Notice: A non well formed numeric value encountered in /web/htdocs/www.corrieredellospettacolo.net/home/wp-content/plugins/td-social-counter/shortcode/td_block_social_counter.php on line 1176

“Something Better”, il nuovo singolo di MC Groove vs Cicco Dj

Data:

Dall’1 aprile 2022 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Something Better”, il nuovo singolo di MC Groove vs Cicco Dj. “Something Better” racconta la sensazione di disperazione, smarrimento e scoraggiamento in cui chiunque di noi può sprofondare dopo un fallimento o un forte dispiacere e del supporto che, in questi momenti, la compagna o il compagno tenta di dare alla persona amata, standogli accanto e cercando l’amore dell’altro anche attraverso il contatto, spronandolo e persuadendolo che c’è qualcosa di meglio che lo attende e che può ancora riuscire a realizzare i propri sogni. È un invito a non mollare mai e a non farsi sopraffare dai momenti bui che si presentano nel corso della vita.

Si tratta di un brano pop-dance che presenta sonorità acustiche, chitarra classica e pianoforte, nelle strofe per poi sfociare in un ritornello con sfumature future-rave e con un sapore rock.

Ed ecco cosa ci hanno raccontato i Mc Groove.

“Something Better” è un brano che sembra allegro, ma in realtà nasconde un’anima disperata. Ci raccontate il significato di questo brano?

Si è vero, il testo racconta quella che può essere un po’ la storia di ognuno di noi. Nella vita capita a volte di fallire o di prendere qualche batosta da qualcuno o di essere angustiati per quello che ci può riservare il futuro. Il covid ci ha insegnato che dobbiamo imparare a convivere con l’imprevedibilità dei fatti e degli accadimenti che coinvolgono l’individuo come anche intere popolazioni. È proprio in questi momenti di fragilità umana che lo sconforto può prendere il sopravvento ed impedirci di andare avanti con la vita. E allora il supporto di un amico, del proprio compagno o della propria compagna ma anche il contatto proprio fisico come un abbraccio o un bacio può essere d’aiuto per capire che è solo un momento, che le ferite guariranno e che dietro l’angolo può esserci qualcosa di meglio, appunto something better.

 

“Something Better” si ispira ad un periodo o un episodio autobiografico? Come è arrivata l’ispirazione per questo brano?

Beh in particolare questo brano, dal punto di vista musicale, è nato (come spesso accade) dal mio desiderio di staccare con la routine quotidiana e suonare, provando a buttare alle spalle, almeno momentaneamente, il senso di ansia e angoscia che dominava e domina attualmente le mie giornate a causa degli eventi imprevedibili che citavo precedentemente e che sono riconducibili certamente al periodo del covid ed alla attuale guerra in Europa, che potrebbe portare a scenari apocalittici. Spero di esagerare e che un po’ di buon senso prevalga nella zucca di questi stolti, scellerati guerrafondai politici che governano gli stati NATO. Ha ragione il Santo Padre quando afferma che siamo governati da pazzi con una retorica bellicista!!!

Quando avete deciso che questo singolo avrebbe avuto bisogno del supporto di Cicco DJ? Qual è stato il suo ruolo in questo brano?

Il fulcro del progetto MC Groove siamo io e Carmela ma spesso ci avvaliamo del contributo di diversi nostri amici musicisti con collaborazioni di vario tipo per qualche nostro brano. Mi piace molto lavorare da solo e creare le fondamenta del brano con una solida batteria e un basso ben definito. Poi procedo con l’armonia. Solitamente, a questo punto decido se è il caso di continuare il brano in completa solitudine o se magari posso avvalermi di collaborazioni esterne. Nel caso della collaborazione con Cicco Dj è stato molto facile trovare elementi in comune che piacciono a me, Carmela e Cicco DJ. In sostanza la nostra collaborazione durante il periodo del covid si è rafforzata trascorrendo ore e ore al telefono, in video chiamata, interfacciandoci come se stessimo nella stessa stanza a produrre di fatto il brano insieme.

Col mio amico Cicco DJ abbiamo diversi brani in cantiere. Il prossimo sarà pronto questa estate.

 Quale strumentazione occorre per produrre musica, partendo da zero?

Oggi giorno l’80 % delle produzioni musicali vengono fatte completamente “in the box” ovvero col solo utilizzo del Computer. Le restanti produzioni, fatte negli studi classici con componenti hardware separati (mixer, compressori, effettistica dai costi esorbitanti), sono quelle che principalmente ci propone il main stream e che riguardano artisti Italiani e Internazionali famosi e sotto contratto delle cosiddette Major. Conseguentemente oggi è possibile produrre buona musica utilizzando un computer (magari un laptop portatile da portare sempre appresso), una buona scheda audio ed un paio di cuffie. Occorre anche una tastiera midi (master keyboard) per poter suonare e pilotare i suoni selezionabili e modificabili dal computer. Ovviamente serve il software (cosiddetto daw) per poter produrre musica. I principali software professionali sono Cubase, Logic, Ableton Live, Pro Tools, Fruity Loops. Cubase della Steinberg è il primo software nato all’epoca di Atari ST520 (ce l’ho ancora) più di 30 anni fa. Gli altri software sono nati dopo, copiando il primo citato, ma sono attualmente equiparabili, anche se nelle moderne generazioni di giovani produttori risultano più diffusi Fruity Loops e Ableton Live.

 Un consiglio a chi vorrebbe fare musica ma ha paura di iniziare?

Nessuna paura, ora è il momento buono per iniziare. Perché rimandare a domani? Se il tuo desiderio è quello di fare musica devi assolutamente farlo, non perché vuoi diventare ricco e famoso ma perché, e questo è il mio caso, provi piacere nel suonare, ti fa stare bene nello spirito e ti fa sentire vivo. Del resto il primo fan della mia musica sono io. Ovviamente di base bisogna conoscere la musica. Le regole base di armonia sono le fondamenta per poter suonare e quindi produrre musica. Io quando iniziai a produrre musica (o almeno a provare) venivo da una solida conoscenza del solfeggio ritmico ma di armonia non sapevo quasi niente. Dunque circa 26 anni fa, dopo aver studiato 4 anni di batteria con il mio Maestro di Musica, abbandonai le percussioni e iniziai a studiare il pianoforte. Dopo circa 6 mesi avevo gli elementi di armonia base per iniziare a suonare. Oggi all’età di 46 anni mi ritrovo ancora ad approfondire elementi di armonia o a guardare tutorial sul mix e sulla produzione da Youtube.

Morgana Grancia

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati