4 agosto 2019 a Sulmona

La Giostra Cavalleresca di Sulmona dalla parte degli animali....

Gloria Zordan, una fotomodella abituata a vincere

Nella vita è la semplicità fatta persona. Una “comune”...