Teatro Golden, dal 23 febbraio al 3 marzo 2022
E’ in scena al Teatro Golden la quinta parte della sorprendente saga teatrale delle Stremate, ideata dalla fervida penna di Giulia Ricciardi. Stremate: ultimo atto? vede le tre amiche ormai anziane in una casa di riposo solo per loro, affidate ad una perfida e misteriosa badante, isolate dal resto del mondo, nel 2050. Atmosfere vagamente gotiche aleggiano nella residenza, in un futuro ipertecnologico in cui le persone hanno sempre meno tempo per i rapporti familiari. Unica possibilità di sottrarsi ad una fine anonima per le tre bizzarre amiche è quella di fuggire dalla casa e smascherare il piano diabolico della torva governante. Il piano sembra funzionare.
Stremate: ultimo atto? sembrerebbe una commedia tanto per ridere, ma non è affatto superficiale. Il testo di Giulia Ricciardi è come sempre certamente brillante, ma ha la capacità di affrontare realtà molto dolorose, verità profonde e spesso negate, deserti affettivi e decadenze fisiche e mentali con cui tutti, prima o poi, faremo i conti. Un campionario emotivo che non può lasciare indifferenti, tra un sorriso e l’altro, tra una risata e una situazione grottesca. Ognuna delle quattro straordinarie attrici in scena riesce ad armonizzare perfettamente il comico e il drammatico del proprio personaggio, emozionando profondamente con i momenti introspettivi ben evidenziati dal testo e dalla regia di Patrizio Cigliano, che si innalzano improvvisamente dal contesto esilarante e ci mettono di fronte alla verità nascosta dalle gag e dalle maschere così ben congegnate. Beatrice Fazi, Milena Miconi, Marta Zoffoli e Giulia Ricciardi, con la regia di Cigliano, ci consegnano uno spettacolo gradevole, con tanto ritmo, divertente, che lascia un sapore agrodolce molto apprezzato dal pubblico. Forse il migliore tra i cinque atti della saga, ma per scoprire se sarà davvero l’ultimo, bisogna necessariamente andare a teatro. Si replica fino al 3 marzo.
Paolo Leone