Notice: A non well formed numeric value encountered in /web/htdocs/www.corrieredellospettacolo.net/home/wp-content/plugins/td-social-counter/shortcode/td_block_social_counter.php on line 1176

Data:

Esce venerdì 10 giugno 2022 “Più di così”, l’EP di debutto di Francesco Curci, disponibile su tutti gli store digitali per Show in Action (su distribuzione Pirames International). Un titolo che suona come una dichiarazione d’intenti dell’artista, per dire che “più di così”, oggi, non avrebbe potuto desiderare, ma anche un’esortazione a sé stesso a fare sempre “più di così”, nella musica e nella vita. Abbiamo deciso di fargli qualche domanda, e ne siamo stati veramente felici. Curiosi di sapere com’è andata?

Cosa racconta questo disco degli ultimi due anni di pandemia?

La morte e la rinascita personale ed artistica che ho vissuto. La pandemia ha rappresentato per me un momento cruciale, coinciso con una fase di profonda depressione in cui non riuscivo più a vedere una via d’uscita. Ma ho scelto di reagire, di rimboccarmi le maniche e concedermi del tempo per migliorarmi, per diventare ciò che avrei sempre voluto essere e che probabilmente, senza il pretesto della pandemia che ci ha costretti tutti ad una pausa forzata, non avrei trovato. Ho messo in atto prima di tutto una trasformazione fisica, fatta di tanto sport, di un’alimentazione rigorosa e allo stesso tempo di tanta ricerca passata prevalentemente per cataloghi di moda, magazine, sfilate, alla ricerca di uno stile nuovo che mi calzasse ed identificasse. E solo dopo, quando mi sono guardato allo specchio e mi sono sentito davvero pronto, sono ritornato alla musica, raccontandomi in modo diverso, più autentico, come se non avessi un passato, ma solo un presente ed un futuro davanti a me.

Sei anche tu tra quei fortunati che si sono sentiti più liberi e più ispirati di scrivere durante questo periodo di “pausa”? 

Sicuramente la pandemia ci ha liberati da quelle pressioni che spesso, nel nostro lavoro, viviamo, del dover costantemente produrre nuova musica, doverci esporre a livello mediatico inventando quotidianamente contenuti nuovi da pubblicare anche quando non si ha qualcosa di interessante da dire. E perciò questo mi ha permesso di sedermi comodamente al pianoforte a scrivere senza pensare al dopo. Quindi sì, in questo mi sono sentito certamente più libero; ispirato, meno, perché la pandemia ci ha tenuti letteralmente in gabbia, lontano da tutto e da tutti e dunque gli elementi di ispirazione che solitamente trovo nel corso dei miei viaggi, dei miei incontri, in quel caso ho dovuto cercarli dentro di me attraverso un lungo processo di introspezione.

Com’è la situazione adesso nel mercato musicale? 

Bella e brutta allo stesso tempo. Bella, perché con l’avvento del digitale è molto più facile per un artista pubblicare musica, affacciarsi al mercato e aprirsi perciò un canale per farsi conoscere. Brutta, perché allo stesso tempo tutto questo ha portato ad un’ipertrofia del mercato che si è ritrovato saturo di artisti e di proposte in cui è sempre più difficile perciò farsi notare, crearsi un proprio pubblico specie se non passi per le grosse esposizioni mediatiche di un talent o di un Sanremo. Ma la parte più brutta, forse, è sapere che il frutto di tutto il tuo lavoro che magari ti ha accompagnato per lunghi mesi o addirittura anni, fatto di aspettative, emozioni, speranze, non finisca neppure all’interno di un supporto fisico, non si “concretizzi” realmente, ma resti all’interno di una piattaforma in cui ti consideri graziato già solo se una minoranza ci si imbatte e ti dedica un ascolto.

Perché hai sentito l’esigenza di unire queste tracce in un disco? 

Perché solo se ascoltate tutte insieme sono in grado di rivelare il cambiamento che ho vissuto dal quale si percepisce che non sono più lo stesso. Sono come i pezzi di un mosaico che solo se posti nel giusto ordine e osservati nella loro interezza, conferiscono un’immagine finale integra. Brani accomunati da un forte senso di libertà, di emancipazione, di rivendicazione di un’identità artistica e personale che è il frutto di ben dieci anni di esperienze musicali e personali che mi hanno reso la persona e l’artista che sono oggi. E poi, pensandoci, dopo tutto questo tempo era giunto pure il momento di uscire con un disco!

Quali sono i tuoi piani per il futuro? 

Al momento siamo super concentrati sulla promozione del disco con un fitto calendario fatto di interviste, appuntamenti radiofonici e tv a cui seguirà poi anche un calendario di appuntamenti dal vivo che mi vedranno impegnato per tutta l’estate e mi offriranno l’occasione di suonare questi brani sul palco, recuperando il contatto con il pubblico. Voglio godermi il presente per una volta, perché come diceva il sommo poeta “Del doman non v’è certezza”.

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati