‘Curvy’, la stagione della bellezza fuori misura

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Il tempo delle taglie striminzite e dei fisici ben delineati da ‘photoshop’ è finito. Oggi i canoni della bellezza sono cambiati grazie alle modelle ‘curvy’ e alla loro, mai scontata, bellezza burrosa e seduttiva.

Stiamo parlando di ragazze e donne dal fascino spiccato, da una notevole luce interiore, coraggiose, che hanno saputo rendere le loro curve un punto di forza e ci hanno insegnato che la prima regola, anche quando si parla di moda, è solo una: ‘amati’, per come sei.

In questo autunno 2022, nonostante siano ancora presenti molte barriere e luoghi comuni, per le donne burrose, risulteranno più evidenti e concreti i segnali di evoluzione provenienti dalle sfilate e dalle campagne di comunicazione di importanti stilisti. Le varie ‘fashion week’ autunno-inverno 2022/2023, dimostreranno, infatti, al mondo della moda, del ‘fashon style’ e, più in generale, all’opinione pubblica, una cosa davvero importante: l’esaltazione della bellezza a tutto tondo. Stiamo facendo davvero passi in avanti verso una femminilità che non è più disposta a farsi giudicare e a lasciarsi ingabbiare entro certi schemi pre-costituiti.

Ma da dove nasce la moda curvy?

La risposta è da ricercare nel termine ‘body positive’, che ha fatto il suo ingresso nel ‘vocabolario comune’ tra il 2010 e il 2011, grazie ad alcune donne ‘oversize’. Sono loro, infatti, quelle che hanno iniziato la loro personale crociata web. Il termine venne creato per promuovere un messaggio positivo ed inclusivo, come una sorta di parola magica che potesse racchiudere al suo interno ogni tipo di bellezza non standardizzata, da valorizzare sempre e comunque, indipendentemente dai pre-giudizi che il tempo passato era riuscito a diffondere.

La ‘body positivity’, infatti, è un movimento sociale incentrato sulla lotta alla derisione del corpo, il cosiddetto ‘body shaming’, promuove l’accettazione di tutti gli aspetti fisici, a prescindere da taglia, forma, colore della pelle, genere e abilità fisica, e contesta gli standard di bellezza pre-costituiti. I proponenti preferiscono concentrarsi sulla salute del corpo piuttosto che sul suo aspetto esteriore.

Inizierà davvero la stagione della rivalutazione di certi canoni e sarà, sicuramente, il tempo di una bellezza fuori misura.

LE CURVY IN ITALIA E NEL MONDO

Un esempio tutto italiano di modella curvy è Elisa D’Ospina.

La modella ‘curvy’ si è, prima, laureata in Scienze della Comunicazione e, successivamente, specializzata in Psicologia. La sua passione principale è sempre stata, però, in assoluto, la moda.

È tra le ‘Curvy International Models’, già dal 2008. Ha trasformato il suo amore per le sfilate in un libro edito da ‘Giunti’, dal titolo ‘Una donna tutta curve’ e in uno ‘spazio coach’ all’interno della trasmissione pomeridiana di Raidue ‘Detto Fatto’. Inoltre, porta avanti la sua battaglia contro l’anoressia e il bullismo, essendo stata nominata ‘testimonial’, al Ministero della Salute.

Ha un profilo Instagram dove si mostra senza filtri, sia nella vita quotidiana, sia sul lavoro.

Ashley Graham è, invece, un mito americano.

Cresciuta con la famiglia in Nebraska, fin da giovanissima, nonostante alcuni problemi di salute, ha iniziato la sua carriera di modella firmando un contratto con l’agenzia ‘Wilhelmina Models’. Da allora, il successo è stato come una piacevole compagna di viaggio che ha sempre fatto delle sue forme un punto di forza e un’opportunità, in un mondo, come quello della moda, troppo forzatamente legato alle mini-taglie. Molto seguita anche su Instagram, dove si mostra in tutta la sua grazia, lancia sui canali social il suo messaggio al mondo: “ci si deve accettare per quello che si è e si è sexy in ogni taglia. La cosa importante è sapersi mantenere in forma, per poter stare bene e vivere una vita al top”.

Dario Cecconi

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