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STEFANIA AMARI, LA FOTOGRAFIA COME RIVINCITA

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Questa è la storia di una mamma e di una fotomodella, di una donna che nella vita è un’abile montatore meccanico sfidando ogni giudizio e pregiudizio attorno a questa mansione. Ma Stefania Amari è anche l’emblema dell’eleganza e della raffinatezza, una splendida siciliana di 36 anni che ha vissuto la bellezza alle volte come un’opportunità e altre volte come un ostacolo. Oggi, però, lei viene apprezzata per la persona che è, e non solo per l’apparenza che colpisce al primo sguardo. Ce ne sarebbero altre di cose da anticipare su Stefania: un’adolescenza vissuta in un contesto familiare difficile, un tenerissimo figlio avuto in giovane età, una carriera come fotomodella iniziata per puro caso, dal bordo di una piscina. Ecco, se oggi Stefania è la persona che è, forse lo deve anche alle tante esperienze vissute, comprese quelle che la mente vorrebbe spazzar via. Ma da raccontare c’è anche il suo rapporto con la moda, l’aver saputo incarnare il fascino della donna mediterranea e portarlo con semplicità sul set fotografico, l’aver conquistato migliaia di followers su Instagram grazie ad una femminilità mai banale. L’elenco dei brand con cui ha collaborato è lungo, ma alcuni danno l’idea del livello raggiunto: Tezenis, Calzedonia, Intimissimi, Carpisa. Ecco perché c’è un mondo da raccontare, e Stefania lo fa in modo sempre costruttivo a tal punto, in quel di Bologna dove oggi vive, da essere diventato un personaggio conosciuto, apprezzato, stimato, persino invitato ad eventi esclusivi in veste di madrina. Se l’è meritato e la vita, dopo tanti saliscendi, ora sembra finalmente restituirle un po’ di serenità.

Riavvolgiamo il nastro… raccontaci di te.

Ho vissuto i primi tre anni della mia vita con i nonni, poi ho raggiunto mamma a Taormina. Purtroppo, la serenità familiare era pressoché inesistente e caratterizzata da violenze e minacce. Era un contesto difficile, nel quale sentivo di non potermi esprimere. Così, presi una scelta.

Ovvero, ancora giovanissima, esci di casa.

Più per la stanchezza della situazione che per amore, ho deciso di andare a vivere da solo. Poco dopo ho incontrato mio marito e a 21 anni ho avuto la gioia di mettere al mondo il mio adorato Daniel, un meraviglioso bambino dalle labbra a forma di cuoricino. Poi, come spesso accade, l’amore è finito e io mi sono trasferita a Bologna, dove oggi lavoro. Da lì è iniziato il percorso che mi ha portato ad essere la donna forte che sono.

Nei saliscendi della vita, a 18 anni accade un fatto destinato a cambiarlo.

È successo tutto quando per caso, sul bordo di una piscina, venni notata da un celebre fotografo nel campo della moda che decise a mia insaputa di fare alcuni scatti. E pensare che io ero semplicemente andata per accompagnare mia mamma a un colloquio di lavoro. Col suo obiettivo realizzò dei primi piani davvero straordinari e l’indomani me li mise davanti, stampati su carta fotografica. Mi mostrò quelle foto e mi disse che non avrei dovuto abbandonare quel campo.

Un consiglio che poi hai seguito.

Mi sono buttata e mi sono ritrovata a realizzare shooting, collaborazioni con brand, a partecipare a progetti che valorizzano la femminilità e l’eleganza, restando sempre con i piedi per terra e distante dal banale e dal volgare.

Cos’è per te la fotografia?

Lo dico sinceramente: è tutto. È il mio riscatto perché solo attraverso un obiettivo riesco ad essere totalmente me stessa non dovendo interloquire con nessuno non dovendo fingere di non essere me stessa.

Un risultato che si raggiunge anche grazie a collaborazioni davvero speciali.

Ogni fotografo mi ha aiutata a crescere artisticamente, ma ce ne sono alcuni che devo ringraziare col cuore per quanto hanno saputo valorizzarmi. Penso, in particolare  Gianluca Vigliotti, Bruno Angelo Porcellana, Michele Maccarrone, Rosario Campione, Nicola e Cinzia Photo. Quando riguardo i loro scatti, non posso che emozionarmi.

La fotografia arriva per caso, ma le luci dei riflettori avevano un certo fascino su di te.

Il mio sogno era quello di partecipare a Miss Italia, ma essendo bassa non ho potuto partecipare. Come detto, essere sul set mi consente di vestire ruoli sempre diversi, senza doverli interpretare al di fuori del contesto in cui sono.

Anche perché, a livello caratteriale, non adori l’ostentazione.

Proprio così: nel quotidiano sembro sfacciata ma sono timida. Non sono esibizionista, ma mi piace stare al centro dell’attenzione. Nel quotidiano vesto elegante e sportiva, la sera mi piace essere con longette e camicia bianca.

A proposito di quotidiano, abbiamo parlato della tua professione di montatore meccanico.

Proprio così… e diciamo che non tutti capiscono subito che quella nelle foto sono proprio io, smessi i panni della fabbrica! Nella vita di tutti i giorni sono semplice e naturale, poi nel weekend adoro immergermi in questa straordinaria avventura e diventare la protagonista di set realizzati alle 5 del mattino in centro a Taormina o in un resort 5 stelle all’Isola Bella. Il tutto, senza che io sul set abbia mai provato imbarazzo.

Oltre all’eleganza innata, così ti distingue dalla massa.

Provo a rispondere io, anche se forse dovrebbero essere gli altri ad esprimere questo giudizio su di me. Penso che mi differenzi la mia unicità nell’essere spontanea e dolce… o mi ami o mi odi, non ci sono altre mezze misure. Mi caratterizza anche l’amore sfrenato per il ballo, per l’aerobica, per il jogging e per i viaggi. Ecco, nella mia vita, voglio visitare le 7 bellezze del mondo.

Che sogni hai per il futuro?

Partiamo dall’aspetto professionale: voglio diventare un supervisore o fare un lavoro da responsabile. Artisticamente, voglio continuare a togliermi soddisfazioni, raccontando la mia femminilità con eleganza.

Luca Fina

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https://www.instagram.com/stefy_amari_

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