Il 19 maggio 2022 al Teatro Carlo Felice di Genova
Ieri sera, giovedì 19 maggio, al Teatro Carlo Felice di Genova, è andato in scena l’ultimo concerto della stagione sinfonica invernale – primaverile 2022. Protagonista della serata la giovane direttrice d’orchestra Speranza Scappucci, recentemente impegnata alla Scala di Milano.
Il concerto ,suddiviso in due parti diametralmente opposte fra loro, comprendeva ,una prima parte, con una composizione in prima mondiale ,della compositrice Paola Prestini, intitolata “barcarola” e tratta da un’ ode del grande poeta cileno Pablo Neruda. Ascoltare una prima mondiale è sempre molto interessante e da’ lustro al teatro che la ospita, quindi , onore a chi ha pensato di proporre tale testo musicale. Fortunatamente ,almeno ,per me, la composizione ha seguito lo stile classico, a tratti , mi ha portato alla mente Respighi…. in un quarto d’ora di musica ,l’artista ha cercato attraverso i suoni ,di descrivere la profonda emozione che emerge dal testo del poeta cileno, direi con buoni risultati. Il pubblico presente, ha gradito, con un applauso convinto.
I due successivi brani corali, pur nella loro brevità , e precisamente ” litanies a la Vierge noire” di F. Poulenc e ” la morte d’ Ophelie” di Berlioz ,hanno, come sempre messo in evidenza la bravura del nostro coro.
La seconda parte del concerto, diciamolo pure, è stato il piatto forte della serata, e cioè la superba settima sinfonia di L V Beethoven, capolavoro tra i capolavori del genio di Bonn.
La direzione di Speranza Scapucci, a tratti decisa e a tratti lieve, ha fatto emergere dallo spartito, suoni delicati e robusti , ottenendo dalla compagine
orchestrale un tutt’uno meraviglioso. Come sempre, i nostri professori
d’orchestra ,hanno dimostrato la loro bravura, guidati dal primo violino Elisabetta Garretti.
Applausi scroscianti da parte del numerosissimo pubblico presente, formato anche da tanti esuberanti ,ma composti giovani!
In attesa del programma della prossima stagione sinfonica, che mi auguro ,riproponga autori come Brahms o Tschaikovski, da anni, nel dimenticatoio, qui a Genova, auguro a tutti una buona estate!
Stefano Ceniti