RINASCERE, il film dedicato a Manuel Bortuzzo

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Manuel Bortuzzo è una promessa del nuoto, da poco si è trasferito a Roma per competere con i migliori rappresentanti della Nazionale Italiana e un giorno riesce a “fare il tempo” che lo porterà alle Olimpiadi.
In piscina ha anche conosciuto Martina, una giovanissima atleta di nuoto sincronizzato. Con lei è amore prima vista: un amore romantico e totale. Hanno il primo appuntamento vero al compleanno di un’amica, ridono, flirtano, ballano per la prima volta un lento insieme. I sogni finalmente si stanno realizzando. La vita del ragazzo cambia completamente poche ore dopo: il 2 febbraio 2019 rimane vittima innocente e inconsapevole di un regolamento di conti fra balordi. Due colpi di pistola indirizzati alla persona sbagliata.
Non era lui il bersaglio.
La corsa in ospedale e la diagnosi: lesione midollare completa. Una notizia terribile, Manuel non potrà più usare le gambe, ma se il proiettile lo avesse colpito dodici millimetri più in basso, avrebbe leso l’arteria addominale e in ospedale non ci sarebbe nemmeno arrivato.
Il giovane finisce su una sedia a rotelle. La sua carriera sembra finita e il sogno di partecipare alle Olimpiadi svanito per sempre. Per non abbattere parenti e amici Manuel si fa forza, ma piange quando è solo.
Niente è più come prima, allontana anche Martina, accettando solo il sostegno del padre e di Alfonso, un ragazzo conosciuto in clinica riabilitativa.
Alfonso è simpatico, solare, coinvolgente, nonché un vero esperto di carrozzina, in pochi giorni diventa un nuovo amico, uno che lo può capire veramente.
Grazie ai social, Manuel conosce Davide un medico che ha subito la sua stessa lesione eppure è in piedi, sulle sue gambe.
Davide si trasforma in un mentore, gli fa ripetere alcune indagini e, attraverso una risonanza magnetica, scopre che un piccolo filamento midollare non è stato compromesso. Dopo la sofferenza, lo sconforto, la rabbia, il giovane atleta trova dentro di sé la forza di andare avanti e di rinascere. Cerca nuove sfide, trova nuovi interessi. Studia musica, partecipa a molti incontri, soprattutto con i giovani, per parlare dei problemi della disabilità. In questo lungo percorso per riappropriarsi della sua vita impara a conoscersi meglio, scoprendo di essere cambiato.
Ma un sogno è rimasto per il prossimo futuro, poter riprendere a camminare e ballare ancora una volta con il suo amore.

NOTE DI REGIA
di Umberto Marino

Rinascere è un film che parte da un libro, che a sua volta racconta una storia vera e contemporanea. Il protagonista è un ragazzo che ha saputo suscitare solidarietà e simpatia incarnando valori positivi e la speranza di farcela mentre il paese e il mondo erano immersi nelle paure della pandemia.
Affrontando questa storia, già dalla scrittura, mi sono fatto guidare da alcune priorità morali ed estetiche.
Manuel Bortuzzo e la sua famiglia non sono eredi di qualcuno di cui volevo raccontare la storia, loro vivono ora, nello stesso mondo in cui vivo io, quindi mi sono riproposto di trattarli con garbo e pudore, estraendo dalla loro vicenda quel che poteva essere importante anche per tutti noi.
Manuel Bortuzzo è un nuotatore e quindi ho fatto in modo che l’acqua e il richiamo dell’acqua fossero presenti nel film tutte le volte che era possibile.
Manuel Bortuzzo è giovane e perciò, attraverso il suo personaggio e quelli della sua ragazza e del suo grande amico napoletano, ho tentato di raccontare la meravigliosa forza della giovinezza, la sua capacità di calarsi nel buio e di ritornare alla luce, per rinascere, per vivere.
La vita dei giovani, molto più di quella delle persone mature, è piena di canzoni e di musica e, con la preziosa collaborazione di Paolo Vivaldi, ho immerso la storia in una colonna sonora molto presente e contemporanea.
Manuel e la sua famiglia sono friulani e veneti, per questo, pur senza l’obiettivo di ottenere una recitazione marcatamente vernacolare, ho fatto preparare gli attori da un coach, mentre un altro coach si occupava raffinare le capacità natatorie dell’attore protagonista.
Il racconto di Bortuzzo, così come ce lo ha consegnato nel suo libro, ha un versante onirico e ho cercato di darne conto nei momenti più importanti del film.
Le storie estreme ci propongono scene emotivamente coinvolgenti e mi sono riproposto, sul set e durante l’edizione, di restituire il pathos e il passo epico del racconto cercando di non cadere nell’enfasi retorica; in questo mi sono appoggiato a un cast sensibile e attento, che ha sposato le finalità del progetto e lo ha realizzato con arte e dedizione.
Non so se siamo riusciti a realizzare un film che aiuti i nostri contemporanei a resistere e a sperare, so solo che ci abbiamo provato con tutto l’amore e il talento di cui siamo capaci.

Manuel Bortuzzo
Manuel Bortuzzo è nato a Trieste nel 1999 dove trascorre i suoi primi anni. Per motivi familiari si trasferisce in un paese vicino a Treviso dove può praticare il nuoto, sport per cui fin da piccolo ha mostrato un forte interesse.

Manuel mostra fin dall’inizio una forte determinazione nel raggiungere traguardi sempre più importanti fino a venire accettato a Ostia, centro di eccellenza per nuotatori emergenti dove condivide gli allenamenti con campioni come Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti sotto la direzione di Stefano Morini. La sua specialità sono i 400 metri e i 1500. Un tragico incidente che lo vede vittima di un colpo di pistola per un errore di persona gli causa la paralisi degli arti inferiori.
Manuel reagisce con incredibile forza di volontà alla disgrazia e inizia un lungo percorso di riabilitazione al Santa Lucia di Roma dove ritorna anche a nuotare nella speranza di poter partecipare alle Paralimpiadi.
Scrive un libro dal titolo RINASCERE sulla sua vicenda, prende parte a molti eventi pubblici per sensibilizzare il pubblico al problema della disabilità e inizia a suonare il pianoforte appassionandosi alla musica. Una ricerca di nuovi interessi per affrontare una vita molto diversa da quella immaginata. Ma il futuro che Manuel sogna è di tornare a camminare dicendosi fiducioso nei continui progressi della scienza.

“RINASCERE”
Regia di
UMBERTO MARINO
Tratto dal libro omonimo di Manuel Bortuzzo
Film tv in 1ª serata
in prima visione su Rai 1
8 maggio ore 21,15
CAST ARTISTICO
Franco Alessio Boni
Manuel Giancarlo Commare
Martina Gea Dall’Orto
Alfonso Salvatore Nicolella
Rossella Francesca Beggio
Kevin Pietro Giannini
Jennifer Giorgia Frank
Alessandro Federico Antonucci
Michelle Sara Avallone
Davide David Coco
Michela Viktorie Ignoto
Laura Chiara Ferrara
Dottor Larini Giorgio Gobbi
Prof. Carpi Mimmo Mancini
Morini Luca Ribezzo
Selezionatore Paralimpiadi Edoardo Persia
CAST TECNICO
REGIA UMBERTO MARINO
SOGGETTO UMBERTO MARINO
SCENEGGIATURA UMBERTO MARINO MICHELA STRANIERO
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA LORENZO ADORISIO
SCENOGRAFIA ENRICO SERAFINI
ARREDAMENTO ANNA FORLETTA
COSTUMI VALTER AZZINI
MONTAGGIO ROBERTO SICILIANO
MUSICHE PAOLO VIVALDI
AIUTO REGIA FLAVIA CARIMINI
FONICO DAVIDE MAGARA
PRODUTTORE ESECUTIVO ALESSANDRO LOY
DELEGATO MOVIHEART ELISABETTA FOGAZZARO
PRODUTTORI RAI LORENZA BIZZARRI FEDERICA ROSSI
PRODOTTO DA MASSIMILIANO LA PEGNA
SINOSSI
Due ragazzi che ballano insieme per la prima volta. Sono innamorati
Il ragazzo è una promessa del nuoto. La mattina prima della festa è riuscito a “fare il tempo” che lo porterà alle Olimpiadi.
I suoi sogni si stanno realizzando.
Due colpi di pistola indirizzati alla persona sbagliata. Non era lui il bersaglio.
Manuel finisce su una sedia a rotelle.

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